Gabriel Almeida è uno studente molto
promettente del team EFJJS. Il suo maestro è Eduardo Flexa ma anche
Ricardinho Vieira lo è. Impossibile direte voi? Il giovane astro
nascente Gabriel Almeida è passato dal suo team EFJJS alla Check Mat
con il consenso del suo maestro. Questo è il discorso di Eduardo
Flexa pronunciato nel momento in cui il suo allievo Gabriel Almeida
laciava il team:
"Con la presente comunico che,
dopo una lunga discussione, il nostro studente/amico Gabriel Almeida
(Todd), non rappresenterà più EFJJS / ICON Jiu-Jitsu nelle
competizioni. L'atleta si è spostato al team Checkmat e si allenerà
con il Maestro Ricardo Vieira. L'idea alla base del cambiamento è
avvenuto dopo che Gabriel ha mostrato interesse a prendere lo sport
più sul serio, con l'obiettivo di competere ai massimi livelli.
Quando si decide di perseguire quel
terreno più elevato, la formazione deve cambiare, l'intensità deve
cambiare. Inoltre, è necessario essere circondati da compagni di
squadra che hanno lo stesso stato d'animo, che cercano gli stessi
obiettivi. Il profilo del nostro allenamento è diverso. La maggior
parte di voi si allena circa tre volte a settimana (Todd si allena
tre volte al giorno), non posso chiedere a voi quello che chiedo ad
un atleta che cerca il top. La stragrande maggioranza di noi sono qui
per praticare Jiu-Jitsu per amore dell' Arte Suave, o semplicemente
come un hobby, come valvola di sfogo per lo stress della vita di
tutti i giorni (e che è grande, credetemi).
E' anche importante notare che il
Jiu-Jitsu che impariamo qui nel nostro allenamento non è inferiore a
quello delle grandi squadre. La differenza è nell'intensità e
l'impegno messo in ogni sessione di addestramento.
Vorrei anche sottolineare che questa è
stata un'"uscita" pacifica e che io, come il suo maestro,
abbiamo incoraggiato Gabriel a prendere questa decisione,
riconoscendo in lui il talento e la dedizione che lo differenzia
dagli altri, e ricordato che lui non è completamente scollegato
dalla nostra scuola. Le porte saranno sempre aperte per lui per
allenarsi, e chissà, magari quando si stuferà di essere un
campione, tornerà sui nostri tatami. Eduardo Flexa ".
Se
un giovane vuole aspirare a fare bene a livello agonistico
internazionale e la sua squadra di appartenenza non ha un team
competitivo (solo chi si allena tre volte al giorno ha bisogno di un team agonistico), e non è in grado di supportarlo nel suo legittimo
desiderio di emergere, è giusto e comprensibile che cerchi un
ambiente che possa valorizzarlo e far emergere le sue potenzialità.
Ogni allievo, che egli sia un agonista o un'amatore, deve però essere
chiaro e sincero con se stesso e il suo maestro e avere con lui un
rapporto aperto, parlarci e spiegargli le sue necessità ed esigenze.
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