Chi ha praticato qualsiasi sport o arte marziale appena si avvicina al jiu-jitsu brasiliano può rimanere spiazzato dal diverso approccio che si ha nello svolgere questa disciplina lottatoria. Il jiu-jitsu brasiliano ha un inizio ma non una fine, non è possibile completare un programma e dire di averlo imparato, non si tratta di tecniche codificate e numerate da ricordare a memoria secondo un certo ordine. Quest’aspetto sconcerta molti perché si è abituati a investire tempo e denaro e avere in cambio risultati concreti in un determinato periodo.
La grandezza del jiu-jitsu brasiliano risiede nell'impossibilità di garantire a priori risultati a termine. Tutto dipende da quanto tempo si dedica alla disciplina e, scusate il gioco di parole, con quanta disciplina. E’ generoso il suo lascito ma non accetta scorciatoie. IL jiu-jitsu brasiliano è divertente, ti apre la mente, ti mette in contatto con il tuo inconscio, ti aiuta a venire a patti con il tuo orgoglio. La lotta, attraverso il contatto con un altro essere umano, t’insegna a superare la paura dell'estraneo, a contenere gli impulsi emotivi a canalizzare nella giusta maniera sentimenti quali rabbia e aggressività.
Nel jiu-jitsu brasiliano non c'è un'unica soluzione a un problema ma diverse risposte in base alle mutevoli situazioni che si creano sul tatami. Un gioco di scacchi, un perfetto connubio tra mente e corpo, un lavoro sinergico spinto ai massimi livelli, l'interazione di due volontà che muovono i loro corpi alla ricerca della migliore posizione. L'essenza del jiu-jitsu brasiliano è la ricerca di una posizione di vantaggio e il raggiungerla, da diverse vie e cercare nuovi passaggi nascosti, è la ricompensa per tanta fatica.
Nel jiu-jitsu brasiliano non ci si può mai adagiare su quello che si è appreso, non si ha il tempo di annoiarsi. Appena credi di aver superato il traguardo qualcuno lo porta un metro avanti. Quando credi di aver dato una risposta a tutte le domande qualcuno te ne fa una alla quale non sai dare una risposta e allora devi cercare nuove soluzioni.
Il jiu-jitsu brasiliano è una "non arte marziale", non ha rigidi formalismi, non ha nulla di codificato, no t’insegna a ubbidire acriticamente a un codice scritto da altri, ma ti dà gli strumenti per scriverne uno tutto tuo. Non c'è un unico modo di eseguire una tecnica e, data la vastità dell'arte, è in pratica impossibile poterla abbracciare tutta, ogni scelta comporta necessariamente una rinuncia... come nella vita. Non ci sono colpi segreti o tecniche infallibili perché a ogni azione corrisponde una reazione in grado di annullarla. Questo è il jiu-jitsu brasiliano un percorso senza fine.
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