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venerdì 24 febbraio 2023

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DEL BRAZILIAN JIU-JITSU AI BAMBINI DAI 4 AGLI 11 ANNI – 25 MARZO A ROMA

 
BJJ ITALIA sabato 25 marzo, giorno precedente all’Italia Open, organizza a Roma il Corso di Specializzazione per l’insegnamento ai bambini dai 4 agli 11 anni di età, un'opportunità unica, per gli Insegnanti e per gli appassionati di arti marziali e sport di combattimento, di ampliare la propria conoscenza e di specializzarsi nel Brazilian jiu-jitsu, una delle discipline più in crescita e affascinanti del panorama marziale.
 
Il Corso si svolgerà sabato 25 marzo a Roma in Via Agliana 26 (presso la Palestra Eagle Fitness & Wellness) dalle ore 11 alle ore 18 (ore 11 accoglienza, ore 11:30 inizio Corso). Il Corso è progettato per fornire ai partecipanti una solida formazione nella tecnica e nella didattica del Brazilian Jiu-Jitsu per l'età giovanile. Verranno trattati temi come le strategie di insegnamento efficaci, la sicurezza nell'allenamento, la preparazione fisica e la psicologia dei giovani.
 
I Docenti del Corso saranno i Maestri Manuel Sances e Vitaliano Sestito, esperti nell'insegnamento ai bambini e ai giovani, che guideranno i partecipanti attraverso lezioni teoriche, dimostrazioni pratiche e sessioni di allenamento. Al termine del Corso i partecipanti riceveranno un Diploma.
 
Il Corso è aperto a tutti ed ha un costo di 50 euro. Per partecipare al Corso è necessario effettuare un bonifico di 50 euro a FIGMMA BJJ ITALIA (IBAN: IT79Y0301503200000003368222; nella causale scrivere: Corso Insegnamento Bambini) e inviare la ricevuta, entro il 19 marzo, alla e-mail manuel.sances@gmail.com o al numero Whatsapp 331-3727013 (le iscrizioni verranno chiuse anticipatamente nel caso in cui si raggiunga il limite massimo di iscritti). 
 
Non perdere questa occasione unica di specializzarti e di distinguerti come insegnante di Brazilina Jiu-Jitsu per i giovani. Iscriviti subito e inizia a creare un futuro brillante per te e i tuoi allievi!






L'A.S.D APUANIA ACADEMY è l'accademia di Jiu-Jitsu Brasiliano a Massa (MS). Siamo alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per ragazzi dai 9 ai 13 anni e  alla Pugilistica Massese con corsi per  bambini dai 4 agli 8 anni. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.

giovedì 16 febbraio 2023

Shindo Rokugo-Ryu uno stile di Jujitsu molto simile al Judo

 

Shindo Rokugo-Ryu Jujutsu (震道六合流柔術) è il nome di una scuola o stile di jujutsu. Rokugo significa  " sei direzioni" e si riferisce a sei diversi stili di jujitsu. la parola "shindo" significa "la vera via"..

I fratelli Kiyoshi e Shohachiro Noguchi svilupparono questa scuola di jujitsu all'incirca nello stesso periodo del Kodokan Judo e basandosi su sei stili di jujitsu: muso ryu, munen ryu, kito ryu, yoshin ryu, shinkage ryu e shin no shinto ryu.

Kiyoshi Noguchi (1877-1930), noto anche come Senryuken Noguchi, fu il più noto tra i due fratelli. Pratica  arti marziali come scherma e jiu-jitsu sin dalla più tenera età, il padre, Nagashige, era un istruttore di scherma per il dai nippon butoku kai. Noguchi, oltre alle sei scuole di jujitsu menzionate, studiò il Kodokan Judo, il sumo wrestling, le arti marziali europee e americane (boxe e wrestling) e lo Shuai Jiao cinese.

 

Nel 1895, dopo aver superato l'esame di selezione per la Tokyo Law School, fu nominato funzionario per gli affari governativi del governo generale di Taiwan. Successivamente viaggiò per la Cina e tornò in Giappone nel 1898. Nello stesso anno, insieme a suo fratello Shohachiro Noguchi, si trasferisce a Tokyo e apre il Butokukan Dojo.Tuttavia gli affari non andarono bene e nel 1898 tornò nella sua città natale e aprì un dojo nell'odierna città di Yuki. Nello stesso anno fondò ufficialmente i suoi stili shintō rokugō-ryū (神道六合流) e shintō fusō-ryū (神道扶桑流), che ibridavano tutta la sua conoscenza di jujutsu e kendo. Il Butokukan aveva più di 100 discepoli nel 1900, più di 1.400 nel febbraio 1903, più di 1.600 intorno all'ottobre 1903 e dozzine di filiali in vari luoghi.



 

Nel 1906, Kiyoshi Noguchi, partecipò ad un incontro tenutosi all'Hibiya Park nel Tokyo city jujitsu dojo dove arrivò secondo.

I fratelli Nouguchi furono famosi perché furono i primi in giappone ad insegnare il jujitsu per corrispondenza. A partire dal 1907, gli adolescenti giapponesi di campagna potevano apprendere facilmente e rapidamente le arti arcane e segrete dello shintō rikugō-ryū jūjutsu (神道六合流柔術) unendosi a una società esclusiva a cui chiunque poteva aderire, chiamata teikoku-shōbukai fondata dai due fratelli. I requisiti per entrare a far parte di questa esclusiva società segreta e apprenderne i misteri esoterici non erano molti, infatti ce n'era solo uno: inviare denaro. Chiunque avesse soldi era il benvenuto, ma la maggior parte di quelli che lo facevano erano giovani ragazzi di campagna. l'attività fu redditizia e durò fino al 1921 circa. Il manuale, che veniva inviato per corrispondenza, si chiama shindo rokugo-ryu jujutsu "tatsu no maki" ed è stato uno dei primi manuali di arti marziali ad utilizzare le fotografie per mostrare come eseguire le tecniche. Contiene 200 fotografie e illustrazioni in bianco e nero.

 

Nel 1908, Kiyoshi Noguchi fu un istruttore di combattimento corpo a corpo sia in Giappone che nella concessione giapponese di tianjin, in Cina. Il 24 maggio 1908 si tenne il "Torneo di arti marziali giapponesi" a Tianjin. A questo torneo parteciparono diversi militari delle varie concessioni. Tra questi un artigliere francese di nome Mossel. Mossel era un uomo enorme e obeso ed ebbe la meglio su due giapponesi Watase e Ihara. Si dice che a quel punto Mossel sfidò Kiyoshi Noguchi a combattere. Noguchi era il più piccolo dei giapponesi, ma riuscì a proiettare due volte Mossel, e a strangolarlo al suolo. La vittoria di Nouguchi ebbe ampio risaltò sui giornali stranieri pubblicati nella concessione di Tianjin che elogiarono le arti marziali giapponesi e Kiyoshi Noguchi.

Nel giugno 1910 Kiyoshi Noguchi fu invitato come professore di jiu-jitsu presso la Jingshi High School of Police Police a Pechino.

 

Nel 1915, Kiyoshi Noguchi viaggiò a San Francisco, negli Stati Uniti, dove incontrò il wrestler di catch Ad Santel In un incontro sulla distanza delle tre riprese e con la regola che avrebbe vinto chi se ne fosse aggiudicati due. Il 30 novembre ebbe luogo l'incontro. Santel proiettò Nouguchi al suolo, e anche se il giapponese cercò di lavorare da sotto, il più forte tedesco alla fine lo bloccò e lo strangolò dopo quindici minuti di lotta. Nel secondo round, dopo una pausa di 30 minui, Noguchi viene di nuovo sconfitto da Santel in circa 10 minuti. In quel momento, si dice che dopo essere stato proiettato da Santel mentre era tra le sue gambe si sia attorcigliato i baffi con un sorriso, tirando fuori la lingua e arrendendosi.

 

Non sia hanno più notizie rilevanti su Kiyoshi Noguchi sino al giorno della sua prematura morte avvenuta nel 1930. Dopo la sua morte il suo stile non si diffuse come altri stili e come il Judo e sebbene oggi c'è ancora qualcuno che lo pratichi se ne sono perse le tracce. Tra i suoi principali discepoli vi furono l'esponente del daitō-ryū aiki-jūjutsu Mitsuru Sato, l'aikidoka Seito Tanaka e il futuro judoka 9º dan Harutsugi Kurosu.

Una cosa interessante da notare è che sia Jigoro Kano che i fratelli Noguchi, per la creazione dei loro stili, partirono dagli stessi stili che presentano molti punti in comune sia nella lotta lotta in piedi che a terra.

Jigoro Kano, studiò e frequentò diverse scuole di jujitsu tradizionale arrivando ad ottenere il grado di maestro in due di queste:

☑️ kito ryu

☑️ tenshin shin yo ryu

il tenjin shinyo-ryu è la fusione di due sistemi di jujutsu:

☑️ yoshin ryu

☑️ shin no shinto ryu

Kiyoshi Noguchi sviluppò la sua scuola di ju jitsu sulla base di sei ryu di ju jitsu, tre specializzati nel maneggio di armi:

☑️ shintō muso ryu

☑️ shintō munen ryu

☑️ shinkage ryu

e tre di combattimento disarmato:

☑️ kito ryu

☑️ yoshin ryu

☑️ shin no shinto ryu

Come si vede gli stili di ju jitsu disarmato di cui furono allievi sia Kano che Nouguchi sono praticamente gli stessi.


Sebbene vissero nello stesso periodo, non c'è traccia di un incontro tra Noguchi kiyoshi, il fondatore dello shintō rokugō-ryū, e Jigoro Kano, il fondatore del Judo. Tuttavia è possibile che si siano incrociati o abbiano interagito in qualche modo. Dato che i loro stili di arti marziali sono stati sviluppati durante un periodo di cambiamento significativo nella comunità delle arti marziali giapponesi, è possibile che fossero consapevoli l'uno del lavoro dell'altro.

Per quanto ne so, non ci sono prove che suggeriscano che gli studenti di Shintō rokugō-ryū e Judo si siano mai combattuti. Non era raro che gli artisti marziali si allenassero in più stili e scuole, nel complesso, anche se non possiamo dire con certezza quale fosse la relazione tra Noguchi e Kano, è più che probabile che si conoscessero.


 



 



L'Apuania Jiu-Jitsu Academy è a Massa (MS) alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per ragazzi dai 9 ai 13 anni e  alla Pugilistica Massese con corsi per  bambini dai 4 agli 8 anni. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.

martedì 7 febbraio 2023

Andrea Baggio intervista Federico Tisi

 

Nel terzo episodio del vlog 'Milanimal', dedicato all'Europeo, Andrea Baggio intervista Federico Tisi. Nella prima domanda che rivolge a Federico Tisi, Andrea Baggio dice: "Il Jiu-Jitsu lo possono fare tutti, non come nelle accademie 'old school' dove entri e sputi sangue, ma ci sono anche i costi elevati per partecipare ad eventi come l'Europeo".

Tisi risponde che c'è una grande disparità tra i campionati nazionali e regionali e quelli internazionali. Un Europeo IBJJF è un evento per professionisti o ex-professionisti che si vogliono ancora mettere alla prova nei master. Baggio lo interrompe, dicendo che nel futuro ci sarà una scissione tra accademie per amatori e accademie per professionisti.

Tisi sottolinea il problema della disparità di livello espressa da atleti che hanno cinture diverse e che si allenano con una diversa mentalità o tra atleti che hanno la stessa cintura ma provengono da diversi percorsi e suggerisce per il futuro competizioni separate tra amatori e professionisti.

Tisi sostiene poi che il circuito delle gare IBJJF (non specifica se gi o nogi) serve agli atleti per farsi conoscere come trampolino di lancio per entrare nei circuiti a pagamento NOGI e fa l'esempio di Meregali.

Baggio ammette il successo dei circuiti nogi e l'emergere di personaggi come Gordon Ryan ma per lui il jiu jitsu è quello col kimono. Chiede a Tisi se ritiene che il Jiu Jitsu col kimono abbia una formazione filosofica che non ha niente a che vedere con la tecnica e che vive una separazione col grappling.

Anche per Tisi, si deve iniziare col kimono e poi si può praticare separatamente senza. Secondo Tisi, il kimono è uno strumento che ti insegna a privilegiare la tecnica.

Baggio afferma che il kimono ha una funzione educativa, poiché devi prenderti cura della tua uniforme, di come ti poni di fronte all'altro. Tisi fa eco a questo pensiero, sostenendo che:"il kimono richiami le filosofie alla base di tutte le arti marziali orientali e rende il jiu jitsu accessibile anche per la persona non più giovanissima e per quella che non ha un buon rapporto con il proprio corpo. Quest'ultima, infatti, si sente più a suo agio indossando un'uniforme che presentandosi vestita come un circense esponendo un fisico di cui non va particolarmente orgogliosa."

Agiunge poi di aver assistito a una gara di grappling organizzata dal 'Ten Planet' a New York e di non aver trovato un ambiente in cui si respira l'atmosfera di una scuola di arti marziali, dove c'è un certo tipo di postura. "Lì - dice - si respira l'atmosfera che si respira ad esempio allo skate park, dove tutti vogliono fare il trick."

Baggio chiude con un messaggio rivolto ai giovani dicendo loro: "Vedete questi campioni qua, riferendosi a quelli che stavano gareggiando all'Europeo, ai super campioni, ai Fabricio Andrey che fa questa cosa con la gamba, il kimono griffato, tutte queste cacate. Sono solo il 2/3% dei praticanti che arrivano a questi livelli."

Gli fa eco Tisi, dicendo: "Finché i media propongono come unica immagine del BJJ il jiu jitsu sportivo, si crea un divario tra la comunità di chi lo pratica in palestra che non trova un riferimento nei campioni che, nei loro confronti, sono come degli alieni."  

"Ai miei allievi", dice Tisi, "io gliela pongo così: 'Guardate chi fa le gare come persone che si allenano tantissimo e che hanno un obiettivo diverso dal vostro. La competizione oggi è una esperienza della propria emotività. Tu ti metti alla prova per vedere come la tua tecnica rende in un contesto di forte stress psico-fisico. Questa esperienza così intensa ripetuta nel tempo dovrebbe darti la capacità di fare quello che fai in palestra, ma in un contesto più stressante e questa abilità di controllo emotivo poi ti serve nella vita".

         

sabato 4 febbraio 2023

L'invenzione delle arti marziali tradizionali

 


"Preservare la tradizione è diventato un bel passatempo come collezionare francobolli". 

Le arti marziali tradizionali non sono per la maggior parte particolarmente antiche e possono rivelarsi coeve alle arti moderne e non tradizionali. In realtà, le arti marziali riflettono il tempo e il luogo in cui sono state create, ovvero dalla metà alla fine del XIX secolo. Nel XX secolo i film hanno avuto un'enorme influenza sulle arti marziali, e un esempio è il film del 1982 "Shaolin Temple", che ha portato alla creazione dell'Istituto di insegnamento delle arti marziali tradizionali Shaolin. La maggior parte delle arti marziali cinesi tradizionali si riferiscono alla tradizione shaolin, ma non ci sono prove concrete a sostegno di questa tesi.