Sulla pagina Facebook del blog ho postato il video che trovate alla fine del post accompagnato da questo commento: "inside sankaku NO perché è troppo pericoloso saltare in guardia SI nessun pericolo!". Nella discussione che ne è nata ho trovato molto interessanti i commenti di Giuseppe Chiapparino che mi ha dato il permesso di pubblicarli sul blog. Dal momento che si tratta di un botta e risposta con un altro lettore ho apportato qualche modifica per dare continuità al post.
"Ormai si sa, ne abbiamo visti a decine di questi incidenti, e purtroppo anche nelle cinture colorate, quindi non accade solo ai principianti.
"Ormai si sa, ne abbiamo visti a decine di questi incidenti, e purtroppo anche nelle cinture colorate, quindi non accade solo ai principianti.
Personalmente anche se è una tecnica che uso, credo non perderemmo nulla se fosse bandita (tranne le sottomissioni al volo) anzi l'arte potrebbe guadagnarne sia in sicurezza che realismo.
Il problema e lontano dall'essere risolto per due motivi:
1) vietarlo nelle bianche non è stato sufficiente in quanto accade in tutte le cinture (queste erano blu)
2) non si tratta di saper ricevere una CHIAMATA in guardia, ma un SALTO in guardia che, se fatto male, verso il basso, impatta il ginocchio senza possibilità di scampo.
Pertanto non si discute di vietare la tirata in guardia (mi siedo), e neppure le sottomissioni saltate (armlock e triangolo al volo non causano questo infortunio) ma solo ed esclusivamente il SALTO IN GUARDIA.
È giusto lamentarsi se delle tecniche vengono eliminate e diluiscono un'arte ma non è certo il caso della chiamata in guardia volante che non è praticamente di nessun valore nel combattimento reale. L'inside sankaku, invece, è una posizione molto efficace, che cambia le dinamiche della lotta e giustamente consentita nei tornei EBI ed ADCC.
l'IBJJF vieta inside sankaku (ammesso in FIGMMA) anche alle nere ma permette il SALTO in guardia, una tecnica marzialmente inutile, che causa gravissimi infortuni, senza possibilità di difese efficaci."
Vabbe', si potrebbe obiettare, se incominciamo a togliere questo e quello alla fine cosa resta? Anche un semplice ogoshi può farti saltate un collaterale se il piede rimane incastrato.
"Occorre ragionare sulle statistiche e l'analisi del rischio, è l'unico modo per trarre delle conclusioni corrette, altrimenti ci affidiamo alle impressioni ed all'emotività.
L'IBJJF sicuramente ha delle statistiche di infortuni (così come la IJF) ed in base a quelle ha limitato il salto in guardia nelle bianche. È vero che tutte le tecniche possono infortunare, es. O Goshi, ma:
a) è raro che ci siano infortuni catastrofici -- al contrario del salto in guardia
b) chi subisce la tecnica se si posiziona correttamente non si infortuna -- al contrario del salto in guardia, dove ti atterrano 80 kg sul ginocchio iperestendendolo e distruggendolo.
L'analisi del rischio è un metodo per gestire eventi avversi che si basa sulla probabilità e la gravità di questi ultimi. Si usa in tutte le aree del sapere umano, dagli effetti collaterali dei farmaci alle misure di sicurezza nelle competizioni. Francamente credo che ormai abbiamo un numero sufficiente di dati ed infortuni per fare una scelta razionale che NON annacqui lo sport e lo renda più sicuro e divertente."
L'IBJJF sicuramente ha delle statistiche di infortuni (così come la IJF) ed in base a quelle ha limitato il salto in guardia nelle bianche. È vero che tutte le tecniche possono infortunare, es. O Goshi, ma:
a) è raro che ci siano infortuni catastrofici -- al contrario del salto in guardia
b) chi subisce la tecnica se si posiziona correttamente non si infortuna -- al contrario del salto in guardia, dove ti atterrano 80 kg sul ginocchio iperestendendolo e distruggendolo.
L'analisi del rischio è un metodo per gestire eventi avversi che si basa sulla probabilità e la gravità di questi ultimi. Si usa in tutte le aree del sapere umano, dagli effetti collaterali dei farmaci alle misure di sicurezza nelle competizioni. Francamente credo che ormai abbiamo un numero sufficiente di dati ed infortuni per fare una scelta razionale che NON annacqui lo sport e lo renda più sicuro e divertente."
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