"Le persone a cui ero più interessato erano i filosofi della scienza. Grandi menti come Popper, Feyerabend, Lakatos, Kuhn e il mio supervisore di tesi, Isaac Levi. Erano persone affascinate dalla questione dei programmi di ricerca. Cosa rende migliore o peggiore un programma? Cosa lo rende più o meno efficace? Tutto il mio insegnamento è strutturato secondo queste linee. La saggezza che hanno offerto in quelle aree si traduce quasi direttamente in un programma di coaching. Quindi, stranamente e forse inaspettatamente, la mia formazione filosofica è stata direttamente utile in modi che nessuno si aspettava". 2
"Studiare filosofia: ho preso molte decisioni sciocche nella mia vita, ma una decisione di cui non mi sono mai pentito e a cui sono eternamente grato è stata la mia decisione di studiare filosofia al college e alla scuola di specializzazione. Questo potrebbe sembrare strano, poiché la filosofia non è diventata la mia carriera, né porterà a ciò che la maggior parte delle persone associa al successo: denaro, fama o status. Eppure, onestamente, credo che al di fuori dell’allenamento e dello studio fisico specifici dello sport, lo studio della filosofia sia stata la singola attività più utile che ho portato con me quando ho iniziato Jiu-Jitsu. Il mio ragionamento è che lo studio della filosofia ti insegna l’abilità cruciale di identificare chiaramente un problema e valutare nel merito le soluzioni proposte. È interessante notare che la stessa filosofia fatica a fare progressi su molte domande a cui cerca di rispondere. Probabilmente è giusto affermare che la filosofia occidentale non è più vicina a rispondere alle sue domande fondamentali rispetto agli antichi Greci che per primi le hanno poste all’inizio. Il vero valore della filosofia è nella sua capacità di indurre le persone a porre domande profonde e ad applicare la ragione per lottare per una soluzione. Questo crea una mentalità che può essere applicata in modo proficuo in qualsiasi campo, incluso il Jiu-Jitsu". 3
1. B. Stanley, The
Life and Influence of Real-Life Martial Arts Monk, Kiwi John Danaher,
«Vice», 22 ottobre 2018,
https://www.vice.com/en_nz/article/evwwpe/the-life-and-influence-of-real-life-martial-arts-monk-kiwi-john-danaher.
2. S. Frank, John Danaher,
the Jiu-Jitsu Master Turning an Ancient Art into a Moderne Science, in
«The New Yorker», 10 luglio 2017,
https://www.newyorker.com/culture/persons-of-interest/the-jujitsu-master-turning-an-ancient-art-into-a-modern-science.
3. The Danaher Diaries. Over 100 of John Danaher’s Musings on Jiu-Jitsu, Kaizen, Training and Living, Indipendently published, 2019, pp. 32-33.
Max non ho mai capito una cosa delle cinture nere.
RispondiEliminaCome mai alcune hanno la banda tutta rossa come quella nella foto e alcune hanno una striscia di nastro sopra e sotto ai limiti della banda rossa stessa anche se non hanno "gradi"?Anche alcuni personaggi importantissimi del bjj nonche' agonisti e insegnanti hanno solo la banda rossa senza striscia di nastro sopra e sotto..
E ora alcune usano una banda bianca in America forse sono gli agonisti certificati?ma chi mi stabilisce se un atleta e' agonista o meno?
C'e' molta confusione con queste bande e queste cinture
Anche alcune cinture marroni adesso hanno una banda rossa oppure il nastro sopra e sotto la banda...cosa significa?
Tieni presente che non c'è una regola ferrea e poi ci sono tante federazioni e anche team che hanno le loro regole. Le nere di Royce Gracie, ad esempio, hanno la banda blu. Le due bande bianche significa che sei una nera che dirige un'accademia. Senza bande che sei una nera ma non dirigi un'accademia e poi la banda bianca usata da qualche agonista. La banda rossa sulla marrone vine usata da qualche accademia tipo la Gracie Barra (se non sbaglio) per gli istruttori o aiuto istruttori.
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