3 ottobre 1951 nello estádio do Maracanã a Rio De Janeiro, la leggenda del Judo giapponese Masahiko Kimura affronta il più giovane dei fratelli Gracie. Helio in un'intervista realizzata molti anni dopo questo incontro dichiarò: "Non solo gli amici, ma io stesso pensavo che nessuno al mondo avrebbe potuto battere Kimura (ride). In particolare mio fratello Carlos temeva che non mi sarei arreso. Pensava che sarei stato ferito gravemente. Quindi mi diede il permesso di combattere con Kimura solo dopo aver promesso di arrendermi prima di essere ferito. Rammarico? Non ne provai tanto prima che dopo l’incontro. Per me che all’epoca miravo al jiu-jitsu, la paura era superata dal desiderio di sapere cosa mai avrebbe fatto in combattimento un uomo come Kimura. Avrebbe potuto aprirmi le porte ad un mondo sconosciuto."
Sempre nell'intervista rilasciata a Nishi Yoshinori così ricorda l'incontro:" All’inizio ho attentamente cercato di trovare un'apertura, ma sono stato sotto il suo controllo da quando ci siamo avvicinati. Non ho avuto nemmeno il tempo di fare una presa che lo controllasse. Ciò che sono riuscito a fare a mala pena era di evitare la sua piena proiezione mantenendomi rilassato e cercando di deviare una parte della sua potenza, così è successo che mi ha seguito a terra. Mi ha portato a terra e mi ha immediatamente preso in strangolamento. Era difficile resistere. Sentivo che stavo per svenire e mi chiedevo se avessi dovuto battere come avevo promesso a Carlos...Se Kimura avesse continuato a strangolarmi sarei morto. Ma visto che non mi arrendevo Kimura lasciò andare lo strangolamento e passò alla tecnica successiva. Una volta libero dallo strangolamento il dolore della leva successiva mi ha risvegliato, e ho continuato a resistere. Kimura non ha mai saputo che mi aveva fatto svenire."
Dopo 13 lunghi minuti di combattimento Helio è costretto ad arrendersi per quella famosa leva la "gyaku ude garami" che da allora in onore del campione giapponese prende il nome di "Chave Kimura".
La fama di Helio deriva da una sconfitta che con gli anni si è trasformata nella sua più grande vittoria! Ironia della sorte che dovrebbe far riflettere tanti "cacciatori di medaglie" che oggi per vincere sarebbero disposti, come fece Faust, a firmare un patto col diavolo.
Ps. Nell'abbondante materiale agiografico sui Gracie si può leggere che Kimura pesava 80 pounds più di Helio ma visto che Kimura era sui 187 pounds Helio avrebbe dovuto pesarne appena 107! A volte i Gracie amano esagerare, nessuno è perfetto!