Scrive Gordon Ryan: "Mi piace quando la gente dice:"il BJJ è costruito attorno al rispetto e all'onore". No, non lo è!
È costruito attorno a dei brasiliani selvaggi che prendevano a calci in culo la gente perché potevano farlo.
Invadere palestre di altre arti marziali e sfidare i loro istruttori solo per dimostrare quanto fosse superiore il BJJ.
E penso che tutto questo sia fottutamente fantastico. Non è il racconto fiabesco che voi ragazzi raccontate di rispetto e onore. Questo sport è costruito intorno a uomini veri che se ne fottevano e che hanno preso quello che volevano."
Un altra occasione persa da parte del giovane rampollo di John Danaher per essere di esempio come sportivo, ma forse oggi dare buoni esempi non va di moda e ... non paga, meglio rivestire il ruolo del campione arrogante e irrispettoso.
Comunque Gordon Ryan non ha del tutto torto, ma quella che lui racconta è solo una parte della storia, diciamo che è la parte che riguarda alcuni membri della famiglia Gracie e che non credo convenga a nessuno esaltare, infatti gli stessi Gracie hanno fatto di tutto per tenerla nascosta nell'era pre internet.
Il Jiu-Jitsu in Brasile per imporsi ha usato anche metodi non onorevoli che vanno contestualizzati e sicuramente non esaltati o riproposti oggi quali esempi da seguire.
Quelli furono errori di gioventù, oggi il Jiu-Jitsu è cresciuto è un'arte marziale adulta che a mio parere non ha bisogno di uomini "selvaggi" e di certa icongrafia fatta di bestie feroci, teschi, catene al collo e altre amenità del genere.
Il Jiu-Jitsu in Brasile per imporsi ha usato anche metodi non onorevoli che vanno contestualizzati e sicuramente non esaltati o riproposti oggi quali esempi da seguire.
Quelli furono errori di gioventù, oggi il Jiu-Jitsu è cresciuto è un'arte marziale adulta che a mio parere non ha bisogno di uomini "selvaggi" e di certa icongrafia fatta di bestie feroci, teschi, catene al collo e altre amenità del genere.
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