mercoledì 28 febbraio 2018

John Danaher - il suo approccio all'allenamento per le competizioni si basa sulla legge di Yerkes e Donson

Quando si deve affrontare una competizione sportiva, o qualsiasi performance l'organismo si prepara attraverso l'attivazione di una serie di processi psico fisici. Essi sono:


1) aumento della vigilanza e dell’attenzione (attivazione del sistema nervoso centrale); 
2) i muscoli si preparano allo sforzo (attivazione del sistema muscolo-scheletrico); 
3) cuore e polmoni si attivano per sopportare lo sforzo (sistema vegetativo simpatico).

Le ricerche in psicologia dello sport hanno evidenziato come esista uno strettissimo rapporto tra questa attivazione psicofisiologica e la riuscita di una buona prestazione. Il termine AROUSAL (dall'inglese eccitazione, risveglio) indica l’intensità dell’attivazione psicofisiologica di un organismo. L'AROUSAL è uno stato di eccitazione, vigilanza e di pronta reazione agli stimoli esterni.

Due psicologi di Harvard, R.M. Yerkes e J.D. Dodson, furono i primi a studiare la relazione tra l’AROUSAL e la prestazione degli individui ed a formulare una legge specifica. La legge che formularono nel 1908 imponeva che all’aumento dell’attivazione (fisiologica o mentale) aumentasse anche la prestazione, ma solo fino ad un certo punto. La prestazione ottimale si ha a livelli intermedi di attivazione mentre quando i livelli di arousal oltrepassano il punto limite la prestazione inizia a diminuire, soprattutto nello svolgimento di compiti complessi. 

Esiste un livello minimo, ottimale e massimo di attivazione, in qualsiasi compito dobbiamo svolgere. Al di sotto del livello minimo ed al di sopra del livello massimo, l’individuo si trova in situazione di distress, per via di un arousal insufficiente od eccessivo; è in situazione di eustress che invece raggiunge un livello ottimale di attivazione. 

Se l’attivazione psico-fisica è troppo bassa il livello della prestazione è basso: l’atleta è “scarico” fa fatica a concentrarsi e a entrare nella gara. Man mano che l’attivazione cresce, la prestazione migliora, e l’atleta sperimenta un adeguato livello di stress (eustress) e ansia, sente di controllare le proprie azioni ed è completamente concentrato sulla sua attività. Se l’attivazione è troppo alta (iperattivazione), l’atleta entra in campo con uno stato di eccitazione eccessivo e la prestazione comincia a scadere. 

La gestione dell’arousal viene considerata una delle abilità più importanti che un atleta deve acquisire. Se un atleta prima della gara ha raggiunto un livello elevato di ansia e stress anche un moderato aumento dell'arousal risulta eccessivo. Se, viceversa, l'atleta è più tranquillo e meno emozionato, sarà in grado di tollerare un più alto livello di arousal senza ricadute negative sulla prestazione. 

Fattori situazionali e personali (stressor) possono influire sul livello di arousal. Quando questi stimoli stressanti provocano un innalzamento dell’arousal al di sopra dei livelli normali ne risente la prestazione. Ogni atleta ha il suo livello di aurosal è per questo fondamentale che sabbia riconoscere il proprio livello di attivazione associato al rendimento ottimale e le sue fluttuazioni durante la prestazione.

John Danaher dice che il suo intero approccio all'allenamento per le competizioni si basa su questa legge. "Complesse attività di problem solving sono pesantemente influenzate dall'aumento dello stress/eccitazione - con l'aumento dello stress, le prestazioni diminuiscono significativamente. Come allenatore, devo essere consapevole di ciò mentre insegno aspetti diversi di questo sport. Il problem solving viene solitamente svolto in modo informale e rilassato dopo le lezioni. Compiti più semplici che comportano uno sforzo fisico più diretto sono accompagnati da più stress ed eccitazione. È interessante notare che, anche quando compiti complessi diventano più familiari ad un allievo, sono meno influenzati dallo stress/eccitazione. Test di stress occasionali su uno studente mi mostreranno molto chiaramente quanto bene si siano familiarizzati con un dato movimento in cui voglio che eccellano. Vale la pena dedicare tempo a familiarizzare con questa legge di base della performance e guardare per vedere i suoi effetti sulle tue prestazioni e sui metodi con cui ti alleni per migliorare quel livello di prestazioni."



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