domenica 19 marzo 2017

Il miglior modo per migliorare il cardio per il BJJ



Oggi ho letto questo articolo di Bernardo Faria nel quale consiglia, per competere ad alto livello, questa routine di allenamento per il cardio: fare sparring tutti i giorni per 50 minuti con i ragazzi più forti senza pause tra una lotta e l'altra.

Ho chiesto a Giuseppe Chiapparino, cintura nera e Docente per l'Unione Preparatori Atletici Sport da Combattimento, cosa ne pensa di questi consigli.

Maxbjj - Cosa ne pensi di questo articolo. Lottare tutti i giorni 50 minuti con gli sparring partner più duri senza pausa tra una lotta e l'altra per fare cardio?

Chiapparino -  Come puoi immaginare è un discorso lungo, con tanti fattori da considerare, in primis che ognuno è diverso, il carico (progressivo) di lavoro e la prevenzione degli infortuni, ecc... Ma voglio andare al nocciolo del problema e darti una risposta, anzi aiutarti a trovarla, per cui seguimi e rispondimi: Fare cardio per cosa?

Maxbjj - per non restare a corto di fiato in una gara, presuppongo sia questo che interessi a Faria e al pubblico di atleti agonisti a cui si rivolge.

Chiapparino - Ok quindi parliamo di avere la resistenza (passiamo sui termini generici) per affrontare 3-6 match di X minuti con circa due volte X il riposo fra gli stessi, con X dipendente dalla cintura. Giusto?

Maxbjj - Esatto!

Chiapparino - Perfetto, ma questo è BEN DIVERSO che fare X minuti di lotta con 30-60 secondo di recupero per 50 minuti di fila! I sistemi energetici sono attivati in modo molto diverso: seguimi nella conclusione. Allenarsi di continuo per 50-60 minuti senza soste ("all rolls in a row") non è di per se negativo, ma essenzialmente causa adattamenti del sistema aerobico e della forza resistente. L'atleta si abituerà ad un ritmo continuo ma per forza di cose più blando (tecnicamente sta sotto la sua soglia anaerobica).

In gara invece i tempi fra le lotte consentono il recupero di alcuni parametri fisiologici, in particolare ripristino completo del creatin-fosfato (che permette gesti esplosivi) e parziale del lattato.

Pertanto, ipotizzando che non ci siano anelli deboli, e che lo sparring continuo duro e giornaliero non produca infortuni, un atleta che si alleni con "metodo Faria" diventerà molto bravo nella "competizione Faria".

Un atleta che vuole primeggiare in gara dovrà invece puntare a migliorare il modello prestativo del suo sport.

La domanda finale: è sbagliato il concetto che esprime Faria? (Lottare di più e più duramente)

In linea pratica e per la maggior parte dei praticanti non avanzati, probabilmente lottare di più e più duramente avrà un effetto positivo, migliorando la resistenza aerobica e la forza resistente (spesso carenti all'inizio) usando un'attività sportiva specifica.

Per gli avanzati e chi si appresta ad una gara, è imperativo ottimizzare il proprio allenamento con un buon preparatore, se si punta alla migliore prestazione.

Maxbjj - Molto esaustivo ed interessante per finire, ma lo avevi già accennato, il metodo Faria può portare ad infortuni soprattutto tra principianti, è un prezzo che bisogna pagare o si possono evitare con opportuni accorgimenti?

Chiapparino - A mio avviso è il principale problema dei metodi basati sul volume di sparring. Questo è uno dei motivi per cui negli sport da combattimento si effettua anche una preparazione basata su metodi aspecifici e specifici (circuiti, HIIT, sovraccarichi, ecc...). In quest'area si vedono molti errori perché non si analizza correttamente cosa si vuole allenare e come (es. Forza massimale con le kettlebell, o peggio "fiato" con la training mask...).

Inoltre anche lo sparring può essere gestito in modo da minimizzare gli infortuni, in primis istituendo una corretta cultura di palestra, e poi usando varie metodiche condizionate (es. famoso rodizio de guarda).


Giuseppe Chiapparino
- Laureando in Ingegneria.
- Direttore dell'accademia di BJJ ed MMA Ground Pressure Team
- Joel Jamieson Certified Conditioning Coach
- Docente per l'Unione Preparatori Atletici Sport da Combattimento
- Cintura Nera 1° grau di Jiu-Jitsu Brasiliano IBJJF
- Maestro e Responsabile regionale della FIGMMA.
- Ufficiale di gara (MMA, BJJ, Grappling)



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