giovedì 30 giugno 2016

Bjj Scout - Demian Maia breakdown

Bjj Scout continua a regalarci le sue analisi tecniche dettagliate sui grandi campioni delle MMA: questa è la volta di Demian Maia.


Bjj Scout continues to give us  his detailed and technical analysis of the great champions of our sports: this is the time of  Demian Maia breakdown. 




mercoledì 29 giugno 2016

Marco Barbosa trasmette in diretta le sue lezioni



Marco “Barbosinha” Barbosa, non ha bisogno di presentazioni è un grande lottatore e un ottimo insegnante. Ha un canale youtube nel quale, unico nel suo genere, trasmette le sue lezioni in diretta, integralmente e gratuitamente.

Tecniche di Sambo con Mattia Galbiati


Mattia Galbiati, capitano della nazionale italiana di sambo ed MMA fighter, in questo tutorial, pubblicato nella pagina youtube del sito MMA Arena, mostra diverse soluzioni dalla turtle position.

Tecniche da campioni



Leandro Lo e Rodolfo Veira avversari sul tatami e amici fuori di esso, in questo video tutorial mostrano alcune delle loro tecniche preferiti.


Rivals on the mat and friends off the mat, Leandro Lo and Rodolfo Vieira in this video tutorial show us some of their favorite techniques.


martedì 28 giugno 2016

Cos'è il Kravmajitsu?


Cos'è una tecnica di Kravmajitsu? E' una tecnica di Jiu Jitsu Brasiliano riveduta e corretta  e venduta come tecnica del proprio metodo di difesa personale

lunedì 27 giugno 2016

Qualcuno spieghi a quel poliziotto come usare il Jiu Jitsu in strada



Un agente di polizia di New York scaraventa a terra una donna ma viene sorpreso dalla sua reazione che se lo scrolla di dosso mettendolo schiena a terra. L'agente reagisce con un tentativo di armbar prontamente difeso dalla donna che non sembra digiuna di tecniche lottatorie.

venerdì 24 giugno 2016

Marcelo Behring, uno dei più grandi combattenti brasiliani di tutti i tempi



Diciotto anni fa Marcelo Behring, uno dei più grandi combattenti brasiliani di tutti i tempi, moriva in circostanze misteriose.

mercoledì 22 giugno 2016

In strada il posto peggiore dove finire non è a terra ma dominato a terra


Questo video è utilizzato per spaventare le persone e dissuaderle dal fare Brazilian Jiu Jitsu. Il video spesso è accompagnato dal seguente commento: Nella strada non si deve finire a terra e in quella situazione non ti salva il BJJ. 

Due cinture nere finalizzate da una cintura blu sedicenne - Two black belts submitted by 16 years old blu belt

Roberto Jimenez

Roberto Jimenez ha 16 anni è una cintura blu ma ha sconfitto 2 cinture nere: Washington Luis l'anna scorso e Lucas Pineiro 4 giorni fa. Come è possibile?

martedì 21 giugno 2016

Report of Italian BJJ Open 2016 UIJJ - IBJJF





 Report of Italian BJJ Open 2016 UIJJ - IBJJF, written by Enrico Di Luise,  Brazilian JiuJitsu coach and competitor (GPT Messina) and translated by Gloria Coccoli (Jorge Santos BJJ – Dublin).

The Italian Brazilian JiuJitsu competitive season ended with a bang, thanks to the awesome Italian Open, held in Florence on the 11th and 12th of June. The event counted its 5th edition of the GI category and the 2nd edition of the NOGI.

Negli USA le MMA battono il BJJ


Quando si dice che il Brazilian Jiu jitsu negli Stati Unti sta avendo un grande successo forse si ha una errata percezione della realtà.

domenica 19 giugno 2016

L'autodifesa inizia con una parola: NO!



Il dibattito eterno nel Jiu-jitsu è: auto-difesa o  sport?  Ma sia in strada che nello sport, c'è un elemento che le persone troppo velocemente dimenticano e questo elemento è il saper dire "No".

sabato 18 giugno 2016

Report dell’ Italian BJJ Open 2016 UIJJ # parte seconda

commissione arbitrale da sx Freddy Linhares Amiuna, Sada Kurimori, Dario Bacci, Judson Borges























IL JIU JITSU

E finalmente arriviamo alla parte succulenta. Sottolineo, innanzitutto, quanto sia difficile e inappropriato, forse, tracciare un disegno univoco di come siano andati match e/o del trend lottatorio della gara. Ciò è dovuto in prima istanza all’impossibilità di seguire tutte le lotte, pur restando, per gran parte del tempo a bordo tatami o sugli spalti, ed in secondo luogo è legato al livello di chi scrive, magari non “all’altezza’’ di percepire i tecnicismi, le strategie e le sfumature agonistiche andate in scena sabato e domenica. Oltremodo impraticabile, senza esser in possesso di dati precisi, stilare delle vere e proprie statistiche di proiezioni/guardie/submission (o del tipo vittorie “points vs sub”) come quella stilata da BJJ heroes agli ultimi mondiali.

Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia
In analogia a quest’ultima, in questo campionato ho notato, in generale, uno scarso ricorso e/o una bassa riuscita delle proiezioni eseguite (sarà che mancava Ivan Tomasetti??) fatta eccezione per alcuni ex-judoka/lottatori in gara. All’interno di questa tematica, per quello che ho visto, numericamente, ci son stati più single leg e ankle pick (specie in combinazione con finta di chiamata in guardia), seguiti da ko uchi gari e altre tecniche di ashi waza. Non è mancata qualche bella “safada’’ e seoi nage (in differenti varianti), ma sono stati degli eventi isolati nel contesto. La chiamata in guardia (sotto le molte varianti) ha comunque dettato legge nel gioco in piedi, questo è certo, direi in quasi tutte le cinture.

Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia

Come posizioni o guardia, a differenza di quanto riportato da BJJ heroes per i Worlds, la 50/50 non ha avuto, da quel che ho visto, un ruolo predominante a Firenze, fatta eccezione per alcune cinture nere/marroni che l’hanno utilizzata egregiamente; nella fattispecie, piuttosto, si son visti alcuni atleti entrarci d’iniziativa e/o finirci in maniera incidentale o rapidamente per una transizione, ma non direi sia stato un leitmotiv tecnico. Invece, guardie aperte tipo DLR/inversa, spider, spider/lasso sono state, a livelli alti, le più utilizzate. Per le cinture più basse, dalla guardia chiusa, oltre alla ricerca dello sweep ho notato il frequente ricorso alla “high guard’’ (o posizioni di ‘pit stop’) ed a set ups simili alla rubber guard per poi cercare la finalizzazione. Oltre la guardia chiusa, DLR, mezza guardia e mezza profonda sono state invece molto comuni a tutti i livelli. L’utilizzo del berimbolo come sweep, ma soprattutto, di varianti ‘lapel’ della mezza ed della DLR è aumentato considerevolmente anche nelle cinture più basse, almeno per quel che ho potuto notare.

Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia
Nel capitolo sottomissioni, in accordo con la succitata statistica ai mondiali 2016, direi di aver visto che gli strangolamenti da dietro schiena, specie per bow and arrow (nel GI) sono andati per la maggiore seguiti da triangolo, armbar (spesso dalla monta), e solo infine da sottomissioni dalla posizione di 100kg (ma sono sempre pronto ad essere smentito se qualcuno ha avuto un impressione diversa). Non sono mancate le “marcellotine”, specie nel NOGI, soprattutto in seguito a sprawl su tentativo di single/double leg dell’avversario e qualche anaconda/brabo.

Essendo in questi anni tutti affascinati dalle imprese di Garry Tonon, Eddie Cummings (e vari altri) una nota rilevante è che anche nell’italico open si è vista in rapida ascesa la tendenza ad utilizzare leg lock (straight leg lock o in varianti ‘botinha’) utilizzando i tipici set up in voga da guardia aperta/butterfly/shin-to-shin/single leg X. Infatti, già nelle cinture blue e viola, alcuni atleti hanno vinto quasi tutti i loro incontri grazie a tali finalizzazioni in pochi secondi (lo stesso scrivente è stato vittima in categoria di un atleta montenegrino, che ha dato due giorni di spettacolo in tal senso). Non sono mancate finalizzazioni più rare e meno comuni (chiedo già scusa se mancherò di citarne alcune), come ad esempio il bel calf slicer da schiena a terra – stile Sean Roberts per intenderci - di Franciotti (Flow JJ) su Carotti (Aeterna JJ), due Maestri che ammiro moltissimo e che hanno dato vita ad una bellissima lotta.

Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia
Ovviamente, a livello di cinture nere e marroni, ci sono stati tanti bellissimi match, con i più grossi Maestri del JJ italiano, anche nelle categorie master; sarebbe difficile se non impossibile descriverli tutti, anche se una nota doverosa va fatta al mitico Luca Anacoreta che, al ritorno dall’esperienza statunitense, sul tatami ha dato sfoggio di un JJ di un “altro pianeta”.

Parlando delle lotte, concludo scrivendo che è stato bellissimo vedere anche l’innalzamento del livello tecnico delle donne, in tutte le categorie.

Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia
 (N.B: i pensieri qui sopra espressi sono originati dalla mie personali e opinabilissime osservazioni sulle categorie che ho seguito e sui match cui ho assistito e NON costituiscono quindi giudizi tecnici, valutazioni e/o indicazioni di alcun valore, SIA CHIARO!).

MENZIONI D’ONORE

Due cose andranno certamente ricordate di questo BJJ Open 2016. La prima è certamente aver inserito i/le bimbi/e che hanno dato vita a splendide lotte giocose – seguite spesso da dolcissimi pianti – i quali hanno intenerito ed al tempo stesso appassionato il pubblico presente, che all’unisono faceva il tifo per entrambi i “contendenti” ad ogni lotta. Abbiamo insomma avuto il piacere di vedere dal vivo una di quelle significative scene di sport sano che solitamente possiamo solo condividere da video d’oltreoceano trovati su Youtube. Bravissimi gli arbitri che ho visto prendersi cura dei pargoli come fossero figli loro (es: Juan Neves) e complimenti all’Organizzazione che con tale scelta lungimirante ha posto la disciplina sotto una diversa luce, soprattutto agli occhi del pubblico non praticante, presente sulle gradinate.

Luca Viglioli 
Foto Remo Cassella www.flickr.com/intermundia
In secondo luogo, e credo almeno qui di non poter essere smentito da nessuno, resterà nella mente di tutti i presenti, la dimostrazione dei veri Valori dello Sport, in senso assoluto del termine, messi in luce dalla lotta di Luca Viglioli, già atleta di altri sport, tra cui wheelchair hockey. A parte la surreale standing ovation di un intero palazzetto alla fine della Sua lotta, con atleti e coach che si fermavano ad applaudirlo anziché pensare alla propria gara, posso testimoniare di aver visto tante persone – a Lui sconosciute – con le lacrime agli occhi per l’emozione nel vederlo sulla materassina. Una piccola…Grande Magia!
 
Ecco che per Tutti Noi, seppur stanchi per lotte e trasferta e magari amareggiati per una medaglia mancata, è arrivata la più grande Lezione di Vita del weekend. Che dire? Nulla, solo “Grazie Jiu Jitsu”!

venerdì 17 giugno 2016

Report dell’ Italian BJJ Open 2016 UIJJ # parte prima


Maxbjj vi propone un  report molto dettagliato dell' Italian BJJ Open 2016 UIJJ realizzato da Enrico Di Luise, serio professionista e appassionato praticante ed istruttore di Brazilian Jiu Jitsu.

giovedì 16 giugno 2016

Analisi tecnica dell'Omoplata di Lucas Lepri - Lucas Lepri omoplata breakdown

Analisi e spiegazione tecnica di Shawn Williams dell'omoplata utilizzata da Lucas Lepri al Campionato del Mondo IBJJF 2016.

Costruire una cultura del rispetto - Building a culture of respect

Photo: Tiago Molinos






















"Uno dei momenti preferiti della mia carriera di allenatore si è verificato ai campionati del mondo ADCC. Il mio studente Garry Tonon si è trovato ad affrontare il talentuoso Dillon Danis, allievo del grande Marcelo Garcia. Tra i due c'era una rivalità e si sono scontrati nel primo turno del torneo. Dopo un feroce scambio tecnico,  Tonon ha prevalso con un heel hook molto potente.

mercoledì 15 giugno 2016

La lunga tradizione del Jiu-Jitsu

Jiu Jitsu: The Effective Japanese Mode Of Self Defense - A. Minami, K. Koyama 1916 [England manual]


Nell'introduzione del libro "Jiu Jitsu: The Effective Japanese Mode Of Self Defense" leggiamo:" Il Jiu Jitsu, il tanto chiacchierato sistema giapponese di autodifesa, ha attirato così tanta attenzione in tutto il mondo che non provoca la minima sorpresa tra le persone di larghe vedute".

martedì 14 giugno 2016

Chi ha detto che il Jiu Jitsu non è uno sport per donne?



Taynara Melo di Ipanema, Rio De Janeiro è una cintura nera di Judo  e blu di Brazilian Jiu Jitsu. Unisce grazia ed eleganza a capacita atletico agonistiche invidiabili.

lunedì 13 giugno 2016

Un successo l'Italian Open 2016















L' Italian BJJ 2016 si è appena concluso e leggendo i commenti in rete risulta essere stato un successo. Con 1200 iscritti l’Unione Italiana Jiu Jitsu è riucita a realizzare il secondo più grande evento di Brazilian Jiu Jitsu in Europa, dopo gli Europei di Lisbona e Roma!

domenica 12 giugno 2016

La strada è un'altra cosa


Possiamo essere d'accordo sul fatto che la strada è un altra cosa rispetto al ring/tatami/gabbia ma la questione è che questa frase viene detta, a volte, per sminuire chi pratica sport da combattimento o arti marziali in maniera agonistica e/o per far credere che per difendersi in strada occorra saper conoscere tecniche letali, fare disarmi, ed essere in grado di affrontare attacchi multipli, tutte cose che nello sport non si possono fare.

sabato 11 giugno 2016

Il Jiu Jitsu non si evolve creando nuovi sistemi di difesa personale

Sono iscritto al canale youtube della  Soul Fighters Academy fondata da Rafael “Formiga” Barbosa e August “Tanquinho” Mendes. Ultimamente il loro canale propone video di TRITAC-Jitsu System.

venerdì 10 giugno 2016

Il Ne Waza e la nascita del Kosen Judo




"Il ju jutsu della scuola Fusen Ryu fu fondato da Takeda Motsuge nei primi dell’800. Motsuge era nato nel 1794 a Matsuyama in Giappone. Studiò il ju jutsu fin da giovane e negli ultimi anni, quando insegnava ad Aki, fu considerato un vero e proprio Shihan dai suoi allievi. Aveva appreso il Namba Ippon Ryu da Takahashi Inobei e, nel corso della sua vita, aveva studiato anche Takenouchi Ryu, Sekiguchi Ryu, Yoshin Ryu, Shibukawa Ryu e Yagyu Ryu. Il suo stile si sviluppò mentre la classe dei Samurai si stava dissolvendo e questo lo portò ad orientarsi maggiormente verso il combattimento senz’armi. La Fusen Ryu divenne infine un’arte quasi totalmente dedita al combattimento a terra anche se questo fatto non rigurdò la totalità dei dojo.

Al volgere del secolo scorso, il maestro di Fusen Ryu, Mataemon Tanabe, sfidò un “nuovo” maestro di ju jitsu che si era inserito nel suo territorio, tale Jigoro Kano. Con il nuovo stile che insegnava aveva battuto facilmente parecchie altre scuole di ju jutsu che lo avevano sfidato. Così la scuola di Mataemon Tanabe combatté contro quella di Jigoro Kano e… vinse tutti gli incontri!! Li vinse non proiettando gli avversari, ma portandoli a terra e quindi costringendoli alla resa con leve articolari, strangolamenti, ecc. Così nacque la lotta a terra nel Judo. Jigoro Kano rimase affascinato della abilità con cui vennero battuti i suoi allievi e chiese (e forse pagò) a Mataemon Tanabe di svelargli i segreti della sua tecnica. Immediatamente designò alcuni suoi allievi, tra i migliori, a concentrarsi su queste nuove tecniche e in poco tempo il Ne Waza venne assorbito nel metodo Kodokan diventandone parte integrante.

Avendo ormai parecchi allievi esperti in Ne Waza, a Kano sembro una buona idea usare questo metodo nell’insegnamento per le scuole. Poiché il combattimento in Ne Waza finiva in un modo incruento con la resa dell’avversario e senza incidenti  esso poteva essere considerato più facilmente come attività “sportiva” e meno come arte marziale. Egli chiamò questo nuovo stile sportivo Kosen. Nel 1914 fu organizzato presso l’Università Imperiale di Kyoto il primo Campionato delle Scuole Superiori Giapponesi. Nel 1925 lo stile Kosen aveva così preso piede che Jigoro Kano fu costretto a stabilire nuove regole di combattimento per limitarne l’impiego nelle competizioni. Si arrivò infatti a stabilire una proporzione fra lotta a terra (30%) e lotta in piedi (70%), regola che durò fino al 1940. Tutto ciò portò ad una sorta di “frattura” all’interno del Kodokan. Molti di quei judoka che Kano aveva fatto specializzare nello stile Fusen Ryu di Mataemon Tanabe avevano condotto tutta una serie di studi e ricerche in tal senso e questo aveva fatto sì che loro e i loro allievi primeggiassero ora in quasi tutte le competizioni.

Per Jigoro Kano questo non poteva andar bene perché la loro supremazia incrinava quel delicato equilibrio che egli stava cercando di creare all’interno del Kodokan. Il Kodokan doveva rappresentare una sintesi del vecchio Ju Jitsu e non poteva quindi fare preferenze fra questo o quello stile. Nel contempo Kano aveva il problema di diffondere il suo sistema anche all’estero e per attuarlo non poteva utilizzare persone che non fossero in grado di difendere gli ideali del Kodokan anche davanti alle inevitabili “sfide” alle quali sarebbero andati incontro. Per questi motivi Kano decise d’inviare gli allievi “specialisti” nel Ne Waza e protagonisti del nuovo stile Kosen.

Fra questi allievi vi erano Hirata, Tomita e Maeda. Maeda con Tomita andò negli U.S.A. e dopo tante peripezie fini in Brasile dove insegnò ai fratelli Gracie la sua tecnica. Ecco perché il Brasilian Ju Jitsu é quasi tutto lotta a terra, perché proviene dal famoso stile Kosen. Il Kosen continuò a sopravvivere in pochi luoghi, fra questi il dojo di Hirata Kanae in Giappone, che continua tuttora la propria attività anche dopo la sua morte avvenuta nel 1998".

Da uno scritto dello storico St. Hilaire
Traduzione a cura di P. Crugnola



Marino vs Nascimento




















Angelo Marino oggi ha scritto sul suo profilo Facebook che non vede l'ora che sia domenica per affrontare Fabrico Nascimento  con il quale aveva perso la scorsa edizione per 2 a 0. 

mercoledì 8 giugno 2016

Rickson Gracie: un sacco di gente oggi, che ha grandi capacità in competizione, non ha idea di come difendersi in una situazione difficile

Rickson Gracie sostiene che: "un sacco di gente oggi, che ha grandi capacità in competizione, non ha idea di come difendersi in una situazione difficile".

martedì 7 giugno 2016

John Danaher: Incoraggiare la creatività


















"Incoraggiare la creatività: Una delle cose più difficili per un allenatore è il bilanciamento tra la necessità di imporre una direzione e una visione su un programma di allenamento, e allo stesso tempo, dare spazio alla creatività individuale e allo stile degli atleti.

lunedì 6 giugno 2016

I° Imola Wrestling Camp














I° Imola Wrestling Camp si svolgerà nei giorni 18 e 19 giugno e sono previsti due allenamenti al giorno su oltre 450 metri quadrati di materassina.

sabato 4 giugno 2016

Consigli sulla postura


Restare con lo sguardo incollato al PC e la cellulare può imprimere al tratto cervicale della colonna vertebrale un carico di 27 chili di pressione. Lo sostiene uno studio di Kenneth Hansraj, primario di chirurgia spinale presso il New York Spine Surgery and Rehabilitation Medicine.

giovedì 2 giugno 2016

Ivan Tomasetti - Leg locks seminar


Mercoledì 8 giugno avrò ospite Ivan Tomasetti per una special class tutta sulle leve alla gambe. I posti sono limitati, prenotazione obbligatoria. Aperta a tutti con e senza GI. Un occasione da non perdere!

Agenti di pubblica sicurezza addestratevi nel Jiu Jitsu Brasiliano #3

Un agente di polizia donna, da sola, con pochi movimenti, ha proiettato controllato a terra e ammanettato un uomo "instabile" che minacciava con ascia dei pedoni alla fermata del bus di Fairview Park Mall  a Waterloo in Canada. 

mercoledì 1 giugno 2016

Il Jiu-Jitsu parla tante lingue

Il Jiu Jitsu è nato in Giappone, si è evoluto in Brasile e si è diffuso in tutto il mondo. Tutto è partito da un lottatore giapponese professionista che ha insegnato ad un gruppo di allievi Brasiliani un metodo di combattimento frutto delle sue esperienze sul campo, un misto efficace di tecniche e tattiche desunte da diversi stili di combattimento.