Leo Fricu è stato campione del mondo di Lotta Olimpica. Di origine Rumena oggi è un preparatore atletico e un mental coach e insegna negli Stai Uniti. Tra i suoi clienti Ronda Rousey e Romulo Barral. Questo è un estratto di un suo post apparso sul suo sito:
"La Lotta generalmente richiede più sforzi al corpo del Jiu Jitsu ragion per cui si dovrebbero verificare più infortuni, ma stranamente noto molti più infortuni nel Jiu Jitsu che nella lotta. Come preparatore atletico ho allenato molti atleti di Jiu Jitsu, e lasciate che vi dica, sono sempre pieni di lividi, ferite e un pò rotti.
Com'è possibile? Credo che le lesioni nel Jiu Jitsu siano legate sopratutto all'ego. Nel Jiu Jitsu si arriva ad un punto in cui l'atleta deve mettere se stesso, i suoi arti, e le sue articolazioni prima del suo ego. Arriva un punto durante la pratica del Jiu Jitsu quando si deve mettere se stessi e la propria salute prima di tutto. Lo potete fare solo se la vostra salute è importante per voi.
Nel Jiu Jitsu ci sono molti casi in cui si deve prendere una decisione in una frazione di secondo. Questa è ovviamente una cosa difficile da fare ma il problema è che le lesioni, in genere, si verificano raramente durante la competizione. Si verificano durante l'allenamento e purtroppo sembra che l'unico modo possibile per prevenire tali lesioni sia quello di battere in una situazione in cui fare questo non ti faccia passare per fifone. Ma è stupido, se hai la possibilità di battere, di non farlo solo perché pensi che sia un segno di debolezza.
Ricordate, che essere intelligenti non è un difetto del carattere. Con il rischio di offendere alcune persone, credo che la maggior parte delle lesioni nel Jiu Jitsu provengono da bassi livelli di autostima.
"Sono un guerriero se non batto", dice il praticante medio di Jiu Jitsu. Ma io dico: "Come ci si sente ad essere infortunati e non in grado di allenarsi? Cosa ti fa credere che farsi male per "non aver battuto" ti renda un duro e che prendere una decisione intelligente sia un segno di debolezza? Da quando l'assenza di pensiero critico indica superiorità?".
La verità è che sei veramente un guerriero se riesci a stare in piedi da solo e ad andartene tutto d'un pezzo. Tu sei un guerriero se ti interessa di più di come tu ti senti che di quello che gli altri pensano di te. Tu sei un guerriero se ti presenti alla gara e raggiungi il tuo potenziale più alto. Sei un duro quando riconosci le tue paure, invece di ignorarle. Tu sei molto più forte se sei te stesso, se migliori lentamente piuttosto che cercare di impressionare gli altri.
E' proprio triste vedere come molti degli atleti del Jiu Jitsu non riescano a sfruttare il loro pieno potenziale mentre saltano da un infortunio all' altro.
Naturalmente gli incidenti accadono, ma cerchiamo di essere onesti. Quanti di queste lesioni sono veramente il risultato di incidenti? Quanti atleti sono in realtà consapevoli della vera ragione per cui scelgono di non battere?
E' triste vedere così tanti atleti farsi male così rapidamente in uno sport in cui le lesioni possono così facilmente essere prevenute. Sono stato un lottatore per tutta la mia vita e ho disputato un sacco di gare, ma come ho detto, non ho mai assistito a così tanti infortuni come da quando frequento il mondo del Jiu Jitsu.
I praticanti di Jiu Jitsu non hanno bisogno di spendere più ore sul tappeto cercando di diventare il prossimo Romulo Barral o Edwin Najmi. Essi dovrebbero passare più tempo a stare in salute e meno alla ricerca di conferme esterne. Non hanno bisogno di cinture colorate e saluti. Hanno bisogno di più strette di mano e il contatto visivo costante. Non hanno bisogno di più takedown, hanno bisogno di più abbracci. I praticanti di Jiu Jitsu hanno bisogno di smettere di inseguire le cinture e iniziare a trovare i loro punti di forza.
Essere una grande e vera cintura nera è essere un grande essere umano. Essere un grande praticante di Jiu Jitsu è imparare a mettersi in una posizione più favorevole: quella in cui ci si può lasciare andare e trovare la forza interiore che ti permette di arrenderti con dignità. Solo allora scoprirai la chiave per conquistare l'avversario più temibile".
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