domenica 25 agosto 2024

Cinture e arroganza

 

Tutti i media di settore hanno scritto nei loro titoli che Meregali è stato sconfitto da una cintura viola!!! Si sottolinea il colore della cintura e non il fatto che Michael Pixley è Campione Nazionale sia nell'NAIA che nella Divisione II dell'NCAA e che è stato campione delle West Coast Trials dell'ADCC con un alto tasso di sottomissioni.

La sconfitta di Meregali mette in luce due temi cruciali: l'uso dell'arroganza come strategia di marketing e il superamento delle gerarchie tradizionali nel Jiu-Jitsu.

Nel mondo degli sport da combattimento, l'arroganza è sempre più utilizzata dai campioni come una strategia di marketing per costruire un personaggio pubblico capace di attirare tanto ammiratori quanto detrattori. Nicholas Meregali, non è estraneo a questo approccio. Le sue dichiarazioni di superiorità e la sua sicurezza ostentata gli hanno guadagnato un seguito fedele, ma anche un numero considerevole di "haters" che non vedono l'ora di vederlo sconfitto.

La sconfitta di Meregali ad opera di Pixley non è solo una lezione di umiltà, ma anche una dimostrazione di come l'arroganza possa, paradossalmente, servire a promuovere lo sport e a catalizzare l'attenzione del pubblico.

La tradizionale gerarchia delle cinture nel Jiu-Jitsu, un tempo indicatore del livello tecnico e dell'esperienza di un atleta, sta perdendo rilevanza in un mondo dove il cross-training e la specializzazione in altre discipline, come il wrestling, possono portare a competenze che superano di gran lunga quelle suggerite dal colore della cintura. Pixley non ha sconfitto Meregali come una semplice cintura viola, ma come un campione di wrestling altamente qualificato e versatile.

La vittoria di Michael Pixley su Meregali ci ricorda che il ruolo della gerarchia  delle cinture nel Jiu-Jitsu è sempre più relativo in un panorama sportivo dove le competenze tecniche e la capacità di adattamento contano più del colore di una cintura.


 




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