domenica 10 marzo 2019

La "cultura" del Jiu-Jitsu


In questo meme Bucheca avrebbe detto: "Il Jiu-Jitsu è un arte marziale, è triste vedere come abbia imboccato una cattiva strada con troppo trask talking e odio tra gli atleti ma d'altra parte sono veramente felice di vedere la vecchia scuola mostrare un bel jiu jitsu e tanto rispetto sul tatami, old is cool". Forse Buchecha si è perso il trash talking tra Wallid e Renzo o l'aggressione di Ralph Gracie ai danni di Flavio Almeida.


Ho letto anche  che "la conservazione della cultura del jiu-jitsu come arte gentile è una responsabilità collettiva tra tutti i praticanti jiu-jitsu, in particolare quelli che competono ai più alti livelli di questo sport." Ovviamente questo commento si riferisce alla rissa scatenata da Erberth Santos.

Secondo me, ma potrei sbagliare, sono proprio i comportamenti come quello di Santos, Ralph Gracie e compagnia bella che preservano la "cultura" del
Jiu-Jitsu . Mi spiego meglio?
 
Gordon Ryan ha definito i padri fondatori del Jiu Jitsu brasiliano: "...teppisti che picchiavano le persone solo perché potevano." La storia della famiglia Gracie è ricca di episodi vergognosi che probabilmente, senza falsi moralismi, servirono a far conoscere questa famiglia e l'arte marziale che praticavano  al mondo intero, ma la domanda è: servono ancora oggi questi comportamenti al Jiu-Jitsu  o sono  piuttosto un retaggio di tempi andati di cui la comunità del BJJ farebbe bene a liberarsi?

Lascio ai veri professori del BJJ di dare una risposta a questa domanda, io credo di non aver mangiato abbastanza
açai per poterla dare!

                                            

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