domenica 31 maggio 2015

Il Grappling italiano torna nel tempio della lotta



L'Ottavo Campionato Italiano di Grappling No-Gi della FIGMMA rientra nel tempio della lotta, il PalaPellicone ex Palafijlkam, e lo fa nel migliore dei modi. I quattrocento iscritti sono la riprova che il movimento della lotta di sottomissione in Italia parla FIGMMA.

mercoledì 27 maggio 2015

C'è ancora un mondo da esplorare



C'è un intero mondo ancora da esplorare. L'aspetto affascinante nei prossimi anni sarà trovare le transizioni tra le varie singole discipline. Da quelle lottatorie con e senza Gi, a quelle di striking  e tra questi due mondi apparentemente così distanti.

lunedì 25 maggio 2015

La bianca e la nera


Una cintura bianca sconfigge una nera: SCANDALO!!! Se state a guardare le cinture guardate il dito e non la luna. Osservate il livello tecnico, sono due ottimi lottatori. La bianca, evidentemente esperto in altre discipline lottatorie, non ha una nera nel Bjj e invece di comprarla o chiederla a qualche maestro, si è iscritto in un torneo dove evidentemente le "Serie" non sono in base alle cinture ma all'effettiva capacità lottatoria del singolo atleta.

venerdì 22 maggio 2015

Tutti più stupidi con Facebook?

Nessun rimedio casalingo o ciarlatano ha mai curato sifilide o gonorrea.

Due giorni fa, ma la notizia in Italia non è ancora stata diffusa dai mezzi d'informazione, alcuni ricercatori italiani guidati da Walter Quattrociocchi, del Laboratory of Computational Social Science dell’Università di Lucca, hanno pubblicato negli USA uno studio dal titolo Science vs Conspiracy:Collective Narratives in the Age of Misinformation che vuole mostrare come l’utilizzo dei social media (in particolare Facebook) non abbia affatto favorito la nascita di quella che viene definita intelligenza collettiva, quanto piuttosto l'istupidimento favorito dalla diffusione di credenze fondate su basi pseudo-scientifiche o su bufale.

giovedì 21 maggio 2015

Il Brazilian Jiu jitsu non esiste


Il Brazilian Jiu jitsu e il Gracie Jiu Jitsu non esistono. No, non è una provocazione ma la verità. Non ci credete? In Brasile tutti si riferiscono a quello insegnato dai Gracie, e da altri maestri, con il nome di  Jiu Jitsu. Tutti gli altri nomi sono nati nel momento in cui i Gracie sono andati negli USA e si sono trovati di fronte maestri che insegnavano un Jiu Jitsu che non aveva nessuna somiglianza con quello che loro praticavano.

mercoledì 20 maggio 2015

Luca Anacoreta conquista la Svizzera


Grande finale nei medi al Zurigo Open. Luca Anacoreta al termine di un incontro combattutissimo strappa la vittoria sul filo di lana al suo avversario di sempre Thomas Oyarzun. Continui cambi di fronte hanno caratterizzato questo incontro con ribaltamenti a raffica.

Allenarsi ora o allenarsi tutta la vita - Train for now or train for life


 "Vorrei ringraziare Itallo Vilardo -  preparatore atletico per aver creduto nella mia idea e diventare il mio allenatore di condizionamento fisico pochi anni fa. E 'stato uno dei primi a credere che fosse possibile ottenere una buona forma senza sollevare i pesi, senza fare flessioni, squat, correre, pedalare o qualsiasi altro esercizio di forza e di condizionamento, solo facendo BJJ !! Questa è la stessa cosa in cui credo.

Per essere un campione, la forza e il condizionamento aiutano. Detto questo io non volevo cercare di essere il più forte, perché non ho mai voluto sviluppare un gioco basato sulla forza, ma sulla tecnica. Questo mi permette di essere competitivo in ​​ogni categoria di peso, anche l'assoluto.

Credevo anche che mi sarei potuto far male più spesso perché il mio corpo non è così forte come quello di chi fa condizionamento. Il risultato è stato che ho avuto più tempo ed energie e le ho potuto usare  sul tatami. Potrei ottenere molto di più se facessi condizionamento? Forse ma sarebbe temporaneo.

Se siamo fortunati e possiamo vivere abbastanza a lungo un paio di cose sono inevitabili. Diventeremo più deboli, diventeremo più lenti e sarà più difficile  recuperare. Se dipendi dalla potenza il tuo jiu jitsu funzionerà oggi, ma non domani. A voi la scelta, allenarsi ora o allenarsi tutta la vita."

Caio Terra

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"I would like to thanks Itallo Vilardo - PREPARADOR FÍSICO / PHYSICAL TRAINER for believing in my idea and becoming my physical conditioning coach a few years ago. He was one of the first guys to believe it was possible to get in good shape without lifting any weights, without doing push-ups, squats, running, pedaling or any other strength and conditioning exercise, just doing BJJ!! This is the same thing I believed in.

To be a champion, strength and conditioning helps. With that said I didn't want to try and be the strongest because I never wanted to develop a game based on strength but technique. This would enable me to be competitive in any weight class, even the absolute.

I also believed I may have gotten more injured more frequently because my body isn't as strong as someone who works out. The trade off was I'd have more time and energy and I could use that on the mats. Could I achieve a lot more if I worked out? Maybe but it would be temporary.

If we are blessed and live long enough a few things are inevitable. We will get weaker, we will get slower and it will get harder to recover.

If you depend on power your jiu jitsu will work today but not tomorrow. It's your choice, train for now or train for life".

Caio Terra

domenica 17 maggio 2015

La vita è una malattia con un tasso di mortalità del 100%


Ho letto un articolo su un sito di  Jiu Jitsu dal titolo: "Fighting over fourty" , ovvero combattere dopo i quarant'anni, con la speranza di leggere buoni consigli per chi ha superato questa età, invece nell'artcolo si consiglia di prendere un "integratore" a base di un ormone steroideo il   Deidroepiandrosterone.

sabato 16 maggio 2015

Lo spirito del guerriero - The warrior spirit


"Il pino combatte la tempesta e si spezzail salice cede al vento e alla neve e non si rompePratica il Jiu Jitsu proprio in questo modo". Jigoro Kano

BJJ Library Challenge


I Ribeiro Bro. ci regalano questo bel reality show, il "BJJ Library Challenge" che si sta svolgendo nella loro accademia. Di cosa si tratta? Non vi resta che guardare voi stessi il primo episodio. Buona visione.

venerdì 15 maggio 2015

Ciclone Grigno


Per Simone Franceschini, dopo il doppio oro a Roma, due "assurde vicissitudini," come le ha definite, gli hanno impedito di partecipare al Gothenburg Open e all'Abu Dhabi Pro.

giovedì 14 maggio 2015

BJJPix presenta uno dei fighters più aggressivi del Brazilian jiu-jitsu


William Burkhardt, in arte BJJPix, è un bravo fotografo e filmaker, e tutti nell'ambiente lo conoscono per i suoi scatti, (come questo qua sopra) e i suoi video, (come questo qua sotto)

mercoledì 13 maggio 2015

Chiamare guardia non è un crimine


Ci sono delle mode, che si impongono ciclicamente anche nel Jiu Jitsu. Ora è d'obbligo dire che non si deve partire da in ginocchio, e che non si deve chiamare guardia. Prima era imperativo partire da in ginocchio e chiamare guardia saltando per essere dei jitseri 100% originali. Si va a periodi, oggi la tendenza è un'altra.

Allenare le proiezioni, partire da in ginocchio, così come chiamare guardia, sono tutte cose che bisogna fare. Non è che una cosa escluda l'altra, soprattutto da quando anche nella gabbia si è visto chiamare guardia. 


Firas Zahabi ci mostra come da poco anche lui ha incominciato ad allenarsi a farlo. Fa sorridere che le MMA vadano in controtendenza rispetto al BJJ dove alle bianche è stato vietato di chiamare guardia saltando perché qualcuno si è fatto male alle ginocchia (ma non è vietato saltare per eseguire triangoli e arm lock con i rischi di rimanere paralizzati se si atterra  sul collo).

martedì 12 maggio 2015

lunedì 11 maggio 2015

Tim Ferriss Experiment - Brazilian Jiu Jitsu


"Mi chiamo Tim Ferris e sono un autore di bestseller", Thimoty Ferris si presenta così e si definisce anche una cavia umana. Ha realizzato una serie TV in cui ci mostra come sia in grado, seguendo il suo metodo, di imparare una nuova abilità in 5 giorni  partendo da zero... o quasi.

venerdì 8 maggio 2015

Domani la Copa Podio free live stream


La Copa Podio del 09 maggio sarà trasmesso in diretta gratuita sul sito www.copapodio.com a partire dalle ore 22:30 in Italia. La decisione di trasmettere gratuitamente il torneo è stata una risposta al Metamoris che ha programmato il suo evento nello stesso giorno.

Art & Science of Jiu-Jitsu - Murilo Santana


Primo episodio di "Art & Science of Jiu-Jitsu". Sotto la lente "lo Studio del passaggio di guardia - dalla  Mezza monta alla monta". Insegnante: Murilo Santana che ci mostra un modo molto pratico per ottenere e mantenere  la monta e al tempo stesso impedire ogni tentativo dal suo avversario di riconquistare la mezza guardia.

giovedì 7 maggio 2015

Avi Nardia: nel Brazilian Jiu Jitsu l'allenamento è più reale


Il maggiore Avi Nardia è un istruttore di Krav Maga e  cintura nera  di Brazilian Jiu Jitsu diplomato da John Machado

mercoledì 6 maggio 2015

Rispetto parte seconda


Storicamente il rispetto ha a che fare con l’autorità, è un legame di sudditanza che incatena un suddito al suo sovrano. «È una forma di rispetto verticale, gerarchico, che vede nell’autorità una fonte di forza che viene riconosciuta". Queste le parole del filosofo Roberto Mordacci.

martedì 5 maggio 2015

Il Jiu Jitsu e gli Arditi


Cent'anni fa l'Italia entrava in guerra contro l'Austria. Dopo due anni di massacri in trincea il regio esercito istituì una specialità di fanteria composta da reparti d'assalto che introdussero, nel loro addestramento al corpo a corpo, tecniche di jiu jitsu. Sto parlando degli Arditi, le fiamme nere.

domenica 3 maggio 2015

4° Campionato Italiano di BJJ/Grappling GI

 
Giunto alla quarta edizione il Campionato Italiano di BJJ/Grappling Gi ha richiamato a Roma 250 atleti pronti a darsi battaglia all'interno del palazzetto Palaolgiata. 

venerdì 1 maggio 2015

Intervista a Renan Fadda nipote di Oswaldo Fadda

Renan Fadda e il maestro Bruno Bastos
"La storia può essere raccontato da molti punti di vista. Col tempo nuovi fatti emergono e nuove versioni della medesima storia vengono a contestare le versioni ufficiali consolidate. Fadda è stato un fulgido esempio di maestro al servizio della causa del jiu jitsu ruolo che svolse con onore, un lavoro umile ma degno di lode, a lui va riconosciuto che svolse il suo compito senza cercare riconoscimenti  e senza vanità. Al tempo e alla storia il compito di fare giustizia.

Mentre è possibile identificare gli elementi tecnici e simbolici coerenti con l'inizio della pratica del Jiu-Jitsu in Brasile, diverse icone della storia del BJJ sono citate per nome, ma rimangono al di fuori del contesto generale. Il fenomeno di amnesia collettiva si spiega in parte: la storia è sempre raccontata dal punto di vista dei vincitori".

Queste le parole di Thiago Merlo scritte in un articolo apparso sul suo sito e intitolato La storia persa del Brazilian Jiu-Jitsu.

Oswaldo Fadda con alcuni dei suoi allievi
A partire dalla ricerca effettuata sul Mestre Fadda ho iniziato, su queste pagine, un modesto percorso volto  a dare corpo e voce a quelle figure del BJJ che lontano dai riflettori, e con il loro lavoro quotidiano, hanno contribuito a far crescere il jiu jitsu in Brasile ma che oggi sono dimenticati.

Per aggiungere un altro tassello a questa ricerca, e per cercare di impedire che la memoria vada persa, ho il piacere di ospitare un'intervista esclusiva per l'Italia con il nipote di Oswaldo Fadda, Renan Fadda che ha recentemente ricevuto dalle mani di Bruno Bastos la cintura nera.

Renan Fadda congratulazioni per la cintura, ti vuoi presentare ai lettori di Maxbjj?

R - Sono Renan Fadda, nipote del Maestro Oswaldo Fadda, e ora, istruttore di Jiu-Jitsu.

Tuo nonno Oswaldo Fadda fu allievo di Luiz Franca Filho che a sua volta fu allievo di Maeda. Non si sa nulla di questo maestro ne ci sono sue foto reperibili in rete. Ci sai dire qualcosa del maestro di tuo nonno e a cosa si deve il fatto che nella storia del jiu jitsu brasiliano di lui si sa così poco?

R- Il Maestro Luiz Franca era un uomo molto semplice, quindi non ha avuto notorietà. Ha insegnato tutto quello che sapeva a mio nonno e poi si allontanò dai combattimenti e se ne andò a vivere una vita tranquilla nelle zone rurali del Brasile.

Per anni si è identificato il jiu jitsu con il Gracie Jiu Jitsu e si considerano Carlos ed Helio  i fondatori di questo stile. Oggi sappiamo che il jiu jitsu in Brasile ha avuto altri maestri che hanno appreso da Maeda e da altri maestri Giapponesi. Cosa pensi di questo?

R- Penso che molte persone hanno perso l'opportunità di incontrare altri stili, altre competenze e altre forme di vivere Jiu-Jitsu.

Gli allievi di Fadda sconfissero quelli di Helio Gracie in due occasioni, ma questo non ha cambiato le sorti della storia del Jiu Jitsu e il mito dell'invincibilità dei Gracie vive ancora oggi mentre il contributo di Fadda al jiu jitsu tende ad essere sottovalutato. Cosa rendeva unico il jiu jitsu di Fadda e in cosa si differenziava da quello dei Gracie?

R- La grande differenza tra Fadda e Gracie è l'obiettivo. I Gracie sono campioni nei campionati del mondo, i Fadda sono campioni nel cambiare la vita delle persone con il Jiu-Jitsu. Entrambe le opere sono importanti. Attenzione però che  nel mondo si da più importanza ai trofei conquistati nei tornei e non alla maggiore qualità della  vita che le persone disabili hanno acquisito attraverso lo sport.

Rickson Gracie dice che suo padre ha inventato l'80%  del Jiu Jitsu che abbiamo oggi. Che i principi della leva,  la sensibilità e l'utilizzo dell'energia dell'avversario contro se stesso sono alla base del Jiu Jitsu, ma questi principi non sono mai stato applicati nel modo in cui suo padre li ha sviluppati. I Gracie, e in particolare Helio, hanno inventato il Jiu jitsu o si attribuiscono meriti che non hanno? 

R- Ogni combattente mette nel Jiu-Jitsu la sua personalità. Helio Gracie ha messo la sua personalità nel suo modo di lottare e nei suoi insegnamenti e ha anche avuto molta visibilità, il loro modo di combattere è diventato anche popolare. Il mio Jiu-Jitsu ha alla base la tecnica e la tranquillità.

Oggi oltre a te ci sono altri discendenti della famiglia Fadda che continuano la tradizione di famiglia?

R- Solo io e mio cugino Marcos Fadda.

Il cognome Fadda è chiaramente di origine Italiana e più precisamente dell'Isola sarda. hai mai visitato il paese di origine di tuo nonno, e delle tue origini, geografiche e culturali, cosa ti porti dietro?

R- La mia famiglia è di origine italiana, la Sardegna, uno dei luoghi più belli della terra. Non ho avuto la possibilità di visitare l' Italia, ma è nei miei piani per il prossimo futuro partecipare ad alcuni tornei e fare seminari per diffondere gli insegnamenti di mio nonno.

Oggi si parla molto di Jiu-Jitsu life style: per te cos'è vivere seguendo uno stile di vita basato sul jiu jitsu?

R- Non dico che il Jiu-Jitsu possa dare alle persone un nuovo stile di vita, ma un modo migliore di vivere all'interno della società in cui si vive.

Secondo te quali devono essere i requisiti per essere considerati dei maestri?

R- Oltre a conoscere come insegnare le tecniche, perché non tutti hanno la capacità di insegnare, imparare a relazionarsi con le persone, individuare le difficoltà psicologiche, fisiche e/o emotivi degli studenti e aiutarli a superarle attraverso il jiu-jitsu. Questo è quello che mio nonno dice nel suo libro, "Jiu-Jitsu e la caduta dei complessi".

Quali sono per te i  principi del jiu jitsu che ognuno non  dovrebbe mai scordarsi di applicare nella lotta e nella vita?

R -""Vincere facilmente è difficile, così come vincere senza gloria"", questa frase è di mio nonno ed io ci credo.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

R- Riaprire la palestra a Bento Ribeiro, un sobborgo di Rio de Janeiro, dove mio nonno ha insegnato Jiu-Jitsu per oltre 30 anni, pubblicare il libro che ha scritto: "Il Jiu-jitsu e la caduta dei complessi" e dare seminari in tutto il mondo diffondendo gli insegnamenti di mio nonno.

Grazie Renan per averci rilasciato questa intervista, e nell'augurarti di realizzare i tuoi progetti futuri ti saluto marzialmente. OSS

R- La ringrazio per avermi dato l'opportunità di dare questa intervista. Spero  un giorno di poterci incontrare di persona.