"Probabilmente il più grande ostacolo per essere efficienti nel movimento umano in generale, e nel jiu jitsu in particolare, è un eccesso di tensione. Tutti noi abbiamo una naturale tendenza a equiparare il massimo sforzo con la massima tensione muscolare. Nel jiu-jitsu questo di solito porta ad eseguire movimenti errati e all'incapacità di modellare il nostro corpo nelle posture complesse necessarie per completare le varie mosse di questo sport.
Non fraintendetemi - ci sono momenti in cui abbiamo bisogno di tensione nel corpo quando lottiamo - terminare una sottomissione è un esempio evidente - e di certo non vogliamo essere così rilassati da non essere in grado di formare una stretta connessione del nostro corpo con quello dell' avversario quando ne abbiamo bisogno. Tuttavia, come regola generale bisogna educare noi stessi al fine di evitare inutili tensioni che inibiscono l'efficienza del movimento.
Gran parte del jiu-jitsu impone al nostro corpo azioni quali il piegarci, il rotolare e il cadere e ognuno di questi movimenti è eseguito in maniera migliore se si è abbastanza rilassati.
Gran parte del jiu-jitsu impone al nostro corpo azioni quali il piegarci, il rotolare e il cadere e ognuno di questi movimenti è eseguito in maniera migliore se si è abbastanza rilassati.
In ogni incontro ci saranno lunghi periodi in cui si può essere fisicamente rilassati, insieme a molti brevi periodi in cui si può essere abbastanza rilassati e alcuni momenti in cui avrete bisogno di essere molto tesi e serrati. Trovare il giusto compromesso tra relax e tensione è un aspetto molto importante del cammino verso la competenza." John Danaher
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