La parola jiu jitsu (o jujutsu, usando il sistema di romanizzazione hepburn) in realtà si scrive così: 柔 術 e non è il nome di una singola arte marziale giapponese; al contrario, è un termine generico usato da varie tradizioni marziali (ryu) che si è sviluppato nel corso di molti secoli in Giappone.
Per essere più chiari il kanji 柔 術 viene letto in Hiragana (sillabario giapponese) come segue: じ ゅ う じ ゅ つ. Quindi, traducendo foneticamente avremmo qualcosa come DjyuuDjyutsu. In altre parole, le forme di scrittura nel nostro alfabeto sono variazioni adattative per riprodurre il suono della parola giapponese. Il sistema di romanizzazione Hepburn, o più semplicemente sistema Hepburn, è un sistema di traslitterazione, elaborato dal missionario statunitense James Curtis Hepburn, per trascrivere i suoni della lingua giapponese nell'alfabeto latino per il suo dizionario giapponese-inglese, pubblicato nel 1867.
Quando e da chi è stata creata (o usata) la parola Jujutsu per descrivere un'arte marziale?
Il termine "ju" lo troviamo in un passaggio nel vecchio trattato militare cinese, San-Lue (San Ryaku in giapponese), che risale al periodo cinese delle primavere e degli autunni(722-481 a.C.) che recita: "Ju yoku sei go" (柔 能 制 刚) ovvero "La morbidezza controlla bene la durezza". Ciò ha dato origine all'idea popolare che per sconfiggere una forza più forte, una forza più debole non dovrebbe mai provare a resistere ma a sfruttare la forza del nemico per farlo sbilanciare e cadere.
Dalla fine del periodo Azuchi Momoyama (1573– 1603) e dall'inizio del periodo Edo (1603–1868), i sistemi di combattimento giapponesi si specializzarono sia nell'organizzazione che nella classificazione. Cioè, la pratica del guerriero che per molto tempo è stata fatta in modo integrale ha iniziato a essere suddivisa in sotto-specializzazioni con i suoi metodi come: Kyujutsu (tecnica con arco e freccia), Kenjutsu (tecnica con la spada), Bojutsu (arte con il bastone). Questi sistemi erano talvolta noti come Kakuto Bugei. Questi metodi sono stati fondati e mantenuti da gruppi organizzati a livello familiare chiamati Ryue. Ogni ryu o ryu-ha poteva avere al suo interno diverse scuole che a loro volta potevano generare sottostili in modo che in Giappone sono stati catalogati più più di settemila diversi ryu e ryu-ha.
Secondo Serge Mol, autore del libro "Classical Fighting Arts of Japan", il termine Jujutsu divenne una parola comune dal 17 ° secolo ad indicare un metodo di combattimento corpo a corpo disarmato o usando armi più piccole, che possono essere usate in modo difensivo o offensivo, per sottomettere uno o più avversari disarmati o armati. Questa definizione include due elementi molto importanti. Innanzitutto, la persona che utilizza il jujutsu non deve necessariamente essere disarmata. Un bushi (guerriero) difficilmente sarebbe completamente senza armi; pertanto, una definizione precisa non implica che una persona che utilizza il jujutsu debba essere disarmata. Questo potrebbe significare solo che, per qualsiasi motivo, non potrebbe, o non vorrebbe, usare le sue armi più grandi, che per i bushi significherebbe spada, lancia, naginata e simili. (Classical Fighting Arts of Japan)
In conclusione, concettualizzare cosa sia il Jujutsu è un compito difficile.
A seconda del momento storico e locale, la parola Jujutsu può designare forme di lotta diametralmente opposte. Se mi chiedessero cos'è Jujutsu, la mia prima domanda sarebbe: quando? Esistono diverse differenze tra gli stili dall'inizio del periodo Edo, a quelli della fine del periodo Edo: anche gli stili dello stesso periodo saranno molto diversi semplicemente perché i loro autori hanno convinzioni diverse sul metodo migliore per vincere un combattimento. Mentre uno si concentra sulle tecniche Atemi, un altro può concentrarsi su proiezioni e sottomisioni. Gli stili creati alla fine del periodo Edo e vicini alla Restaurazione Meiji pongono meno attenzione ai tecniche di guerra, e più all'autodifesa e alla sfide tra scuole, come nel caso del Tenjin Shinyo Ryu. Non è difficile capire, da quel momento in poi, Jigoro Kano abbia dato origine ad un'arte così distante dal jujutsu originale eppure così vicina.
Lo stesso può dirsi dell'evoluzione del jiu jitsu oggi e delle sue diverse manifestazioni, da quello focalizzato alla difesa personale a quello focalizzato sul Gi a quello focalizzato sul nogi. Come nel giappone feudale sorgevano diversi ryu ognuno con le sue peculiarità oggi da queste diverse manifestazioni del Jiu Jitsu si originano scuole e stili ma a differenza del passato l'evoluzione è più veloce grazie alla facilità con la quale le informazioni vengono diffuse.
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