sabato 11 agosto 2012

Giusto o sbagliato?

E' lui o non è lui e il carico è reale?

Questa foto, che pare ritragga Cobrinha alle prese con un esercizio poco ortodosso e  con un carico di tutto rispetto, ha scatenato una ridda di commenti dopo che Felipe Costa ha formulato questa domanda: "Ho visto persone fare questo tipo di esercizio e mi son chiesto quanto possa essere buono. Chi passa la spider guard cerca di tirarsi indietro invece che mettere pressione, così mi son chiesto se questo esercizio non sia sbagliato. Qual è la vostra opinione?"

Le opinioni non si sono fatte attendere e i pareri si sono divisi tra chi considera questo tipo di esercizio sconsiderato e pericoloso (per la colonna vertebrale, le articolazioni e per l'alto rischio  nel caso di perdita di controllo del bilanciere), e chi lo trova utile per migliorare forza e l'elasticità.

Tra i primi troviamo il noto preparatore atletico Itallo Vilardo. Nel suo commento dice di non voler entrare nel merito di come si debba passare la guardia ma di volersi soffermare sulla parte fisica e fisiologica (scienza) dell'allenamento:"Pare che stiamo attraversando una battuta d'arresto per quanto riguarda l'allenamento dei lottatori e che lo specifico e il funzionale siano sostituiti dal "più è meglio" e "più è difficile, meglio è". Il principio della specificità è dimenticato o peggio non è insegnato. L'esercizio serve per migliorare un movimento, quindi deve avere le stesse caratteristiche biomeccaniche e fisiologiche del movimento originale. Oggi, però, quello che vale è il contrario e si crede che quanto più un esercizio è difficile tanto maggiore sarà il beneficio apportato al movimento reale. Molti atleti hanno una grande facilità di apprendimento e un grande controllo del corpo. Per questi atleti qualsiasi cosa andrà a migliorare la loro performance ma ciò non significa che sia il meglio per loro. Per chi non ha mai fatto nulla qualsiasi cosa aiuta (la metà vale doppio rispetto a chi non ha niente). Per spiegare meglio la sua posizione si serve come esempio dell'uso in voga oggi della maschera che diminuisce l'apporto di ossigeno". 


"Questa maschera per allenamento, che gli atleti stanno usando, si dice che riproduca l'allenamento in alta quota. I fattori dell'allenamento in alta quota sono fisiologici non meccanici. Non importa la forma o la quantità di aria che entra ma la quantità di ossigeno presente nell'aria (in altura a parità di volume aspirato la quantità di ossigeno cala perché diminuisce la densità dell'aria ndr). Invece di inventare dovremo studiare, pensare logicamente e soprattutto avvalerci dell'esperienza della modalità. Leggere un libro e dire di essere un preparatore atletico è una cosa sapere cosa realmente succede sopra un tatami è un'altra cosa".

Marcus Felipe Costa aggiunge che per stabilire se un esercizio è funzionale occorre prendere in considerazione diversi parametri come i vettori di forza, il movimento angolare e lineare, il braccio di forza e di resistenza e la forza di gravità. Inoltre si tratta di un esercizio inventato per via empirica, da preparatori atletici irresponsabili o atleti che assumono posture errate eseguendo esercizi folli a prescindere dai principi di allenamento, in particolare all'individualità e specificità biologica.
Viceversa c'è chi considera utile questo tipo di lavoro e ricorda che Cobrinha iniziò quest’allenamento nel 2004 quando si allenava con la TT ,inizialmente solo con la sbarra e poi aumentando il carico. Per lavorare dalla Spider Guard, sostengono che occorre usare le gambe in situazioni scomode come estenderle, usarle per andare sotto l'avversario (un lavoro che richiede forza e flessibilità). Questo esercizio sarebbe l'ideale per rafforzarle assieme alle anche, all'addome,  così da controllare nel miglior modo possibile l'avversario. Inoltre questo esercizio svilupperebbe tutti questi attributi nel massimo di range del movimento. Per loro tale routine è l'ideale se si vuole ottenere una guardia flessibile e allo stesso tempo forte in maniera funzionale.In questo esercizio individuano anche un elemento propriocettivo perché il sistema nervoso si deve aggiustare per bilanciare il peso.

Come si può vedere si tratta di due posizioni diametralmente opposte che non riescono a trovare un punto di raccordo: da una parte la scienza, con i suoi parametri dati, dall'altro l'empirismo e la creatività.

 

Non essendo un esperto di preparazione atletica non esprimo un giudizio univoco ma credo che esercizi come questi mostrati nel video, o con l'uso di funi o elastici, per riprodurre i movimenti che compiono le gambe e il tronco, possano apportare dei benefici (ovviamente credo sia da sconsigliare l'eccessivo carico). Per chi non fosse convinto, e volesse emulare Cobrinha provando l'esercizio della foto con quel carico, auguro buona fortuna.

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