C'è un detto che recita: "questo è jiu-jitsu non un balletto" ad indicare che quello che un vero praticante di lotta esegue sono tecniche realistiche e letali e non coreografate tecniche esteticamente belle quanto inefficaci.
Molte AM hanno perso, durante il loro percorso evolutivo, gran parte della dimensione agonale per orientarsi verso forme espressive più riconducibili alla danza che non alle arti marziali. Questo processo evolutivo, o involutivo, non è stato accompagnato da una trasformazione della filosofia e degli intenti che queste arti marziali trasmettono e questo ha creato, e crea, non poche ambiguita e fraintendimenti tra i praticanti o neofiti che si avvicinano a questo variegato mondo.
Come tutti i praticanti di bjj il mio interesse è orientato verso stili di lotta e combattimento che pongono al primo posto l'efficacia e l'applicabilità delle tecniche su avversario non collaborativo. I drills che alleniamo servono per migliorare degli attributi specifici e non li confondiamo mai con la lotta.
Quando una tecnica, nella sua esecuzione, strappa un espressione di plauso per la sua plastica esecuzione, si tratta sempre di un risultato non voluto perché non cercato.
Che dire di questi danzatori? Esprimono più spirito guerriero di molti pseudo maestri che affollano il panorama marziale, non solo per le loro rapide feline movenze, ma sopratutto per i loro fisici scolpiti, frutto di un intenso allenamento, comune denominatore in ogni pratica umana.
A vedere certi maestri un pò pingui e i loro allievi i danzatori potrebbero, a ragione esclamare: " questa è danza non arti marziali".
Molte AM hanno perso, durante il loro percorso evolutivo, gran parte della dimensione agonale per orientarsi verso forme espressive più riconducibili alla danza che non alle arti marziali. Questo processo evolutivo, o involutivo, non è stato accompagnato da una trasformazione della filosofia e degli intenti che queste arti marziali trasmettono e questo ha creato, e crea, non poche ambiguita e fraintendimenti tra i praticanti o neofiti che si avvicinano a questo variegato mondo.
Come tutti i praticanti di bjj il mio interesse è orientato verso stili di lotta e combattimento che pongono al primo posto l'efficacia e l'applicabilità delle tecniche su avversario non collaborativo. I drills che alleniamo servono per migliorare degli attributi specifici e non li confondiamo mai con la lotta.
Quando una tecnica, nella sua esecuzione, strappa un espressione di plauso per la sua plastica esecuzione, si tratta sempre di un risultato non voluto perché non cercato.
Nell'antica Grecia gli Spartani erano rinomati guerrieri il cui valore sul campo di battaglia era unanimemente riconosciuto, e la vista della lambda sui loro scudi sgomentava i loro avversari. Allora a nessuno sarebbe venuto in mente di confondere l'allenamento per la battaglia, con le artistiche evoluzioni eseguite dai ballerini di pirrica, la famosa danza spartana con le spade.
Che dire di questi danzatori? Esprimono più spirito guerriero di molti pseudo maestri che affollano il panorama marziale, non solo per le loro rapide feline movenze, ma sopratutto per i loro fisici scolpiti, frutto di un intenso allenamento, comune denominatore in ogni pratica umana.
A vedere certi maestri un pò pingui e i loro allievi i danzatori potrebbero, a ragione esclamare: " questa è danza non arti marziali".
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