Viene dal Brasile la notizia che un
giovane trentenne, che aveva iniziato la pratica del Bjj tre mesi fa, è
morto per ischemia cerebrale, causata da uno strangolamento mata leao
ricevuto in palestra.
La morte è sopraggiunta alcuni giorni dopo
l'insorgenza dei primi sintomi che lo avevano indotto a farsi
visitare in ospedale. I familiari hanno detto che i dottori hanno
sottovalutato i sintomi e non sono intervenuti tempestivamente, ed
imputano a questi ritardi la morte del loro congiunto.
Questa è sicuramente una tragica
fatalità ma occorre tenere presente diversi aspetti affinché la
pratica del Jiu-Jitsu sia un esperienza a rischio zero.
Si dice che il Jiu Jitsu è sicuro
perché non ci sono i colpi e che se può lottare al 100% in tutta
sicurezza. Questo lo si dice per tranquillizzare i nuovi allievi, ma
chiariamoci bene: uno strangolamento sanguigno o tracheale può essere mortale, una ghigliottina mal applicata può danneggiare gravemente
una vertebra cervicale una proiezione sul collo può essere fatale o paralizzare un essere umano
mentre una leva articolare può storpiare e rendere un arto
inutilizzabile per tutta la vita.
Prima di tutto non si può far lottare
al 100% allievi che non conoscono le tecniche. I novizi devono essere avvicinati allo sparring libero con gradualità.
Occorre spiegare chiaramente ai propri allievi i rischi
inerenti di ogni tecnica e non stancarsi di ripetere quali sono le
conseguenze di una tecnica mal eseguita, o eseguita con scarso
controllo o ricorrendo solo alla forza bruta.
Non stancatevi di ricordare ai vostri
allievi l'importanza del controllo e della gradualità nell'applicazione delle finalizzazioni. Che non è di nessuna utilità
stringere, fino alla comparsi di crampi, con gambe e braccia per paura
che il vostro compagnio di allenamento vi possa fare qualcosa di male.
Se tutti gli allievi prendono coscienza che con le loro azioni
possono causare seri danni ai loro compagni di allenamento, solo
allora i rischi gravi si riducono a zero.
Ricordate in palestra, fino alla nausea, che sotto
finalizzazione non ci si dibatte come in preda al delirium tremens.
Che si batte prima di sentirsi esplodere le orbite ocular,i e prima di
sentire il rumore tipico che fa un osso o un tendine quando si rompe.
Maestri/istruttori non abbiate timore di sospendere o
allontanare un allievo che dimostra di non avere empatia verso i
suoi compagni, purtroppo personalità con caratteristiche
psicopatiche ce n'è, e spesso non sanno di esserlo, e se non vengono
individuate possono essere pericolose per sé e per gli altri.
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