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giovedì 28 marzo 2013

Io faccio American jiu jitsu e tu?



Da quando il Gracie jiu jitsu o Brazilian jiu jitsu o più semplicemente il jiu jitsu si è diffuso dal Brasile nel resto del mondo, e soprattutto da quando ha messo radici negli Stati Uniti, si è assistito al proliferare di nuovi inventori di "stili". Su tutti spicca Eddie Bravo col suo 10th planet, strenuo difensore del jiu jitsu senza GI, per passare al Cholitzu di Tony De Souza per arrivare a Jake Shield e al suo American Jiu Jitsu. In questo post ci soffermeremo su quest’ultimo perché alcune delle sue affermazioni hanno attirato la mia curiosità.

mercoledì 27 marzo 2013

Jiu Jitsu open guard sweep compilation


              Una bella compilation di raspagem - ribaltamenti - sweeps dalla guardia.

martedì 26 marzo 2013

Storia del Brazilian Jiu Jitsu - Brasilian ju jitsu no grazie!

"Ju jitsu", "ju jutsu", "jiu jutsu," "Brasilian ju jitsu" ci manca solo che qualcuno  scriva giugizu! Non c'è giornale, rivista, o sito che riesca a scrivere il nome della nostra arte marziale correttamente: SI SCRIVE BRAZILIAN JIU JITSU!

domenica 24 marzo 2013

Taro Miake il pioniere del jiu jitsu in Europa

Taro Miyake all’ Academie de culture physique Maitrot

Paris, 1912 in piena Belle Époque i venti di guerra si stavano addensando sulla vecchia Europa. Nelle accademie di cultura fisica accanto ai maître de gymnastique non era raro vedere maestri di jiu jitsu provenienti dal sol levante vestiti con strane divise di cotone bianco muoversi come felini su una materassina chiamata tatami. In queste palestre si assiste alla prima forma di "cross training" dell'era moderna. Maestri di scherma, pugilato, lotta e jiu jitsu scambiarsi conoscenze e praticare assieme.

BJJ circus!


Al Panamericano succedono anche queste cose. Chissa se Brandon Mullins avrà provato questa tecnica in accademia o se gli sia venuta così in maniera istintiva. Comunque una cosa è certa questa "mossa" resterà negli annali di questo sport per il tempismo e l'originalità. benvenuti al Bjj Circus!

sabato 23 marzo 2013

Warrior


Il cinema americano straborda di perdenti che in due ore diventano dei vincenti e che riescono a regalare al pubblico l'illusione del riscatto personale contro le circostanze sfavorevoli.

In questo film invece, abbiamo ben due perdenti ma alla maniera americana: sì perché uno è un perdente, però è anche un ex talento del wrestling, eroe di guerra pronto a scendere nell'arena per dare i soldi a una vedova e alla sua creatura. In sostanza un santo!

Il fratello è un ex MMA fighter di scarso valore, ma valido professore di fisica in una scuola pubblica, buon marito e padre di famiglia che deve rimettersi i guantini, nonostante l'iniziale ostilità della moglie, perché le banche gli vogliono levare la casa.

Poi abbiamo un padre che tutta la vita si è comportato male con la moglie e i figli, manesco e alcolizzato, che poi ha smesso di bere ed è sulla via della redenzione. 

Gli ingredienti di un dramma familiare ci sono tutti, ma ora viene il bello: il più grande torneo di MMA mai organizzato (che non poteva non chiamarsi Sparta), con un montepremi esagerato perché a Hollywood piace fare le cose in grande.

E' inutile chiedersi come mai due perdenti riescano a iscriversi in un torneo che riunisce i migliori atleti di MMA del mondo, per poi riuscire ad arrivare entrambi in finale. 

Nella vita reale “l’underdog” è la norma, l'essere “warrior” l'eccezione e il passaggio da una categoria all'altra, quando ciò accade, non avviene in tre ore. Se potesse la statistica si ribellerebbe di fronte al finale del film: è matematicamente impossibile che due underdog riescano a finire in finale ed essere pure fratelli!

Fantasia degli sceneggiatori pari a zero, recitazione degli attori pervenuta solo a momenti, retorica a stelle e strisce a badilate, tutto già visto e rivisto. Ho letto che qualcuno ha paragonato il film a Million dollar baby... lasciamo stare!

C'è chi dice che le scene di lotta sono fatte bene, (non sono tra quelli) ma comunque sempre un po’ poco per un film di tre ore. La telecamera, per non ricalcare la scarsità dei due attori protagonisti, sembra essere imbracciata da uno "tarantolato" tanto sono le riprese mosse o le inquadrature ravvicinate. Si vede qualche finalizzazione e molti body slam, dai quali il professore si rialza sempre più fresco sfidando le leggi della "fisica". 

Per far commuovere lo spettatore, il regista e gli sceneggiatori non hanno badato a spese è hanno cercato tutte le situazioni strappa lacrime possibili, ma nonostante la loro buona volontà, non ci si riesce a commuovere, le situazioni non catturano, le psicologie dei personaggi non sono approfondite, insomma tutto è artefatto e manca di naturalezza.

Il professore di fisica, il non professionista delle MMA dopo aver preso botte per due round, si ridesta solo quando il suo coach gli rammenta che se non vince perde la casa, ed è solo allora che si scatena e batte il campione russo di Sambo con una knee bar! Questo è troppo!!! 

L'ex marines, invece, entra in gabbia... due cazzotti e mette al tappeto i suoi avversari come in preda da una furia cieca. E dopo aver vinto in quattro e quattrotto abbandona l'ottagono come se avesse una commissione urgente da sbrigare. Per lui, il coro dei marines lo accoglie ma solo a partire dal terzo match.

Ed eccoci al gran finale: lo speaker annuncia che la finale mondiale dei pesi medi vedrà affrontarsi i due fratelli, venuti su dal nulla ma che sono riusciti con la forza di volontà o la rabbia a vincere dei professionisti.

Questa è la morale di tutti i film americani sulle arti marziali alla karate kid. Lo sfigato che non ha nessuna possibilità di vincere che compie il miracolo. Questa morale è doppiamente perniciosa, perché fa passare l'idea che basti la volontà, il crederci, l'avere uno scopo per superare ogni ostacolo anche quello insormontabile e che l'allenamento quotidiano, anonimo, costante, a volte ripetitivo non sia necessario, anzi sia un fastidioso inconveniente.

Poiché nella vita "l'underdog" è la norma, è l'essere" warrior", l’eccezione, a questo film preferisco di gran lunga "colpi da maestro" una commediola senza pretese che mostra un professore quarantenne sovrappeso andare avanti e lottare nonostante le sconfitte, piuttosto che dei big jim plastificati scalare i gradini della gloria tra fanfare e fuochi d'artificio.

venerdì 22 marzo 2013

Recensione GI: kimono New Estilo 4.0 Tatami Fightwear


La “Tatami Fightwear",  noto brand inglese  presente sul mercato dal 2009, ha scelto Maxbjj per recensire il suo nuovissimo Estilo 4.0 che sarà disponibile da Maggio.  Il Gi  sarà prodotto in 4 tonalità: bianco, nero, blu navy e blu royal.

"Tatami Fightwear",a well known British brand since 2009, has chosen Maxbjj to review his new Estilo 4.0. The Gi will be produced in four colors: white, black, navy and royal blue, and will be available from May.

martedì 19 marzo 2013

2° Pistoia Jiu-Jitsu Challenge 2013


Il Pistoia Jiu Jitsu Challenge, dopo il grande successo della prima edizione, nel quale si diedero battaglia oltre 200 iscritti provenienti da tutta Italia, quest’anno vuole fare ancora meglio. Tante saranno le novità che la macchina organizzativa sta preparando da mesi per accogliere nelle città Toscana i team, e i loro agonisti, nel migliore dei modi.

domenica 17 marzo 2013

Giaguari da pettinare


Bambole da pettinare o giaguari da smacchiare? Mike Fowler ha trovato la soluzione lui ogni mattina si pettina la chioma da giaguaro... si fa per dire! Era un pò che non si sentiva parlare di Mike uno dei primi a lasciare "papà" Irvin. Oggi vive alle Hawaii dove ha aperto un'accademia sotto le insegne dell'Atos. Deve essersi preso un periodo sabbatico perché è un pò che non calca i tatami in giro per il mondo.

sabato 16 marzo 2013

BJJ for dummiez - Alcuni tra i migliori campioni di oggi


Per la serie "Brazilian Jiu Jitsu for dummies" un post dedicato ai grandi campioni del presente che non ha nessuna  pretensa di essere esaustivo ma solo un punto di partenza per far conoscere alcuni nomi noti del panorama del nostro sport alle cinture bianche che  sono alla ricerca di materiale video da visionare. 

giovedì 14 marzo 2013

Colpi da maestro - here come the boom


"Colpi da maestro" è una commedia che ha come protagonista le Mixed martial arts. Già dalle prime battute s’intuisce tutta la trama, finale compreso, ma in un'ora e mezzo si riesce a sorridere di un mondo, quello delle MMA, spesso preso troppo sul serio sia dagli stessi protagonisti sia dai mass media.

martedì 12 marzo 2013

FILA e IBJJF








   
 



Oggi in Italia le due principali federazioni che gestiscono il Bjj e il Grappling sono l’UIJJ e la FIGMMA e rappresentano, rispettivamente, le federazioni internazionali IBJJFFILA. A parte alcune similitudini nel regolamento, sono molte le cose che distinguono le due federazioni. In questo post metterò a confronto i due modi di organizzare le competizioni che caratterizzano ciascuna federazione cercando allo stesso tempo di elencarne i principali pro e contro.

lunedì 11 marzo 2013

UFC in GI

















E' notizia recente che "Jon" Jones, UFC Light Heavyweight Champion, ha deciso di migliorare il suo jiu jitsu e per farlo si è messo il GI, in vita ha stretto una cintura bianca e ha iniziato ad allenarsi.

domenica 10 marzo 2013

The beautiful assassin



GAZZY PARMAN di origini Iraniane, soprannominata "the beautiful assassin", è una faixa preta 2° grau in forza alla  Nova União team negli Stati Uniti. Tra i numerosi titoli guadagnati nella sua lunga carriera agonistica ricordiamo che è stata 17 volte campionessa del circuito NAGA.

Storia del brazilian jiu jitsu - Gracie vs Kimura un incontro leggendario


3 ottobre 1951 nello estádio do Maracanã a Rio De Janeiro, la leggenda del Judo giapponese Masahiko Kimura affronta il più giovane dei fratelli Gracie. Helio in un'intervista realizzata molti anni dopo questo incontro dichiarò: "Non solo gli amici, ma io stesso pensavo che nessuno al mondo avrebbe potuto battere Kimura (ride). In particolare mio fratello Carlos temeva che non mi sarei arreso. Pensava che sarei stato ferito gravemente. Quindi mi diede il permesso di combattere con Kimura solo dopo aver promesso di arrendermi prima di essere ferito. Rammarico? Non ne provai tanto prima che dopo l’incontro. Per me che all’epoca miravo al jiu-jitsu, la paura era superata dal desiderio di sapere cosa mai avrebbe fatto in combattimento un uomo come Kimura. Avrebbe potuto aprirmi le porte ad un mondo sconosciuto."

Sempre nell'intervista rilasciata a Nishi Yoshinori così ricorda l'incontro:" All’inizio ho attentamente cercato di trovare un'apertura, ma sono stato sotto il suo controllo da quando ci siamo avvicinati. Non ho avuto nemmeno il tempo di fare una presa che lo controllasse. Ciò che sono riuscito a fare a mala pena era di evitare la sua piena proiezione mantenendomi rilassato e cercando di deviare una parte della sua potenza, così è successo che mi ha seguito a terra. Mi ha portato a terra e mi ha immediatamente preso in strangolamento. Era difficile resistere. Sentivo che stavo per svenire e mi chiedevo se avessi dovuto battere come avevo promesso a Carlos...Se Kimura avesse continuato a strangolarmi sarei morto. Ma visto che non mi arrendevo Kimura lasciò andare lo strangolamento e passò alla tecnica successiva. Una volta libero dallo strangolamento il dolore della leva successiva  mi ha risvegliato, e ho continuato a resistere. Kimura non ha mai saputo che mi aveva fatto svenire."

Dopo 13 lunghi minuti di combattimento Helio è costretto ad arrendersi per quella famosa leva la "gyaku ude garami" che da allora in onore del campione giapponese prende il nome di "Chave Kimura".

La fama di Helio deriva da una sconfitta che con gli anni si è trasformata nella sua più grande vittoria! Ironia della sorte che dovrebbe far riflettere tanti "cacciatori di medaglie" che oggi per vincere sarebbero disposti, come fece Faust, a firmare un patto col diavolo.

Ps. Nell'abbondante materiale agiografico sui Gracie si può leggere che Kimura pesava 80 pounds più di Helio ma visto che Kimura era sui 187 pounds Helio avrebbe dovuto pesarne appena 107! A volte i Gracie amano esagerare, nessuno è perfetto!


       

venerdì 8 marzo 2013

Maxbjjtech of the week - introduction to De La Riva Guard

          

Questa settima al RGC Massa abbiamo iniziato lo studio della guardia De la Riva con avversario in piedi. Una sequenza di quattro tecniche in combinazione con avversario reattivo, il modo migliore per memorizzare i movimenti e rendere partecipe uke, ovvero chi subisce la tecnica.

mercoledì 6 marzo 2013

Maxbjj on the road - reportage del Napoli Challenge


Maxbjj on the road questa volta ha fatto tappa all'ombra del Vesuvio nella città partenopea i ragazzi del compianto maestro Marco Galzenati hanno trovato la forza e il coraggio nonostante la tristezza che si percepisce quando ne ricordano la memoria, di organizzare il torneo fortemente voluto dal loro maestro. Per arbitrare, l'amico Mirko Ianuario mi ha invitato all'evento. Sono stato felice di partecipare a questo torneo uno dei pochi, purtroppo, nell’Italia meridionale.

venerdì 1 marzo 2013

Amaury Bitetti Interview



Amauri Bitetti è un "casca grossa". E' stato uno dei più forti lottatori degli anni novanta e vanto della Carlson Gracie academy. Amaury  ha iniziato a praticare alla tenera età di 5 anni ed è stato diplomato cintura nera da Carlson a soli 17 anni.

Brazilian Jiu Jitsu a Massa Carrara

L' accademia di Brazilian Jiu Jitsu Apuania Jiu-Jitsu (A.S.D APUANIA ACADEMY)  è la prima nella provincia di Massa Carrara e una delle prime in Toscana.