martedì 4 giugno 2013

Chi deve andare sotto processo?

Juan Carlos Aguilar l'assassino

"Kung fu, shaolin, tai chi, karate, taekwondo vanno tutti con lui sotto processo", con queste parole chiude il suo bel pezzo di... giornalismo Andrea Nicastro.

Un caso di cronaca nera che più nera non si può, ma non nera come il color della cintura che stringe in vita il kimono di un maestro di arti marziali, ma nera come può essere l'abisso che la follia umana può toccare.

Un essere umano malato o violento può vestire i panni del maestro di arti marziali così come quelli del prete, del magistrato, dell'operaio, del medico, del militare del giornalista o di mille altri mestieri ma solo a Nicastro è venuto in mente di generalizzare. Le dice niente il nome Alessandro Cozzi?

"Alessandro Cozzi, ex conduttore Rai Educational, è l’assassino di Ettore Vitiello. L'ex conduttore tv Cozzi ha confessato l'omicidio del titolare di un'agenzia di lavoro milanese, Ettore Vitiello: gli doveva 17.000 euro. Undici le coltellate inferte alla vittima". In realtà pare che le coltellate fossero 40 inferte tenendo la vittima bloccata a terra col ginocchio [Corriere della Sera]

Che cosa avrebbe scritto su Cozzi conduttore televisivo ed educatore familiare? M’immagino le parole in difesa della categoria e le prese di distanza dal gesto di un collega assassino. Come la mettiamo Nicastro! Vogliamo mettere sul banco degli imputati tutta la categoria dei giornalisti, conduttori televisivi ed educatori familiari? Si sente anche lei responsabile di questo fatto? Quali abissi di ferocia si nascondono nelle redazioni di un giornale o di un emittente televisiva per far emergere simili comportamenti devianti e violenti? 40 coltellate non sono bruscolini. Nicastro, aspettiamo da lei una risposta.

Il fatto è che la notizia non ha trovato spazio sui giornali se non in qualche comunicato stampa scarno. Sul Corriere della Sera la notizia è stata data senza commenti, firmata dalla Redazione e pubblicata  su Milano Cronaca, forse perché non meritava una platea nazionale. Pare anche che il conduttore tv sarebbe accusato di un altro omicidio ma nel suo caso non è stato usato il termine serial killer cosa che Juan Carlos Aguilar si è visto subito affibiare.

Fare delle generalizzazioni, voler trovare un rapporto di causalità tra l'essere un maestro di arti marziali e un assassino, è quanto di più vile si possa fare, un trucco da mestierante per rendere appetibile una notizia di cronaca nera, una tra le centinaia che arrivano da tutto il mondo in ogni redazione di giornale. Che sia il Corriere della Sera, uno de quotidiani più rinomati del panorama dell'informazione su carta stampata, a pubblicare simili articoli, rende l'idea di quanto in basso sia scaduta l'informazione.

Il fatto è che oggi anche un bambino può fare interessanti scoperte con google. Basta digitare "giornalista assassino" e voilà che esce la prima notizia. Per scoprire tutti gli altri giornalisti assassini o folli la ricerca se la può seguire da solo magari ci esce il suo prossimo articolo.

2 commenti:

  1. Pienamente d'accordo. Questa insistenza sul parallelo "Gran Maestro di arti marziali" e "assassino & violento", non mi é piaciuta per niente. L'articolo é pretestuoso e disonesto.

    La chiusa poi é vergognosa.

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