sabato 19 settembre 2020
Giusto o sbagliato?
venerdì 11 settembre 2020
Pessimo giornalismo RAI
Nella trasmisione Zapping Radio Rai 1 del 9 settembre si è parlato di MMA e la giornalista Daniela Mecenate, sin dalle prime battute, fa capire che avrebbe fatto di tutto per metterle in cattiva luce. Cosi apre il suo intervento:
"Le immagini dei loro corpi tatuati, gli allenamenti forsennati, le lotte che rasentano il sadismo dentro delle vere gabbie si trovano facilmente in rete".
E' stato bravo il presidente Saverio Longo a rispondere in maniera impeccabile alle domande della giornalista che ha cercato di metterlo in difficoltà senza riuscirci.
La giornalista si è poi recata in una palestra dove ha intervistato un praticante di MMA. Anche il ragazzo ha risposto in maniera impeccabile alle domande sempre provocatorie della giornalista.
"Dunque gli appassionati di questo sport difendono a spada tratta la loro disciplina da tutte le accuse - dice la giornalista - ma c'è anche chi non si fa convincere e resta guardingo che la prudenza non è mai troppa".
La giornalista conclude il pezzo intervistando una ragazza alla quale chiede:
giornalista: Tu cosa fai, anche tu MMA?
ragazza: no, io faccio prepugilistica.
giornalista: ma tu li vedi i ragazzi che praticano MMA, li incontri?
ragazza: si ogni tanto li incontro e cerco di tenermi ben lontana perché mi fanno un po' paura, sono enormi con fisici giganti sempre a dare i pugni, quindi cerco di tenermi alla lontana.
Che pena, che scadimento di stile! La RAI sono anni che ha smesso di fare buona radio e buona televisione.
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Questi sono due titoli recenti apparsi sulla stampa. Non mi sembra che nessun giornalista abbia chiesto la messa al bando del calcio, nessuno ha accostato la pratica del calcio all'indole violenta dei calciatori. E vorrei ben vedere! Sarebbe stato non solo scorretto nei confronti dello sport e di chi lo pratica ma anche un insulto all'intelligenza del pubblico, e invece nel caso dell'omicido di Willy sul banco degli accusati si sono messe subito le arti marziali perché sono sport nei quali si tirano pugni e calci.
Nel calcio si tirano calci ad un pallone ma la violenza espressa in campo e fuori e peggiore di quella espressa su di un ring o dentro una gabbia. Nel ring e nella gabbia gli atleti di guardano negli occhi e si scambiano colpi in maniera leale nel calcio spesso si assiste a colpi vigliacchi tirati alle spalle, questo però non sembra disturbare nessuno neanche la giornalista di Radio Rai, sfegatata tifosa di calcio, che invita ad avere prudenza e consiglia di stare alla larga da chi pratica MMA.
Chi segue questo blog sa quando io sia critico verso un certo modo di intendere le MMA, ho scritto diversi post sulla violenza e vorrei che questo sport facesse ulteriori passi in avanti per togliersi di dosso questa brutta nomea. Le MMA hanno bisogno di dare di se un immagine migliore altrimenti saranno sempe considerate uno sport per violenti chiusi in una gabbia che si menano senza regole.
giovedì 10 settembre 2020
Carlo Molfetta: nelle MMA non c'è vittoria ai punti
Carlo Molfetta, campione olimpico di taekwondo, ha detto:"C'è stato un momento in cui ho pensato di buttarmi nell'arte marziale mista, ma non ho mai avuto quel coraggio di passare dall'arte marziale a quella gabbia dove o c'è abbandono o c'è Ko, non c'è vittoria ai punti".
mercoledì 9 settembre 2020
Chiedere la messa al bando delle arti marziali e degli sport da combattimento è un errore
Nel luglio 2017 il campione di MMA Francesco di Chiara difese con coraggio una donna incinta aggredita da due rapinatori che avevano tentato di sottrarle la borsa. Francesco non esitò ad utilizzare la propria conoscenza delle arti marziali per disarmare ed immobilizzare gli aggressori.
domenica 6 settembre 2020
L'immobilizzazione nel Jiu-Jitsu Brasiliano
L'immobilizzazione nel Jiu-Jitsu e qualcosa di diverso rispetto al Judo e alla Lotta dove per immobilizazione si intende la capacità di mantenere una persona con la schiena a terra per un determinato periodo di tempo.
venerdì 4 settembre 2020
Il primo corso di jujutsu per corrispondenza della storia
giovedì 3 settembre 2020
Il Dojo da cui tutto ebbe inizio
mercoledì 2 settembre 2020
Mataemon Tanabe l'ultimo grande jutsuka
Mataemon Tanabe Yoshikazu nacque a Nagao-machi, nella prefettura di Okayama, nel gennaio 1869. Praticò lo stile di famiglia, il Fusen-