lunedì 25 ottobre 2010

Due stili a confronto

Durante la seconda guerra mondiale la wermacht ebbe ragione degli anglo-francesi, sul fronte occidentale, con la tattica del "Blietzkrieg" (guerra lampo), ovvero guerra di movimento, caratterizzata da rapide incursioni nelle linee nemiche con l'uso di mezzi corrazzati leggeri e attacchi dall'aria. Sul fronte orientale la tattica dell'armata rossa, adottò  una tattica più concentrata sulla "massa"  con l'uso di corazzati pesanti appoggiati da un massiccio uso di artiglieria d'appoggio, una sorta di "Rullo compressore" lento ma inesorabile. Questa digressione, storico militare, mi serve per introdurre due tattiche di lotta: una assimilabile al "Blitzkrieg" cioè la tattica "fast and loose" (veloce e rilassato) e l'altra alla tattica del "Rullo compressore", cioè la tattica "slow and tight" (lento e chiuso).

SLOW AND TIGHT


Chi usa questo stile aderisce perfettamente col proprio corpo a quello dell'avversario non lasciandogli alcuno spazio di manovra. Alla costante ricerca di prese dominanti, usa la forza muscolare isometrica per bloccare i movimenti dell'avversario. Non usa movimenti superflui, ogni azione è eseguita per passare da una posizione a un'altra di maggior controllo, fino alla completa immobilizzazione e finalizzazione dell'avversario. Questa tattica cuoce l'avversario a fuoco lento e da' un senso di claustrofobia a chi la subisce. Si tratta di un gioco con una strategia di basso rischio ma prevedibile. (La grandezza di Roger è che i suoi avversari sanno che la sua tattica prevede la monta e lo strangolamento con i baveri ma non riescono comunque a contrastarla).

FAST AND LOOSE


Questa tattica di lotta è caratterizzata dalla fluidità e dalla flessibilità. Chi adotta questo gioco non ricerca il dominio della posizione attraverso l'imposizione del peso ma attraverso il ritmo frenetico dei suoi movimenti, rapidi, veloci, imprevedibili: è sempre un passo avanti all'avversario e non è mai dove uno se lo aspetta. Il contatto con l''avversario è mantenuto solo con una parte del corpo; alle reazioni dell'avversario risponde col movimento costante. Atleti di questo tipo fanno sentire l' avversario come se ogni loro movimento fosse inutile, lasciandogli un senso di frustrazione. E' una strategia ad alto rischio ma imprevedibile.

Per concludere si può dire che, per arrivare al controllo dell'avversario, ci sono due modi: o dopo una serie di rapidi movimenti, mantenendo il corpo rilassato, o dopo movimenti lenti e chiusi, con il corpo aderente all'avversario. Ma ciò che questi due modi di combattere hanno in comune è che, in entrambi, al momento di finalizzare non si lascerà alcuno spazio tra il proprio corpo e quello dell'avversario. Lo stile potrà essere "slow" o "fast" ma  la finalizzazione sarà sempre "tight".

2 commenti:

  1. Bell'articolo Max....Come ti senti in quanto a stile? Come vedi il mio? E quelli deglia ltri ragazzi RGC? Sono curioso....

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  2. Il tuo stile mi ricorda quello di fabio Gurgel, direi un 70% slow e un 30% fast. Tenendo presente che si tratta di due stili d'attacco e che mi sento più un "Guardero", quando lavoro da sopra sarei portato per lo stile fast ma data l'età che avanza sto rivalutando lo stile slow alla Roger. Ora mi darei un 60% fast e 40% slow.Erik direi 80% slow 20% fast, Obelix 90% slow e 10 fast, alessio 50% e 50% Valerio 60% fast e 40% slow. C'ho preso?

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