martedì 12 ottobre 2010

Alphabeta


In etologia si usa indicare col termine Alpha male, all'interno di un gruppo di animali sociali ,quello che occupa, nella scala gerarchica, il gradino più alto: egli è il capo il leader. Con il termine di Beta male  si identifica l'animale gregario. Quanto mai facile trasferire all'uomo queste semplici schematizzazioni che, se ben si posso adattare ad animali sociali, non altrettanto facilmente possono adattarsi alle molteplici qualità caratteriali dell'essere umano. Sta di fatto che soprattutto negli Stati Uniti le varie ideologie incentrate sull'esaltazione dell'eroe, del self made man, dell'uomo della frontiera, assieme alle migliaia di pellicole sfornate da Hollywood, hanno cresciuto molte generazioni di giovani nell'illusione che essere un "alpha dog" sia la maggiore aspirazione a cui tendere.

 Ma vediamo come si manifesta il carattere Alpha: grande, forte, muscoloso, vuole imporre la sua volonta e non sopporta la sconfitta. Nel BJJ  fa rapidi progressi, è competitivo, dà tutto e subito non sa cosa siano le mezze misure. E' un leader nato a lui sono riconosciute doti carismatiche che lo fanno emergere dal gruppo. Intelligente, ha un'alta considerazione di sé. E' un "passador" sempre all'attacco, non conosce la paura. Per lui fare sparring equivale ad entrare in guerra,  battere un opzione da non prendere in considerazione. Nessuno vuole fare sparring con lui, tiene per sé i suoi "segreti" non risulta molto simpatico.

All'altro estremo abbiamo il carattere Beta: è un bravo ragazzo educato generoso, non ama mettersi in mostra ha una condotta di basso profilo è socievole, per nulla aggressivo, fugge le situazioni conflittuali. Con gli altri cerca di entrare in sintonia. E' un gregario nato, preferisce stare nell'ombra, non ha grosse aspirazioni, si accontenta del livello raggiunto e non ama emergere. Nel jiu-jitsu non è competitivo, preferisce la guardia, apprende più lentamente. Va al fondo delle cose, ama condividere le sue conoscenze con  i compagni d'allenamento. Ha una scarsa opinione di sé stesso e della sua abilità. Tendenzialmente pessimista e critico. Preferisce non faticare, è pigro e se può si prende delle pause. Si identifica con gli altri e ha un alto senso dell'empatia.

Come si vede sono due semplificazioni, come dire bianco e nero, ma che nulla ci dicono della singola persona. Il rischio di tutte le semplificazioni è di dare delle etichette, accontentarsi di una definizione e non andare a fondo dei caratteri. Quale e quanta soddisfazione si provò di fronte al giovane Royce che finalizzava, strangolandolo, il più grosso, muscoloso e aggressivo Shamrock! Chi era in questo caso l'Alpha e chi il Beta? Uno può avere le caratteristiche esteriori dell'alpha ma non le qualità del leader, o ancora scoprirsi vulnerabile quando gli altri non riconoscono il suo status di maschio alfa, come accade quando un maschio alfa fa il suo ingresso in una accademia di BJJ.

Lottare con un carattere 100% alpha, alle prime armi, che ha varcato la soglia dell'accademia, è una esperienza che si ripete sempre uguale. L'aggressività nei suoi occhi che subito dopo si trasforma in dubbio poi in insicurezza, fino ad arrivare alla paura e al panico quando prova una senzazione mai prima provata: la claustrofobia. Se la percentuale alpha non scende il baldo guerriero, non tornerà più perchè la lezione che il Jiu Jitsu poteva insegnarli è per lui troppo dolorosa. Si tratta di fare i conti con le proprie insicurezze che sono il vero comune denominatore che condivide con il 100% beta. Quando si dice che gli estremi si toccano. L'alpha esorcizza le proprie paure e insicurezze con l'aggressivita il carattere beta con la remissività.


La pratica costante del Il Jiu-Jitsu può sicuramente migliorare la persona sotto tanti punti di vista anche sotto l'aspetto caratteriale a patto di viverla in maniera salutare ovvero beneficiando di tutti gli aspetti non solo quello sportivo.

1 commento:

  1. In effetti, l'etichetta Alpha e Beta sono un poco semplicistiche. Ma non nel loro significato (che potrebbe essere ancor di più snocciolato, accurato) piuttosto riguardo alle altre caratteristiche (o tipologie) dell'essere umano.
    Diciamo che le tipologie di "carattere" di coloro che frequentano lezioni di arti marziali non sono così poi variegate ed è facile forse sintetizzarle in queste 2 tipologie.
    Per quanto riguarda la possibilità di "...formare un carattere tutto nuovo" attraverso un corso di BJJ, beh, la vedo dura (e sono ultra-ottimista).
    Basterebbero un paio di domande (e relative risposte) rivolte a noi "guerrieri" dei tatami per smontarci nel giro di un paio di minuti. Comunque, l'articolo è davvero interessante.

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