venerdì 6 giugno 2014

Il Brazilian Jiu Jitsu è morto?


Questo è un'articolo di Aaron Kampe, aka WrestleJitsu. Questo post è una traduzione e riduzione di un  post apparso sul suo blog  e intitolato The Evolution of Brazilian Jiu Jitsu. Ho voluto trascrivere quasi interamente il post anche le parti su cui non  mi trovo del tutto d'accordo. 

Il Brazilian Jiu Jitsu è morto? Cosa sta succedendo là fuori su quei tatami? Dopo il mondiale di quest'anno  è difficile riuscire a distinguere tra un incontro molto combattuto e due cani che si accoppiano. Hai pensato che i berimboli fossero ridicoli? La guardia galassia! La guardia verme! Reverse de la frittella riva! Che diavolo sta succedendo?


Il BJJ si sta evolvendo in sottospecie più specializzate possibili in  un ambiente di nicchia. Questo è tutto. Forse tutto questo ti piace, forse ti sta facendo uscire di senno, forse provi entrambi gli stati d'animo e questo  ti costringe a vivere in un mondo impossibile di dualità.

Come vorresti attaccare qualcuno senza premeditazione? Beh basta guardare i babbuini quando hanno l'occasione si mordono perché quando hai la forma di una scimmia questo è il modo più semplice che hai per  attaccare qualcuno.

Cosa facciamo noi umani? combattere l'un contro l'altro è faticoso, così per rendere la cosa più facile abbiamo creato le armi ma la voglia di cimentarci nella più antica forma di combattimento, ovvero due uomini nudi che si affrontano come babbuini non si è persa, e poi alla gente piace.

Alla fine però la struttura sociale si è evoluta e la brutalità di due gladiatori nell'arena è stata ritenuta di cattivo gusto. Quindi si è stabilito di mettere  due atleti, simili per struttura e preparazione, su una materassina pronti a spingersi l'un con l'altro.

La lotta esiste da centinaia di anni ma la complessa collezione di tecniche di sottomissione e venuta fuori nel secolo scorso a partire da Maeda. Poi i Gracie l'hanno perfezionata e popolarizzata. Per imparare il jiu jitsu lo si deve praticare e per testarne l'efficacia, incrementarne la sua popolarità e redditività si organizzano competizioni.

I primi tornei dove valevano solo le finalizzazioni erano lunghi, a volte duravano ore. Stallare era facile. Alla fine chi si stancava prima era costretto ad arrendersi ad una finalizzazione. Lunghe lotte stallose non sono entusiasmanti da vedere così si stabilirono limiti di tempo e più regole. Per muoversi più rapidamente e vincere si è  inventato il modo di passare la guardia in piedi, è nata la guardia de la Riva. Poi è stata la volta di internet. Le tecniche più efficaci per rotolarsi con in dosso un Gi da 300$ sono state rese pubbliche: 50/50, berimbolo, lapel guard.

Le persone che pensano che il Brazilian Jiu-Jitsu, o qualsiasi altra arte marziale siano utili nella difesa personale, ci hanno perso il senno. Bastano due episodi di Fargo per capire che tutto ciò che serve è una “sorpresa” per fare quello che vuoi ad un'altra persona.

"Sì, ma in una rissa di strada?" A parte gli scherzi, per fare un combattimento di strada ci vogliono due partecipanti disposti a darsele senza armi e durano giusto il tempo per un video divertente su  YouTube. Vuoi essere bravo nella difesa personale?: datti alla corsa.


Il BJJ non è per l'autodifesa. Vuoi vincere una rissa da bar contro un aggressore disarmato? Beh vai a fare risse. Vuoi vincere una gara? Beh, vai a fare gare.

Le gare di BJJ durano dai 6 ai 10 minuti all'interno di un iper-specifico insieme di regole. Alcune tecniche  sono più efficaci e richiedono meno sforzo di altre. Queste sono le più importanti. Non sono vicine al "mondo reale dell'autodifesa" (Non ci sono comunque dati ancora sufficienti per stabilire cosa questo diavolo significhi) e sono ovviamente lontani da quelli dei gladiatori (le MMA ci si avvicinano di più ma non di molto).

Il Grappling è la forma più vicina possibile che possiamo ottenere per avvicinarci alle nostre radici primordiali di combattimento babbuinesco ma ogni maggiore regolamentazione aumenta questa distanza, poiché il regolamento fa proprio questo: pone delle restrizioni.

Gli atleti migliori e più talentuosi capiscono i modi più efficaci per adattarsi al meglio alle regole. Passare la guardia è dannatamente difficile ed ecco inventato il berimbolo; questo ragazzo è grande e forte, perché allora non legarlo nel suo Gi, sedersi e ribaltarlo un paio di volte.

Che cos'è questo? E' Brazilian Jiu.Jitsu? Per preservare l'originale efficacia bisognerebbe  ricorrere a vecchie regole che consentano ad esempio tecniche come l'heel hooks, ma per preservare la sua sostenibilità occorre aumentare la regolamentazione che rende più specializzato e meno simile alla lotta istintiva per la supremazia tra due mammiferi.

Col Gi sono rimasti solo alcuni "guerrieri". Ragazzi come Galvao o Rodolfo che lottano più duramente possibile cercando di affermare il loro dominio in un mare di rotolanti invertitori e maghi del Gi.

3 commenti:

  1. Max, non me ne volere, ma io condivido totalmente quanto riportato nell'articolo.

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  2. Io penso che c'e' troppa gente che vuole essere campione ma campioni ahime' non lo siamo tutti..gente come cornelius,miyao,mendes ecc lottano a livelli altissimi e sulla materassina non lasciano nulla al caso ma calcolano tutto "scientificamente",lottano con una strategia,come qualsiasi atleta serio dovrebbe fare..passare la guardia e' dannatamente difficile,perche' fare un berimbolo e prendere la schiena bene e' facile??? questi atleti che tanto vengono criticati sono dei fenomeni,oltre al jiu jitsu "funanbolico" passano guardia e proiettano in maniera egregia,quello che poi si fa in gara e' un altra cosa,in gara un atleta ci va per la medaglia mica per l'onore o per il divertimento del pubblico..bisognerebbe iniziare a ragionare riguardo al jiu jitsu come ad uno sport,punto. non ad una rissa ne a difesa personale,allora tutto l'ambiente sarebbe meno esasperato!!

    Giuseppe Marras

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  3. Le regole devono cambiare,se si vuole migliorare.Mario

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