Non ho molto interesse a competere nel Brazilian Jiu-Jitsu

Can Sönmez è inglese è cintura marrone e ha uno dei blog di BJJ più letti al mondo, Slideyfoot.

Qualche giorno fa su Facebook ha scritto una cosa che mi ha colpito perché raramente, tra chi pratica Brazilian Jiu-Jitsu, c'è chi ha il coraggio di scrivere quello che ha scritto lui. L'argomento gare è un po' un tabù, chi non le fa di solito inventa scuse per giustifcare agli occhi dei sui compagni di team, o in generale agli occhi degli altri praticanti, il fatto che non gareggi.

Can Sönmez non si giustifica dicendo che ha impedimenti di varia natura che gli impediscono di gareggiare,  ammette molto sinceramente che non ama competere e spiega perché:

"Non ho molto interesse a competere (l'ho provato una volta nel lontano 2007, è ho odiato quasi tutto di quell'esperienza) tanto quanto non mi piace  l'IBJJF principalmente perché si tratta di un business che finge di essere un ente governativo."

Poi elenca le cose che più non gli piacciono:

"Il fastidio di arrivare, il costo, l'aspettare, il peso e la dieta,  la mentalità "vincitore/perdente", l'aumento del rischio di infortunio, il rumore, la pressione, la scarica di adrenalina, la formalità di avere un arbitro."

E infine conclude:

  
"Non credo sia possibile per me farmi piacere competere. Richiederebbe un tale cambiamento nella mia mentalità principalmente dovrei passare dalla modalità open mat: "che bello, ho del tempo per provare alcune tecniche, fare dei drill,  fare un po' di sparring specifico" ad una mentalità da gara del tipo: "questa persona è il mio avversario e devo  batterlo".