Primo ai trial di Lisbona |
Ciao Luca,
sei appena rientrato da Abu Dhabi quindi colgo l'occasione per rivolgerti
alcune domande a caldo su questa esperienza. Partiamo dalla preparazione: quanto
tempo hai dedicato per essere pronto a questo evento e che tipo di routine hai
usato sia nella parte atletica sia in quella tecnica?
Ciao Max, la
preparazione per Abu Dhabi non è stata tra le migliori, purtroppo ho avuto
pochissimo tempo, per prepararmi come dovevo, anche perché contemporaneamente,
c'è stato il campionato italiano di grappling No Gi, che mi ha un po’
ostacolato, togliendomi del tempo per gli allenamenti col kimono. Comunque di
norma, mi alleno almeno due volte il giorno e seguo una dieta corretta insieme
ad un po’ di running per mantenere il peso e cardio.
L'aspetto
mentale da molti è sottovalutato ma scendere in gara lucido e concentrato
spesso fa la differenza. Personalmente usi l'aiuto di uno psicologo come i
professionisti dello sport, fai meditazione, yoga o usi un tuo metodo
personale?
Non ho uno
psicologo, ne faccio meditazione o yoga, col tempo ho imparato a concentrarmi e
a gestire bene l'adrenalina, mi concentro moltissimo solo quando salgo sul
tatami. In questa competizione non ero per niente teso, in fin dei conti non
avevo niente da perdere, combattevo con dei professionisti cinture nere, l'idea
mi caricava e non mi agitava affatto.
Per chi ti
segue come agonista non sarà sfuggito il salto di qualità nel tuo gioco negli
ultimi tempi. E' stato L'esserti allenato con Tererè ad averti aperto nuovi
orizzonti tecnico tattici? Se si vuoi raccontarci qualcosa della tua esperienza
col grande campione?
Tererè ha
rivoluzionato il mio stile di combattimento, grazie a lui ho imparato molte
cose, come, passaggi di guardia e prese alla schiena. L'esperienza di averlo
avuto per 20 giorni nella propria palestra, è stata il massimo. Prima di
allenarmi con lui lavoravo solo dalla guardia e passavo pochissimo, dopo i suoi
insegnamenti e i suoi consigli, preziosissimi, ho praticamente cambiato il mio
stile, da guardero a passatore.
Senza dimenticare
però, il mio maestro Rogerio Olegario, che è colui che mi ha insegnato le
fondamenta dell’Arte Suave, Fernando Tereré invece, come ho già detto, ha
migliorato e perfezionato il mio stile. Non so se è dovuto a questo, comunque a
lui devo molto.
con Tereré |
E' di pochi
giorni la brutta notizia che Tereré ha dovuto di nuovo ricorrere all'aiuto
medico per cercare di uscire da un'altra ricaduta nella droga. Hai notizie
dell'ultima ora sulle sue condizioni?
Ho parlato
con André Galvao, ha detto che sta molto male, quando ho letto la notizia su
graciemag ero incredulo e deluso perché lo avevo sentito 2 giorni prima su
facebook e sembrava stare bene, tanto è vero che avevo pensato di organizzargli
degli stage e farlo stare per qualche settimana di nuovo qui in Italia. Se
potrò aiutarlo in qualche modo, lo farò insieme ai miei compagni di squadra.
Un tuo
commento su FB mi ha incuriosito quando, un po’ demoralizzato dicevi che Kennan
Cornelius (per chi non lo conosce, cintura viola fenomeno della Lloyd Irvin)
nello sparring ti aveva finalizzato diverse volte. kennan è anche noto per aver
affermato di allenarsi 6 ore al giorno. La domanda è: secondo te la cintura che
porta non è un po’ pallida e poi è possibile allenarsi così tanto senza andare
in overtraining?
Si è vero!
Ho lottato ad Abu Dhabi con Kennan Cornelius in un allenamento e mi ha
praticamente distrutto, non ho sentito forza bruta ma pura tecnica e scioltezza
nei movimenti, sentivo che era allenatissimo e, infatti, mi ha dominato in
continuazione.
Non so molto
su di lui ma penso che la viola non l'abbia da moltissimo e credo che il suo
obiettivo sia il mondiale, però se non cambiasse cintura, dopo quest’ultima
competizione, comincerebbe a essere ridicolo con una cintura viola. Per quanto
riguarda il suo allenamento di 6 ore il giorno, se fa solo quello nella vita! Overtraining?
Ma perché i nostri atleti delle fiamme oro, fiamme gialle etc. quante ore si
allenano? Sui social networks ho letto che si parlava di Kennan che faceva uso
di doping. Non capisco perché quando un atleta si allena molto, ottenendo
grandi risultati, è poi etichettato come dopato, mentre altri facendo la stessa
cosa, senza ottenere però gli stessi, passano per sani atleti che si ammazzano
di allenamenti. Allora io mi domando: quale criterio seguire per riconoscere se
un atleta fa uso di doping?
Avendo
partecipato a eventi internazionali di altre organizzazioni, come hai trovato
la WPJJF?
La
federazione WPJJF ha avuto un buon livello organizzativo per quanto riguarda i
vincitori dei trials nel pagargli vitto, alloggio e biglietto aereo, per quanto
riguarda il giorno della competizione, gli orari dei combattimenti erano forse
un po’ troppo approssimativi, alcuni atleti hanno dovuto scaldarsi
ripetutamente aspettando ore il momento della lotta.
Ci vuoi
parlare dei tuoi incontri, le due vittorie su due cinture nere per
finalizzazione e le due sconfitte ai punti con professionisti di lungo corso
come Bernardo Faria?
Finalizzare
due cinture nere a una competizione così importante è molto soddisfacente,
combattere e perdere con gente come Victor Bomfim e il campione mondiale
Bernardo Faria è stato per me soddisfacente allo stesso modo, nella lotta con
quest'ultimo pur sapendo chi era, non mi sentivo nervoso ben sì euforico e
carico.
lotta con bernardo Faria |
Dove ti
vedremo combattere nei prossimi appuntamenti in Italia e all'estero?
Combatterò a
entrambi i campionati italiani sia FIGMMA sia UIJJ, perché sono favorevole a
combattere il più possibile, soprattutto se sono vicini a casa a Roma, ma non
sono d'accordo per le date stabilite, secondo me troppo vicine l'una all'altra.
All'estero parteciperò al mondiale IBJJF a Los Angeles mentre a giugno
parteciperò all'europeo Grappling FILA a Bruxelles con la Nazionale Italiana.
Per
concludere, vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa?
Vorrei
ringraziare la mia famiglia, tutta l'Aeterna Jiu Jitsu e le persone che credono
in me, come i miei sponsor, Andrea Bonnizzato di MMA Verona, Marco De Santis di
XC-1, Facca, Topa e Procaccini della PKT e Atama Europe.
Grazie Luca
per l'intervista che hai accettato di rilasciarmi e in bocca al lupo per le
prossime sfide.
Grazie a te
Max per avermi dato l'opportunità di raccontare la mia esperienza. Crepi il
lupo!
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