venerdì 4 settembre 2020

Il primo corso di jujutsu per corrispondenza della storia

 

Nel periodo Meiji si assistette al proliferare di manuali di jujutsu. Alla stampa dei vecchi manuali segreti dei vari ryu si affiancarono, per la prima volta nel mercato editoriale, libri corredati da foto che spiegavano le tecniche nei minimi dettagli, una cosa che sarebbe stata imposibile nel periodo Edo quando le tecniche dovevano restare segrete. 
Rendere le tecniche disponibili al largo pubblico attrasse nuovi studenti nei vari Dojo. Era un periodo difficile per i vari maestri di jujutsu e fu così che i fratelli Noguchi pensarono a dei corsi per corrispondenza. L'idea era di raggiungere anche le persone dei villaggi più sperduti dove non c'erano Dojo, un'idea rivoluzionaria per l'epoca!



Investirono tutti i loro risparmi e realizzarono dei manuali corredati da foto e non da disegni, una novità per l'epoca, e i loro sforzi furono ripagati da un discreto successo imprenditoriale.

Le critiche non mancarono da parte degli esponenti della vecchia comunità del jujutsu che si scagliarono contro i due fratelli dicendo che era impossibile imparare su dei manuali e ridicolizzarono l'idea di corsi per corrispondenza, però allo stesso tempo li criticarono perché nei loro manuali mostravano in maniera troppo dettagliata i segreti del jujutsu. Sembra di sentire le critiche rivolte ai due fratelli Rener e Ryron per i loro corsi online Gracie University.
 

I fratelli Noguchi risposero che i vecchi stili spesso tendevano a complicare le cose e di come certi maestri avevano l'abituidine di tenere certi passaggi segreti o mancavano della capacità di spiegare le  tecniche in maniera chiara o strutturata.

Il manaule dei due fratelli  venne pubblicato nel 1913, fu il primo libro di jujutsu in Giappone ad usare le foto e divenne il modello al quale poi tutti gli altri libri di arti amrziali si ispirarono. 
 

Chi beneficiò degli sforzi dei fratelli Noguchi, che con i loro manuali fecero conoscere il Jujutsu al largo pubblico, fu Jigoro Kano che poteva offrire una didattica moderna e una capillare diffusione di Dojo  sul territorio.



fonti

Serge Mol - Classical Fighting Arts of japan
 
 

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