Un giorno come un altro
qui a Rio, il caldo, le corse per chiudere il negozio, poi a casa:
prendi il Kimono, non scordare la cintura e la maglia di ricambio (
l'età pesa, non si può più andare in giro sudati, i dolori non
fanno sconti dopo i 40 !)
E' si, darò una
delusione a tutti gli amici che pensano che la vita al tropico sia
solo spiagge, belle donne e samba! Qui si lavora, c'è lo stress
come in ogni altra parte del modo, anche se i ritmi sono più lenti,
soprattutto a causa del caldo. Oggi, a Novembre sono 40°, ed ancora
non è arrivata l'estate.
Corse, lavoro, caldo!
Meno male che per la via ci sono le morene, ragazze mulatte dai corpi disegnati e dagli abiti succinti,
che vedi a passeggio o mentre aspettano i pullman, assorte nei loro
pensieri o a guardare il cellulare; qua a Rio le fermate dei bus sono come i backstage delle sfilate di
moda.
Cavolo - torno sui miei
passi - ho dimenticato i due chili di alimenti da portare in
beneficienza, oggi c'è il Seminario del Mestre Casquinha Cezar
Guimaraes! Penso tra me e me: "Questo si allenava con i Gracie,
è uno dei pilastri del Brasilian Jiu Jitsu, riconosciuto tra i primi
50 lottatori più forti di tutti i tempi. Allena "Durinho",
"Davi Ramos" e una marea di campioni in tutte le salse e
viene qui in periferia di Rio alle 21 di sera, a 40km da casa sua a
farci lezione , per raccogliere un po' di alimenti che darà in
beneficenza alla sua ONG Top Brother".
Resto dubbioso: "sarà
mica una trovata pubblicitaria questa della beneficenza?" La cosa
stride troppo con quello che sto vedendo nel JJ moderno: Un diploma
di fascia preta, 1350 Reais, faixa azul 450 Reais , faixa roxa 650
.... e così via ..... mah !! Senza contare i seminari, dove i nomi
più blasonati chiedono minimo 100 Reais, troppa mercificazione! Poi
ci sono le varie cinture nere che magari non hanno nemmeno un grado sulla
fascia e le vedi che maltrattano gli allievi, e tirano le finalizzazioni a far
male. Ma per dimostrare cosa?
Arrivo in palestra,
metto il kimono. Circa 50 persone, assiempate in un ambiente piccolo, fa
caldissimo. Invito le persone a sedersi, faccio il solito
allungamento per la flessibilità, e mentre tutto procede come al
solito arriva il Maestro. Mette il kimono, sale sul
tatame con la sua fascia Corallo (un giorno l'avrò anch'io, penso
tra me e me!!), mi fa un sorriso e saluta tutti.
Poi si siede con noi a terra e comincia a spiegarci delle posizioni: qualcune basiche, altre Ninja. E' li! Una leggenda di questo sport, a terra con noi... sembra divertirsi! Io lo guardo e lo fotografo, e resto assorto guardando la semplicità di quest'uomo. Questo è il Jiu Jitsu che mi piace, che voglio imparare e che voglio insegnare!
Oggi ho imparato una cosa
che neanche il Mondiale che ho vinto, che neanche tutti i seminari in Italia o in Brasile a
cui ho partecipato, che neanche tutte le
palestre ed i team che ho conosciuto mi hanno mai insegnato: campioni di umiltà prima di essere campioni sul tatame! Bisogna
essere umili, dentro, con il cuore. Obrigado Mestre !! OOOSSSSSS !!
dal nostro inviato a Rio Massimiliano Durante
Oss só guerreiro!!!
RispondiElimina