Bacci ha affermato: “L’Unione Italiana sta cercando anche di intraprendere un cammino di riconoscimento da parte del CONI prima e da parte del CIO dopo, chiaramente questo è un processo molto lungo e molto tortuoso. La UIJJ ha interesse al riconoscimento del CONI per il BJJ. Ma prima si costruisce una struttura forte e ben organizzata e dopo puoi ambire ad un riconoscimento del CONI che peraltro da numeri descritti dal CONI deve essere di almeno 4-5mila tesserati ufficiali. Non puoi pretendere di voler ambire ad un riconoscimento del CONI se non hai prima una struttura ben organizzata. Poi laddove la politica interviene nello sport, a gestire lo sport, è molto pericoloso, va saputo gestire, va saputo in qualche modo contenere perché a volte, e non faccio alcun riferimento a niente e a nessuno semplicemente una constatazione di carattere generale, la politica tende a burocratizzare un fenomeno e tende ad alimentare la corruzione, quindi bisogna fare attenzione, cioè per me prima si costruisce una struttura forte e ben organizzata e dopo puoi ambire ad un riconoscimento del CONI”.
Al riguardo osservo che:
- La UIJJ e la FIGMMA non possono ambire ad essere riconosciute dal
CONI come Federazioni autonome. Il destino del Grappling, del Brazilian
jiu-jitsu e delle MMA è di confluire in una Federazione del CONI già
esistente. Questo perché l’orientamento del CONI è ormai da tempo quello
di inserire i nuovi sport nelle Federazioni già esistenti, senza
riconoscere nuove Federazioni, e di diminuire il numero delle
Federazioni sportive accorpandole tra loro.
- Anche se il Brazilian jiu-jitsu non è ancora riconosciuto dal CONI,
la FIJLKAM, la Federazione del CONI che ha la gestione esclusiva del
Grappling, del Ju Jitsu e della maggior parte delle altre arti marziali,
ha dichiarato che il Brazilian jiu-jitsu è una disciplina di sua
competenza e ne ha delegato la gestione alla FIGMMA: https://www.fijlkam.it/arti-marziali/grappling-bjj-e-mma/le-discipline.html .
- E’ falso che la UIJJ possa ottenere il riconoscimento da parte del
CIO (Comitato Olimpico Internazionale) perché il CIO riconosce solo le
Federazioni Internazionali e la UIJJ non è una Federazione
Internazionale.
- E’ falso che per far riconoscere uno sport dal CONI serva una
struttura forte e ben organizzata con almeno 4-5 mila tesserati, come
affermato da Bacci. Il requisito di una struttura forte e ben
organizzata con un numero minimo di tesserati è richiesto infatti solo
alle Federazioni che chiedono di essere riconosciute come nuove
Federazioni dal CONI (e comunque per avere un primo riconoscimento il
CONI chiede alle nuove Federazioni almeno mille tesserati e non 4-5 mila
come falsamente affermato da Bacci). Se invece un nuovo sport non
riconosciuto dal CONI, come il Brazilian jiu-jitsu, viene inserito in
una Federazione già esistente, come la FIJLKAM, il processo di
riconoscimento non è affatto lungo e tortuoso come affermato da Bacci e
non c’è bisogno di avere un numero minimo di tesserati (ad esempio lo
sport del Sambo qualche anno fa è entrato nella FIKBMS - la Federazione
Italiana Kickboxing Muaythai Savate Shootboxe Sambo - ed è stato quindi
riconosciuto dal CONI anche non avendo una struttura con i 4-5 mila
tesserati di cui parla Bacci).
- Bacci ha dichiarato: “Dove la politica interviene a gestire lo
sport è molto pericoloso perché a volte la politica tende ad alimentare
la corruzione, quindi bisogna fare attenzione”. Con questa assurda
dichiarazione, con la quale tra l’altro Bacci lancia un’accusa molto
grave contro tutte le istituzioni sportive, Bacci vorrebbe far credere
che lo sport del Brazilian jiu-jitsu è meno a rischio di corruzione ora
che lo amministra lui “privatamente” gestendo gli enormi guadagni delle
sue attività come gli pare e senza rendere conto a nessuno rispetto a
quando sarà gestito da una Federazione riconosciuta dal CONI, i cui
bilanci sono esaminati dal Collegio dei Revisori dei Conti, approvati
prima dal Consiglio Federale e poi dalla Giunta Nazionale del CONI e
infine pubblicati sul sito internet della Federazione. E allora mi
chiedo: ma Bacci non si vergogna a fare queste dichiarazioni? Ma pensa
che chi lo ascolta è così ingenuo da credere a queste parole senza
senso?
- Sono rimasto sbalordito vedendo la campagna contro il riconoscimento
del CONI per lo sport del Brazilian jiu-jitsu portata avanti da persone
vicine a Bacci con lo slogan “il Brazilian jiu-jitsu è già grande e non
ha bisogno del riconoscimento del CONI”. Ora quindi mi fa piacere
vedere Bacci che ammette, probabilmente a malincuore perché costretto
dalle mie iniziative e dalle mie dichiarazioni, che la UIJJ ha interesse
al riconoscimento del CONI per lo sport del Brazilian jiu-jitsu. RICONOSCIMENTO
DEL CONI CHE PERÒ BACCI SEMBRA VOLER ALLONTANARE IL PIÙ POSSIBILE NEL
TEMPO FORSE PER PAURA DI PERDERE IL POTERE DI GESTIRE COME GLI PARE,
SENZA TRASPARENZA E SENZA CONTROLLI, GLI ENORMI GUADAGNI DELLA UIJJ.
BACCI INFATTI SA BENE CHE NON È POSSIBILE ARRICCHIRSI GESTENDO UNO SPORT
ALL’INTERNO DI UNA FEDERAZIONE RICONOSCIUTA DAL CONI. Perché
gestire uno sport riconosciuto dal CONI all’interno di una Federazione
significa rispettare le direttive del CONI e della stessa Federazione ed
essere soggetti a rigidi controlli, a garanzia che la gestione sia
trasparente ed imparziale e che tutti gli introiti delle varie attività
vengano reinvestiti nello sport. Ma sarebbe molto grave se il percorso
di riconoscimento del Brazilian jiu-jitsu da parte del CONI fosse
rallentato per colpa di persone che difendono soltanto loro interessi
personali. D’altronde, il riconoscimento del CONI e della FIJLKAM può
far paura solo a quelle pochissime persone che traggono benefici dallo
stato attuale in cui si trova il Brazilian jiu-jitsu (gestito senza
controlli da una organizzazione privata come la UIJJ). Oggi infatti, nel
mondo del BJJ la maggioranza dei praticanti non guadagna nulla e deve
sostenere costi molto alti ma è manipolata con propaganda e
disinformazione dai pochi che guadagnano (e molto!!) ed hanno quindi
interesse a mantenere lo status quo.
- Invece di fare dichiarazioni vaghe e generiche sul cammino intrapreso dalla UIJJ per ottenere il riconoscimento del CONI, il Presidente della UIJJ Dario Bacci dovrebbe spiegare dettagliatamente alla comunità dei praticanti di BJJ che cosa realmente intende fare per ottenere il riconoscimento del BJJ da parte del CONI. Purtroppo, invece, pare che di certi argomenti “sensibili” che riguardano le modalità di gestione dello sport da parte della UIJJ e lo sviluppo del BJJ italiano all’interno degli organismi sportivi istituzionali (CONI e FIJLKAM) i vertici della UIJJ non vogliono che si discuta pubblicamente e, tra gli stessi praticanti, sembra ci sia timore a parlarne apertamente probabilmente per non disturbare gli stessi vertici della UIJJ. Prova ne è l’atteggiamento intimidatorio assunto da Bacci, durante la sua video intervista, nei confronti di Manuel Sances solo perché quest’ultimo aveva osato parlare pubblicamente con me di alcune questioni riguardanti il BJJ italiano che, a quanto pare, Bacci non vuole che vengano discusse pubblicamente (BACCI, DOPO L’INTERVISTA NON GRADITA, HA ESPULSO MANUEL SANCES DAL SUO TEAM).
Lo stesso timore l’ho riscontrato, tra chi pratica il Brazilian jiu-jitsu con la UIJJ, nel criticare e denunciare pubblicamente le cose che non vanno all’interno della UIJJ, come se i vertici della UIJJ fossero riusciti a instaurare un clima di soggezione e di timore reverenziale tra i praticanti.
- La FIGMMA si sta adoperando per far riconoscere il Brazilian
jiu-jitsu dal CONI e per mantenerlo unito al Grappling e alle MMA perché
questi tre sport sono complementari tra loro e vengono praticati dalle
stesse società sportive. Tenendo uniti questi tre sport, le società
sportive hanno un notevole risparmio di costi in quanto possono
praticarli pagando una sola affiliazione federale e un solo tesseramento
per ogni atleta.
- Oggi, un primo passo verso il riconoscimento del Brazilian jiu-jitsu
da parte del CONI è stato fatto grazie alla FIJLKAM che ha dichiarato
la sua competenza su questo sport e ne ha delegato la gestione alla
FIGMMA. La FIGMMA quindi, grazie anche al riconoscimento internazionale
della SJJIF, ha creato al suo interno il Settore Brazilian jiu-jitsu con
Presidente Alessandro Federico e Consiglieri Bernardo Serrini e Rita
Tana. Il Settore Brazilian jiu-jitsu della FIGMMA: riconosce le Cinture
Nere di BJJ e le inserisce nell’Albo ufficiale pubblicato sul sito
federale, rilascia i tesserini da Insegnante Tecnico di BJJ della
FIJLKAM del CONI e organizzerà le gare che permetteranno l’accesso alla
Nazionale Italiana di Brazilian jiu-jitsu che parteciperà, completamente spesata dalla FIGMMA, alle gare internazionali di Brazilian jiu-jitsu...segue
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