La confederazione Francese di Jiu-Jitsu Brasiliano (CFJJB) ha istituito da settembre 2020 tre commisioni:
- Una commissione “Etica, antiradicalizzazione politica e religiosa, antidoping” che ha il compito di occuparsi dei comportamenti inappropriati dei praticanti e di segnalare alle autorità eventuali violazioni della legge.
- Una commissione "per la parità delle donne nel BJJ" che ha il compito di educare i professionisti e gli insegnanti contro il sessismo e le forme di molestie sessuali nei club.
- Una commissione "tutela e anti-molestie dei bambini attraverso il BJJ" si occupa di offrire corsi di formazione "insegnanti jjb/genitori/bambini vittime"
Nel sito della CFJJB c'è scritto che si impegna:
- per la protezione dei praticanti (contro l'inciviltà, la violenza, le molestie e la violenza sessuale)
- per la prevenzione della discriminazione (sessismo, fobie LGBT)
- per la prevenzione derive del comunitarismo* (laicità, radicalizzazione)
- per il mantenimento del dialogo e la liberalizzazione della parola.
La CFJJB scrive che negli ultimi anni si sono verificati diversi casi di comportamenti inappropriati, o contro la sportività. A titolo esemplificativo riportano il caso di un maestro che è stato espulso per comportamento inappropriato nei confronti di un allievo; ad un altro è stata revocata una licenza CFJJB e IBJJF di un anno per aver insultato un'arbitro.
La CFJJB ha inoltre attivato una e-mail di segnalazione per raccogliere le denunce di comportamenti inappropriati o contro la sportività.
Evidentemente certe problematiche esistono anche nel BJJ e va reso merito alla federazione del BJJ Francese di aver istituito queste commissioni. Mi auguro che l'esempio francese possa essere seguito anche in Italia da tutte le federazioni che si occupano di BJJ.
*Tendenza a far prevalere le specificità di una comunità (etnica, religiosa, culturale, sociale…) all'interno di un insieme sociale più ampio.
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