La vera essenza della pratica del
jiu-jitsu non ha a che fare con il vincere ma con il trovare dei
modi per non perdere. In questa prospettiva il jiu-jitsu ti aiuta a
cercare soluzioni ai problemi che ti trovi ad affrontare nella vita.
Gli esseri viventi cercano costantemente modi per sopravvivere e
questo non ha niente a che fare con l'ego e con il desiderio di
vittoria. Ogni atto della nostra esistenza è un espressione di
lotta, perché viviamo in un mondo ostile soggetto alle leggi del caso,
è per questo che lottare contro le avversità della vita e non farsi
abbattere da queste è la vera vittoria; rispondere con prontezza e
intelligenza ai problemi quotidiani questo è applicare il jiu-jitsu
in ambiti diversi da un tatami o da una gara; sono queste le vere
vittorie, il vero lascito del jiu-jitsu, il regalo che ti può dare.
La pratica del jiu-jitsu deve essere
intelligente, occorre essere duttili in ogni circostanza, sia quando
siamo in piena forma sia quando abbiamo qualche acciacco. Mai
esaltarsi nel momento di gloria né deprimersi nella sconfitta in
qualsiasi forma essa si manifesti.
L'errata pratica del jiu-jitsu, gli
allenamenti dissennati portano agli infortuni e, in età matura, a
dolori cronici invalidanti. Questo deve far riflettere sul modo
corretto in cui si deve lottare, occorre avere bene chiaro in mente i benefici che può apportare il
jiu -jitsu e gli aspetti negativi. Bisogna avere rispetto per il proprio
corpo consci dei propri limiti: mai avere fretta di ottenere dei
risultati, mai essere scontenti se non si è in grado di raggiungere
oggi un risultato che potrà essere raggiunto domani.
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