giovedì 30 marzo 2017

Giva Santana - Mezza guardia da sotto - Half guard on bottom



Giva Santana insegna diverse soluzioni tecniche per ribaltare l'avversario quando sta in mezza guardia sgrimato

Itallo Vilardo - allenamento da gara


Pezzo riveduto e corretto del post di Itallo Vilardo apparso sulla rivista tatame:

E' da quando che ho iniziato il Jiu-Jitsu, che sento parlare di "allenamento da competizione." Ricordo che era un onore essere invitato a far parte di questo allenamento ... era il momento in cui ti sentivi un vero atleta, un agonista. 

Da allora ad oggi sono passati quasi 20 anni, e che cosa è cambiato nell'allenamento da gara? Se prendiamo in considerazione quanto lo sport si è evoluto (tecnicamente e fisicamente), e quanto la scienza dell'allenamento si è evoluta, vediamo che questo tipo di allenamento si è fermato al passato.

Se il nome è "allenamento da gara" deve avere qualcosa che può essere paragonato a un gara, perché se no, è solo una forte allenamento con un sacco di gente che urla intorno. Corretto?

È più che dimostrato che l'analisi della gara deve essere presente nella preparazione tattica e tecnica perché i dati ottenuti in questa analisi saranno fondamentali per pianificare "l'allenamento da gara" in quanto questo allenamento deve ricreare l'ambiente competitivo, sin dal suo inizio (riscaldamento) fino ai tempi di allenamento e agli intervalli.

Il primo passo è quello di rispettare il rituale dell'atleta al momento di riscaldamento perché come ho detto, è necessario ricreare l'ambiente competitivo in tutti gli aspetti al fine di minimizzare gli aspetti che possono stressare l'atleta.

Un altro fattore è la quantità di tempo delle lotte. Un atleta cintura viola deve allenarsi per sette minuti! Non un minuto di più e non un minuto di meno. Allenarsi 10 minuti non significa che migliorerà le prestazioni, al contrario, vuol dire che preparerà il suo corpo a dare il massimo in 10 minuti e quando si arriva in gara, non darà i risultati sperati perché il ritmo è totalmente differente. 

Come l'intervallo tra le lotte deve sempre essere uguale all'intervallo della competizione, che di solito è almeno uguale al tempo stesso lotta. Vale a dire allenati sette minuti, riposati sette minuti, in modo da ricreare il processo fisiologico che il vostro corpo sperimenta durante la gara e non vi sorprenderà  il giorno della lotta. 

Se fai una lotta dopo l'altro, il tuo corpo si prepara a essere sempre pronto a combattere in sequenza senza riposo. E quando in gara dopo aver vinto il primo combattimento, il corpo continuerà a stare in allerta anche nel momento in cui si dovrebbe riposare, al momento di tornare a combattere non avrà recuperato la forma iniziale.

La stessa discorso vale per la quantità delle lotte. Studiare le gare precedenti è fondamentale per questo. Se si sa che nelle gare precedenti, l'atleta che è stato campione ha fatto cinque combattimenti, l'allenamento si deve basare sulla media di cinque lotte,  quattro il giorno in cui l'allenamento è leggero e sei nelle giornate di allenamento forte, per avere una base guida su ciò che accade realmente.

Gli allenamenti alla vecchia maniera sono ancora validi, ma ogni tanto, e non devono essere più importanti dell'allenamento fatto nel modo giusto, strutturato e organizzato. Come dico sempre: "duro allenamento, dura lotta! Allenamento corretto, lotta facile. "


domenica 26 marzo 2017

Non tutte le cinture nere sono create uguali




Per Anibal Braga cintura rossa e nera 7° grau, allievo diretto di Oswaldo Fadda, non tutte le cinture nere sono create uguali. 

Un protocollo per l'epicondilite


Un mio allievo qualche giorno fa  mi ha telefonato spiegandomi che aveva un dolore all'avambraccio. Gli ho detto che molto probabilmente si trattava di epicoldilite (gomito del tennista) e gli consigliato di riposarsi e farsi vedere da un dottore. Il giorno seguente mi ha richiamato e mi ha confermato che la mia diagnosi telefonica era giusta e che il dottore gli aveva consigliato qualche giorno di riposo.

sabato 25 marzo 2017

Mi piego e mi spezzo



I fighters delle MMA, e non solo, allenano la parete addominale con centinaia di sit up al giorno procurandosi tanti traumi alla colonna da non potersi alleare più.

lunedì 20 marzo 2017

Gustavo Carpio - Jiu Jitsu da gara


Gustavo Carpio è cintura nera del team Marra Senki, il suo mestro è il Professor Luiz Sergio Correa. E' peruviano e attualmente insegna nella città di San Antonio in Texas. Tra i suoi successi ci sono: medaglie d'oro negli Open della IBJJF di Las Vegas, Houston, Miami ed è stato anche campione del NAGA.

domenica 19 marzo 2017

Il miglior modo per migliorare il cardio per il BJJ



Oggi ho letto questo articolo di Bernardo Faria nel quale consiglia, per competere ad alto livello, questa routine di allenamento per il cardio: fare sparring tutti i giorni per 50 minuti con i ragazzi più forti senza pause tra una lotta e l'altra.

Non è un avversario abbastanza duro per me



In occasione del suo tour in Italia Jacaré è stato intervistato da Fabrizio Forconi che gli ha chiesto con quale di questi tre lottatori gli sarebbe piaciuto fare un match in una promotion di sub only: Roger Gracie, Xande Ribeiro e Sergio Canudo Zimmermann.

sabato 18 marzo 2017

London Abu Dhabi Grand Slam Tour 2016-17














Risultati  e video delle finali dell'ultima tappa disputatasi a Londra dell' Abu Dhabi Grand Tour.

River Dillon - suddito di sua maestà la regina d'Inghilterra





River Blue Dillon cintura marrone presso la Carlson Gracie di Londra. Si posiziona al 111 posto nel ranking cinture marroni. E' uno dei migliori giovani atleti in Inghilterra e sicuramente farà parlare di se anche quando sarà tra le nere.

Clark Gracie - le regole fondamentali per fare spider lasso guard







Clark Gracie in questo tutorial spiega alcuni principi basilari per lavorare dalla Lasso Guard.

giovedì 16 marzo 2017

Felipe costa - Quando ho iniziato ad imparare il Jiu-Jitsu non vi era il Jiu-Jitsu sportivo e il Jiu-Jitsu difesa personale



"Quando ho iniziato ad imparare il Jiu-Jitsu non c'era nessuna distinzione tra Gracie o Brazilian Jiu Jitsu, non vi era il Jiu-Jitsu sportivo e il Jiu-Jitsu difesa personale. Ho imparato il jiu-jitsu, dove la difesa personale faceva parte del programma di studi, così come quella che oggi è chiamato Jiu-Jitsu sportivo.

Imparando si sbaglia



"Sbagliando si impara" è un modo di dire che pone enfasi sullo sbaglio invece dicendo "imparando si sbaglia" si pone l'accento sull'apprendimento non sullo sbaglio. Di colpo, così, lo sbaglio sarà percepito come conseguenza del processo di apprendimento.

mercoledì 15 marzo 2017

La palla svizzera che fa miracoli



Humberto Silveira, ideatore del metodo "Contato Constante", è una cintura nera del maestro Edvaldo "Serrinha" Luiz Nascimento.  Nel 2005 sviluppò una grave ernia del disco che secondo i medici lo avrebbe sicuramente allontanato dalle arti marziali. 

martedì 14 marzo 2017

La Cina è vicina






















Stanley Tam è una cintura  nera di Brazilian Jiu Jitsu, vive e insegna a Shangai in Cina ed è il protagonista di questo video realizzato dal sito di Jet Li.

lunedì 13 marzo 2017

Soddisfatti o rimborsati



Su facebook tra i vari link sponsorizzati  mi è apparso quello di  Massimo Frasson che in tenuta tattica e occhiali da sole fa della scherma di coltello.

domenica 12 marzo 2017

Monique Ricardo dalla passerella al tatami

Monique Ricardo è una modella ma è anche una cintura nera di brazilian jiu jitsu. Ha conosciuto il Jiu Jisu grazie al professore Eddie Ricardo che all'epoca era un suo amico e oggi è suo marito.

Gli allenamenti con i Mendes sono differenti, parola di Borgonovo



Alessandro Borgonovo, giovane e talentuoso jitsero Milanese, nell'intervista rilasciata ad Andrea Verdemare dice che nell'accademia dei Mendes gli allenamenti, rispetto alle accademie in Italia, sono differenti in tutto: dal riscaldamento, alle sessioni tecniche, agli sparring partner.

sabato 11 marzo 2017

Il "Giro da Morte"



Nella versione di questa proiezione che conosco, e che nel Judo si chiama Ude Gaeshi,  il braccio esteso di Tori (chi proietta) si posiziona sotto al braccio esteso di Uki (chi è proiettato) così facendo lo mette in leva e il "giro della morte" lo costringe a fare una capriola.

   
Nella versione proposta da Amauri Bitetti il braccio non passa sotto. Mi chiedo: se il braccio non passa sotto cosa spinge uke a rotolare? Chiedo lumi agli esperti della lotta in piedi. Si tratta di una variazione valida? 


aggiunta 12/03/2017

Premessa doverosa, i grandi campioni possono fare tutto quello che vogliono, detto questo sentendo in giro alcuni Judokas, la variazione di Bitetti mi è stata sconsigliata.

Nel judo Ude gaeshi venne tolta dalle competizioni perché spesso era considerata come trascinamento per la ricerca della lotta a terra. 

Per eseguire un Ude Gaeshi che funzioni Tori si lancia completamente sotto il centro di massa del suo Uke creando cosi il forte squilibrio che gli permetterà  di ruotare lungo questa semicirconferenza. 

La leva al braccio, determinata dalla posizione del braccio e dalla presa al bavero, viene procurata inizialmente per arretrare l'avversario, sulla reazione di Uke, che si abbassa in avanti per evitare il dolore della leva, viene impostata l’azione.

Nella  versione di Bitteti il rischio e di rimanere sotto l'avversario una volta terminata la rotolata tutt'al più può funzionare solo contro uno sprovveduto. Se non ci credete provatela e fatemi sapere.

Corsi online e difesa personale.. la parola a Fabio Gurgel


In un recente post Fabio Gurgel affronta due argomenti sensibili: l'apprendimento online e la divisione del jiu-jitsu in sportivo e difesa personale.

venerdì 10 marzo 2017

Marco Canha - non insegno la difesa personale ai miei allievi



























Sul suo profilo FB Marco Canha ha condiviso un video  in cui si vede Royce Gracie e uno dei fratelli Valente in una dimostrazione di difesa personale. Questa la traduzione del commento che ha scritto:

La kimura di Mau Mau



Robson "Mau Mau" de Lima è un cintura nera del GF Team e usa la kimura da qualsiasi posizione. In questo video mostra una variazione dalla monta con un dettaglio interessante. 

Rose Clair Gracie


Questa nella foto è Rose Clair Gracie  una delle figlie che Carlos Gracie ebbe dalla sua prima moglie Carmen. Rose Clair Gracie, come la maggior parte donne della famiglia Gracie, ricevette un addestramento nel jiu jitsu solo a scopo di autodifesa.

giovedì 9 marzo 2017

Roger Gracie TV





Roger Gracie è uno dei più grandi campioni di tutti i tempi nel jiu jitsu brasiliano e ha fatto la storia in questo sport conquistando 10 titoli mondiali IBJJF da cintura nera - due dei quali negli assoluti.

domenica 5 marzo 2017

Helio Gracie non è mai stato debole e malaticcio






























"Il Jiu-jitsu rende forte il debole che non ha quegli attributi fisici che anch'io non ho mai avuto"  Helio Gracie

Un importante pilastro su quale la mitologia Gracie si poggia è la costituzione fisica del giovane Helio Gracie. Si racconta che per diversi anni Helio fosse troppo debole e fragile per praticare Jiu Jitsu.

giovedì 2 marzo 2017

Deflessione, connessione, assorbimento



"Il jiu-jitsu è una filosofia riassumibile nelle parole “dare per vincere”. Ad esempio, se fate forza con le braccia offrite al vostro avversario un punto di leva da usare contro di voi. Se, al contrario, rimanete rilassati togliete al vostro avversario questo punto e così, pur sembrando deboli, siete più forti."  Alvaro barreto