Mi avvicinai al Jiu-Jitsu Brasiliano nel mio percorso di ricerca dell'arte marziale che fosse in grado di mantenere la promessa che tutte le arti marziali fanno, ma che nessun mantiene, ovvero di permettere al debole di vincere il forte.
Vedere Royce sopravvivere agli attacchi selvaggi di Kimo mi convinse a lasciare calci e pugni per strangolamenti e leve articolari. Fui attratto da subito all'aspetto più inerente la difesa personale, ma poi la sconfitta di Royce per mano di Wallid mi fece comprendere l'importanza del Jiu Jitsu moderno o sportivo.
Sport e difesa personale sono le due facce della stessa medaglia, l'una non può esistere senza l'altra. Il rischio che corre il Jiu-Jitsu Brasiliano e quello di negare una delle sue anime. Negare lo sport porta a chiudera la strada all'evoluzione, negare la difesa personale porta a considerare il Jiu-Jitsu Brasiliano solo come un gioco con delle regole. Chiedersi cosa sia prioritario se lo sport o la difesa personale è inutile e controproducente.
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