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Brazilian Jiu-Jitsu e Grappling

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Brazilian Jiu-Jitsu and Grappling Competitions

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venerdì 30 dicembre 2022

L'obiettivo del nostro Jiu-Jitsu

"In risposta alle critiche mosse al carattere e alla moralità dei giocatori della nazionale brasiliana di calcio un famoso allenatore degli anni sessanta disse: "i miei giocatori non li giudico in base al loro carattere, o se sono bravi esseri umani ma in base alle abilità che possiedono per vincere. Fintanto che rispettano le regole del gioco e vincono e producono risultati è tutto quello che mi interessa. Il cestista Stephen Curry disse: "non sono qui per essere morale ed etico ma per vincere".

martedì 27 dicembre 2022

Grande successo per BJJ ITALIA


Grande giornata all'insegna del BJJ domenica 11 dicembre a Roma. Al Palatorrino si sono dati appuntamento centinaia di atleti da tutta Italia che si sono dati battaglia sugli 11 tatami allestiti da BJJ ITALIA per l’8a Coppa Italia di Brazilian Jiu-Jitsu gi e nogi. Più di mille gli iscritti. Direi un successo in piena regola! 

lunedì 28 novembre 2022

Un'oro e un argento per l'Apunia Jiu-Jitsu

 

           

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L'Apuania Jiu-Jitsu Academy è a Massa (MS) alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per ragazzi dai 10 ai 13 anni e  alla Pugilistica Massese con corsi per  bambini dai 4 ai 9 anni. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.

martedì 15 novembre 2022

8^ COPPA ITALIA DI BRAZILIAN JIU JITSU (GI E NO-GI)


L'8^ COPPA ITALIA DI BRAZILIAN JIU JITSU (GI E NO-GI) che si svolgerà a Roma al PalaTorrino l'11 Dicembre sarà aperta a tutti gli atleti (senza obbligo di tesseramento), italiani e stranieri (anche non residenti in Italia), maggiori di 4 anni di età. Per iscriversi alla gara questo è il link: https://bjjitalia.smoothcomp.com/it/event/9361

domenica 23 ottobre 2022

L'individualità e l'espressione di sé nel Jiu jitsu

Post realizzato traducendo e sintetizzando alcuni scritti di John Danaher

venerdì 14 ottobre 2022

Conoscere e praticare il Jiu-Jitsu

 

Questo post raccoglie pensieri e scritti di Simone Franceschini profondo conoscitore del jiu jitsu sia a livello pratico che teorico.

venerdì 7 ottobre 2022

Uccidere il leone


 
Nel volume dal titolo "Dinamiche sociolinguistiche e didattica delle lingue nei contesti sportivi" c'è un capitolo del linguista e praticante di Bjj Lorenzo Zanasi dal titolo "Uccidere il leone: dinamiche (socio) linguistiche e lessico marziale misto nella lotta." 

domenica 2 ottobre 2022

Romulo Barral ha rischiato grosso


Romulo Barral è stato ricoverato in ospedale lo scorso 9 settembre mentre stava completando un giro di seminari in Spagna Diagnosi: spondilodiscite ovvero infezione del disco intervertebrale e delle vertebre L5 e L6.

venerdì 16 settembre 2022

La regola dei terzi




Secondo la "regola dei terzi" nella vita, nelle relazioni, in ciò che facciamo si attraversano tre fasi: momenti in cui ci sentiamo bene, altre volte così e così altre volte è uno schifo. Se queste tre fasi sono ripartite egualmente possiamo ritenerci soddisfatti. 

sabato 10 settembre 2022

Fiducia in se stessi o arroganza?


Danaher in un'intervista per FloGrappling a proposito di Gordon Ryan ha detto: "Penso che il motivo per cui le persone amano o odiano Gordon sia correlato ai livelli di fiducia della maggior parte delle persone. La maggior parte delle persone attraversa la propria vita con qualcosa di molto simile a un complesso di inferiorità. Lottano, nella loro vita quotidiana, con l'immagine di sé e la fiducia in se stessi. E non direbbero mai qualcosa di apertamente vanaglorioso dei loro successi. Sarebbero timidi. E poi vedono qualcuno come Gordon, che parla con estrema sicurezza e agisce con suprema sicurezza.

domenica 4 settembre 2022

Il Jiu-Jitsu è dopato all'80%


Seth Feroce, il noto bodybuilder, ha detto che l'abuso di steroidi esiste in tutti gli sport professionistici: "c'è corruzione a ogni fottuto livello. È un fottuto settore multimiliardario. Non c'è modo di salvare questo sport non c'è niente che possiamo fare per renderlo migliore per renderlo più sano. È l'unico fottuto sport che non ha regole ecco perché tutti lo adorano. Ecco perché l'ho adorato. Ecco perché tutti ne sono attratti, perché è pieno di psicotici. L' unica cosa in comune che hanno tutti quelli che stanno morendo è che sono bodybuilder professionisti e tutti hanno preso un'enorme quantità di steroidi. Gli steroidi ti uccideranno. L'hai capito. Ca..o, ti uccideranno. Ti uccideranno. Questo è tutto".

Seth Feroce parla del bodybuilding ma lo stesso discorso vale per il jiu jitsu  dove negli ultimi anni si stanno facendo largo atleti superdopati. Orlando Sanchez, a proposito del problema steroidi nel Jiu Jitsu, nel al podcast “Who’s Number One” ha detto che le percentuale di chi li usa nel BJJ si aggirano intorno al 75-80%: "I guadagni di massa muscolare di 40 libbre (18 kg) senza un filo di massa grassa non sono possibili: non è così che funziona il corpo umano. Non avete idea delle cose che ho visto coi miei occhi e delle storie che ho sentito: questa è una cosa molto più grossa di quello che pensate" conclude Orlando Sanchez.

C'è un modo per salvare lo sport del Jiu-Jitsu, c'è qualcosa che si possa fare per renderlo migliore e per renderlo più sano?



L'Apuania Jiu-Jitsu Academy è a Massa (MS) alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per bambini dai 10 ai 13 anni e  alla Pugilistica Massese con corsi per  bambini dai 5 ai 9 anni Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.


mercoledì 31 agosto 2022

L' odissea di Kurt Osiander


Nella comunità del Jiu-Jitsu, tutti sanno chi è Kurt Osiander... mi correggo tutti i vecchietti del Bjj sanno chi è Kurt! Le sue tecniche della settimana caricate sul suo canale youtube ci hanno fatto compagnia per molti anni. 

lunedì 29 agosto 2022

Usiamo il Jiu-jitsu come strumento per educare i nostri impulsi di violenza

Noi del Jiu-jitsu - scrive sul suo profilo Instagram la cintura corallo Yvone Duarte -  sappiamo che i veri combattenti... non incoraggiano la violenza... usiamo il Jiu-jitsu come strumento per educare i nostri impulsi di violenza... per disciplinare i nostri istinti.

domenica 28 agosto 2022

Grosse novità si profilano all'orizzonte per quanto riguarda il Brazilian jiu-Jitsu e il Grappling

 


Grosse novità si profilano all'orizzonte per quanto riguarda il Brazilian jiu-Jitsu, il Grappling e le MMA ma al momento non è possibile valutarne la portata.

domenica 7 agosto 2022

Il Jiu-Jitsu brasiliano: la migliore arte marziale per le forze dell'ordine

 

Un agente delle forze dell'ordine che pratica Jiu-Jitsu brasiliano è in grado di neutralizzare un aggressore senza causargli troppi danni fisici. Usando il Jiu-Jitsu gli agenti di polizia possono neutralizzare i criminali ed evitare accuse di un uso eccessivo della forza eccessiva.


 


 



Avere una buona conoscenza e padronanza del Jiu Jitsu Brasiliano - dice Salvatore Ferrante, assistente capo di Polizia e cintura nera di BJJ - significa ridurre in modo esponenziale gli infortuni tra gli operatori durante le colluttazioni, con relativi ridimensionamenti degli equo indennizzi, delle cause di servizio, di assenze per malattia da infortunio in servizio, ecc."  

Presso l'Accademia Apuania Jiu-Jitsu nel mese di agosto gli agenti delle forze dell'ordine possono provare gratuitamente il Jiu-Jitsu brasiliano. Il corso si svolge all'interno della Pugilisitica Massese il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9:30 alle 11:00 di mattina.

Alcuni articoli per approfondire l'argomento:

https://maxbjj.blogspot.com/2021/05/brazilian-jiu-jitsu-valido-strumento.html

https://maxbjj.blogspot.com/2018/07/il-brazilian-jiu-jitsu-unico-strumento.html

https://maxbjj.blogspot.com/2013/06/il-brazilian-jiu-jitsu-per-le-forze.html

https://maxbjj.blogspot.com/2018/07/i-lupi-non-si-combattono-con-le-pecore.html

https://maxbjj.blogspot.com/2017/11/il-brazilian-jiu-jitsu-per-le-forze.html

https://maxbjj.blogspot.com/2016/05/agenti-di-pubblica-sicurezza_30.html

https://maxbjj.blogspot.com/2014/03/perche-il-jiu-jitsu-brasiliano-per-le.html

https://maxbjj.blogspot.com/2018/07/grazie-al-jiu-jitsu-brasiliano-ho.html

https://maxbjj.blogspot.com/2018/07/il-brazilian-jiu-jitsu-salva-la-vita-ad.html


https://maxbjj.blogspot.com/2018/08/un-agente-di-polizia-usa-il-brazilian.html


L'Apuania Jiu-Jitsu Academy è presente a Massa alla Pugilistica Massese con corsi di grappling e Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e bambini e presso la Yama Arashi con un corso adulti. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età

martedì 12 luglio 2022

Il sistema delle cinture è superato?

 


Recentemente su FB si è acceso un dibattito a proposito del significato e ruolo delle cinture nel Bjj. Nei vari interventi si sono espressi pareri contrastanti e non sono mancate alcune inesattezze.  Il post non ha la pretesa di essere esaustivo né di esprimere verità assolute, mi limito a registrare alcune posizioni, problemi, contraddizioni e ad eprimere alcune considerazioni.

ORIGINI DELLE CINTURE NEL JUDO

La cintura fa parte integrante dell'abbigliamento indispensabile alla pratica di molte arti marziali. Annodata intorno alla vita serve a chiudere la giacca del gi. Fin dagli albori del judo, dal 1882, è sorta la questione di come tenere chiuso il judogi. Doveva essere fatto in modo adeguato e senza rappresentare un pericolo per un judoka o il suo partner. Fu proibito qualsiasi abbottonatura e così fu adottato rapidamente il principio della cintura.

Il colore della cintura nasce con l'intenzione di indicare il livello di apprendimento del praticante. Pare che l'idea del colore nero per la cintura venne a Jigoro Kano osservando i nuotatori esperti che avevano un nastro nero intorno alla vita. E' probabile che fu così che ebbe l'idea di separare gli allievi avanzati dai principianti. In Giappone quando Kano creò il sistema originale c'erano solo due cinture: la cintura bianca e la cintura nera.

Le cinture colorate, come le conosciamo oggi (dal bianco al marrone), non sono un'invenzione americana, come sostiene qualcuno poco informato, furono inventate in Inghilterra a metà degli anni '20. Nel 1926 il maestro giapponese Gunji Koizumi, fondatore della British Judo Association e del primo dojo europeo rivoluzionò il sistema dei gradi introducendo cinture di colore aggiuntive. Nel programma di Gunji Koizumi ci sono cinque colori (bianco, giallo, verde, blu e marrone), a cui fu aggiunto l'arancione, per corrispondere ai sei kyū del Kōdōkan dell'epoca. Senza che sia possibile verificarlo, esiste la possibilità che i colori fossero basati sul colore delle palle da biliardo.

Nel 1935, un altro esperto giapponese, Mikinosuke Kawaishi, dopo un soggiorno in Inghilterra, introdusse le cinture colorate in Francia e sviluppò un programma di insegnamento ad esse associato, che presto sarebbe stato chiamato "Metodo Kawaishi". Queste invenzioni e sviluppi corrispondevano pienamente al modo di pensare occidentale e consentirono al judo di prosperare, soprattutto tra i membri più giovani della società.

Gi e cinture colorate non sono quindi un retaggio orientale ma decisioni prese da Kano e da suoi allievi guardando ad occidente, per venire incontro alle esigenze di un pubblico occidentale e ad un pubblico giapponese che si stava occidentalizzando. Kano nei suoi scritti sottolinea il fatto che le cinture colorate furono introdotte per motivare gli allievi sic et simpliciter. Il sistema di gradi inventato da Jigoro Kano e sviluppato da altri esperti ebbe un tale successo che fu ripreso da altre arti marziali.

LE CINTURE NEL BJJ

A differenza di Kano, che assegnava la cintura nera per separare gli allievi principianti dagli avanzati, i maestri Carlos ed Helio Gracie non dividevano gli allievi in base al livello tecnico, l'unica divisione era tra praticanti e insegnati. Per ottenere il diploma da insegnante bisognava seguire un corso. Le persone in procinto di guadagnare il loro diploma indossavano una cintura azzurra. Dopo aver ricevuto il diploma e una volta diventati professori, avrebbero ricevuto una cintura blu scuro. Fino al 1967 il sistema originale dei fratelli Gracie era basato su due cinture che non indicavano le abilità di combattimento ma le abilità di insegnamento. Nel 1967, con la creazione della Federazione di Jiu-Jitsu, si iniziarono a usare le cinture nere per la prima volta nel Gracie jiu-jitsu e le cinture colorate sul modello del Judo e si crearono le diverse barre per le cinture per differenziare le cinture di jiu-jitsu da altri stili di arti marziali.

LA CINTURA COME SIMBOLO

Uno degli aspetti che ha colpito subito l'immaginario degli occidentali, quando si sono imbattuti nello sport del Judo, - scrive Giuseppe Tribuzio nel libro "Dialoghi sul Judo"- è stato l'utilizzo della cintura colorata che i praticanti si annodano intorno alla vita. Hanno subito suscitato molta curiosità i suoi colori, che dal bianco del principiante diventavano di una gradazione sempre più scura fino al colore nero dell'esperto. Cingersi la vita con la mitica cintura nera è stato ed è il sogno di tutti coloro che si avviano alla pratica del Judo. La cintura è sia un oggetto che un simbolo forte, strettamente legato alla pratica delle arti marziali e del judo in particolare. 

Chi indossa una cintura e per associazione questa cintura: io ho una cintura nera e sono una cintura nera. Qualunque sia il suo ruolo o il suo attributo, è un elemento fondamentale che distingue il judo e le arti marziali da qualsiasi altra disciplina sportiva.

CRITERIO PER ASSEGNARE LE CINTURE

Perché le persone si allenano nelle arti marziali? Riceverai tante risposte diverse a questa domanda quante sono le persone che si allenano. Che si tratti di aspirazioni competitive, ricreative o filosofiche, tutti devono passare attraverso lo stesso processo di valutazione. Le arti marziali sono tutte strutturate attorno a un sistema di classificazione utilizzato da più di un secolo. Il BJJ non è da meno e ha adottato il sistema di cintura come diretta conseguenza del suo legame col Judo. Le cinture, però, non sempre rappresentano il vero grado e la conoscenza di un praticante.

Cosa significa una cintura nel BJJ? La cintura per alcuni rappresenta il livello tecnico, l'efficacia in combattimento, il grado di anzianità, nonché delle qualità morali, che corrispondono allo scrupoloso rispetto del codice morale insieme a un sufficiente investimento nella pratica. Non esiste una definizione fissa e le opinione in materia sono le più varie. Non ci sono criteri fissi per assegnare una cintura e ciò può creare confusione per coloro che si chiedono cosa devono fare per ottenere la cintura successiva, se non sanno quali criteri vengono utilizzati.

Per alcuni il sistema di cinture adottato nel BJJ è buono perché si basa sul giudizio del maestro, che è una cintura nera, e sulla capacità dell'allievo di utilizzare con successo le tecniche apprese durante lo sparring e  le competizioni. E' un mix tra il giudizio di un altro essere umano (soggettivo) e la capacità di vincere in competizione o nella tua accademia (oggettivo).

Ad ogni modo, il grado raggiunto ed esibito con la cintura annodata in vita dovrebbe avere una sua effettiva corrispondenza con le proprie capacità e competenze, altrimenti, chi la indossa - ci dice sempre Tribuzio - corre il rischio di perdere la faccia ogni qual volta che si espone al giudizio altrui. Per questo motivo il proprio valore deve corrispondere a quanto viene esibito con la massima sincerità.

Se però una cintura blu vince in un torneo una cintura nera (ed è capitato!), evidentemente un qualche problema nel criterio di assegnazione delle cinture ci deve essere! Ad esempio alcune persone imparano più velocemente di altre, quindi costringere qualcuno a rimanere ad un livello di cintura per un certo numero di anni non ha alcun senso. In questo momento, gli standard della IBJJF valutano il tempo di pratica rispetto al livello di abilità. Questo metodo risulta essere un freno nei confronti di atleti talentuosi che si dedicano full time al Jiu-Jitsu. Se due anni di permanenza in una cintura poteva essere un tempo ragionevole quando la maggioranza dei praticanti erano degli hobbisti oggi le cose sono cambiate.

Questo problema è diventato più evidente a causa dell'ascesa del Jiu Jitsu come sport. Alcuni praticanti potrebbero avere gli stessi livelli di cintura, ma differenti livelli di abilità. Il vecchio modo di pensare è che ci vuole una certa quantità di tempo per guadagnare un livello di cintura è obsoleto e provoca discrepanze quando si tratta di praticanti amatori e agonisti. È necessario uno standard più chiaro se si vuole veramente vedere quali sono le abilità di qualcuno.

La IBJJF si è sempre avvantaggiata di questa non separazione tra hobbisti e professionisti e questo non è buono per lo sport occorre avere una netta distinzione tra hobbisti e pro. Nasce da questa mancata distinzione buona parte delle polemiche e controversie che ruotano attorno al sistema delle cinture.

CRITICA AL SISTEMA DELLE CINTURE

Perché abbiamo un sistema di cinture? Altri sport da combattimento non hanno gradi di cintura, quello che hanno sono competizioni e ranking. Man mano che le tue prestazioni migliorano, gareggi in competizioni di livello più alto. Se le tue prestazioni diminuiscono, gareggi in competizioni di livello inferiore (sebbene la maggior parte delle persone smetta di competere quando le loro prestazioni diminuiscono). Può sembrare una sottile differenza, ma è importante. Nella maggior parte degli sport vuoi migliorare le tue abilità in modo da poter sfidare te stesso gareggiando in competizioni più difficili. Chi critica il sistema di cinture BJJ sostiene che non sia un sistema di merito e questo sarebbe dimostrato dalla frequenza con cui la parola sandbagger viene usata nel BJJ. Un sandbagger descrive qualcuno che sta costantemente battendo avversari di livello più alto, ma non ha ricevuto quel grado come nel caso di cinture blu che vincono cinture nere. Se dicessimo "Partecipo ad una competizione nella categoria " cinture blu" anziché "sono una cintura blu", non avremmo problemi. L'unica gerarchia in palestra sarebbe la gerarchia delle competenze.

Se tutti in palestra gareggiassero, anche in questo caso non ci sarebbero problemi. L'allenatore classificherebbe gli allievi in base al loro rendimento in competizione. Si verifica un problema quando solo alcune persone in palestra competono ma tutti si aspettano di ricevere le cinture. Gli agonisti che gareggeranno saranno graduati in modo appropriato. Ma come dovrebbe graduare un allenatore chi non gareggia?

Immagina un allievo part-time che si allena sporadicamente ma si allena da sei anni. Molti allenatori sarebbero tentati di assegnare il grado successivo a questo allievo, anche se non hanno le stesse capacità degli agonisti di questo grado. Sono molti gli allenatori che hanno ceduto a questa tentazione e hanno valutato i propri atleti in modo incoerente. Pochi allenatori hanno criteri coerenti. Molti usano metriche arbitrarie come la durata dell'allenamento, se l'atleta paga il mensile in tempo o se all'allenatore piace o meno l'allievo. Gli atleti che si sono allenati duramente per guadagnare la cintura si risentiranno nel vedere altri atleti ricevere cinture pur avendo livelli di abilità inferiori.

Per risolvere questo problema Rob Biernacki, ad esempio, non da la nera a determinate persone. Se una persona inizia a praticare bjj a 35 anni e si allena due volte alla settimana - dice - non potrà ricevere la nera solo sulla base di una conoscenza teoretica il massimo che potrà ricevere sarà la viola. Inoltre sostiene che non debbano esserci campionati del mondo per le cinture colorate. Nel Judo - dice - sarebbe assurdo solo pensare ad un campione del mondo cintura gialla, nel bjj invece abbiamo cinture blu campioni del mondo. In questo modo - dice sempre Biernacki - si vende una gloria fasulla; non esiste in nessuna altro sport qualcuno che può vantarsi di essere "campione del mondo master 4 cintura blu" (senza nulla togliere al fatto che qualcuno ha gareggiato e vinto degli avversari per fregiarsi di questo titolo).

IL PROBLEMA DELLA CINTURA

Se si associa al colore della cintura un determinato livello tecnico possono sorgere dei problemi. Una cintura viene fornita con aspettative di abilità. Se indossi una cintura e per vari motivi (assenza prolungata, infortunio) non ritieni di poterla onorare in combattimento non puoi fare marcia indietro e metterti una cintura inferiore, è probabile che allora qualcuno trovandosi in questa situazione possa decidere di trovare scuse per evitare di lottare con persone che ritiene gli siano superiori anche se indossano una cintura di un colore inferiore o decidera di non allenarsi più. per poter mantenere il livello corrispondente alla cintura occorre allenarsi con costanza. Se ad esempio una cintura blu per un periodo di tempo resta lontana dal tatami e non si allena, psicologicamente avrà delle resistenze a ricominciare ben sapendo che lottando sarà finalizzata anche dalle bianche e questo a livello di autostima è un problema di non poco conto. E' per questo che molti abbandonano se non possono allenarsi con costanza o se per motivi vari sono stati assenti dal tatami per un lungo periodo.

In questi casi non basta dire che la cintura serve a chiudere la giacca del Gi. Esiste oggettivamente un problema intrinseco al sistema di graduazione basato sulle cinture colorate. Da una parte abbiamo le cinture che si ottengono una volta raggiunta un certa perizia tecnica ma se queste abilità diminuiscono non si viene degradati. Il fenomeno della degradazione è avvenuto in alcuni casi ed è un argomento controverso perché chi subisce la degradazione sono quegli allievi che cambiano di accademia e che vengono ritenuti non degni di portare quella cintura. Questo fenomeno però ha motivazioni di marketing: è un modo indiretto per dire alla comunità che i propri standard sono alti e che le altre accademie e gli altri maestri sono tecnicamente inferiori o che vendono o regalano le cinture a chi non le merita.

CINTURA O CATEGORIE?

Esiste una contraddizione tra il sistema di graduazione basato sulle cinture e il reale livello di un atleta. Cintura e livello possono coincidere ma possono anche divergere. Il regolamento sportivo del Grappling targato FIGMMA vedeva gli atleti divisi in classi. Alla classe più alta la “A” o “Open” potevano accedere tutte le cinture. Era quindi possibile vedere cinture nere battute da cinture viola o marroni. Non serve che vi ricordi che questo sistema basato sulle "classi" non ha incontrato il favore dei più. Lo sport del BJJ potrebbe fare a meno delle cinture, basterebbero categorie divise in base all'effettiva abilità dell'atleta. Invece che categorie divise per cinture categorie divise per "classi" o competizioni riservate agli hobbisti e competizioni riservate ai professionisti. 

Le cinture sono un retaggio della tradizione e difficilmente il BJJ, in quanto arte marziale, potrà farne a meno ma se si riuscisse a diffondere una visione chiara di cosa rappresenta una cintura forse non ci si stupirebbe più di una blu che finalizza una nera e forse si riuscirebbe anche a diminuire gli abbandoni e far tornare in palestra tanti allievi che hanno smesso di praticare e che non se la sentono di indossare una cintura e risultare meno performanti rispetto ad altri allievi dal colore della cintura più chiara.

L'OSSESSIONE PER LA CINTURA

Spesso l'acquisizione delle cinture, dei gradi - dice Giuseppe Tribuzio - diventa anche nel Judo, come in altri settori della vita civile, una competizione, una sterile gara esibizionistica, priva di contenuti. Si rincorrono promozioni facili, riconoscimenti da esibire che attestino una posizione di privilegio e di potere, contravvenendo così allo spirito del Judo, che richiede sempre moderazione e nessun sfoggio narcisistico di titoli o medaglie. La cintura intesa in questo modo diventa il simbolo della nostra identità riconosciuta.

domenica 10 luglio 2022

Il Gi è anacronistico?

 

Il Gi, erroneamente chiamato kimono, ovvero l'abito usato dai praticanti di Judo e di tante altre arti marziali tra cui il BJJ, fu progettato e creato per la prima volta dal fondatore del Judo, Jigoro Kano, alla fine dell'ottocento.

giovedì 7 luglio 2022

Un successo l'11° Campionato Italiano di Bjj della FIGMMA

 

L'11° Campionato Italiano di Brazilian Jiu Jitsu della FIGMMA è stato un successo sotto tutti i punti di vista.

martedì 5 luglio 2022

Maestro amico o professionista?

Nel Bjj si scontrano due posizioni diamentralmente opposte a proposito del rapporto che il maestro dovrebbe instaurare con i suoi allievi.

venerdì 17 giugno 2022

Tre concetti fondamentali per passare la guardia

 

Per passare la guardia occorre tenere a mente tre aspetti.

martedì 14 giugno 2022

Un approccio più intelligente all'apprendimento del BJJ

 
di Bren Veziroglu: "Nel Jiu-jitsu, nel grappling e in molti altri sport, ci viene insegnato che le tecniche sono una serie semplice e lineare di passi da memorizzare, praticare e perfezionare. Quando sei in guardia chiusa, ad esempio, puoi rompere la postura del tuo avversario, ottenere una presa incrociata del bavero, ottenere una seconda presa sull'altro bavero, quindi eseguire lo strangolamento incrociato per sottomettere il tuo avversario.

giovedì 2 giugno 2022

Strangolamento con la cintura

 

Sì, potrà sembrare strano e molti lo ignorano, ma con la propria cintura è possibile strangolare a patto che sia stretta in vita con entrambi i nodi.

martedì 17 maggio 2022

Una delle più efficaci finalizzazioni dalla posizione laterale: lo Step Over Choke


Per tutto il mese di maggio ho il piacere di avere ospite presso la Pugilistica Massese e la Yama Arashi, le due uniche palestre di Massa dove è possibile praticare Jiu-Jitsu Brasiliano, il campione europeo e mondiale IBJJF nella categoria cintura marrone master la cintura nera di judo e Bjj Marcelo Pagliuso. Marcelo è di Florianopolis e si allena presso la sede centrale della Grace Barra sotto la diretta supervisione di Carlinhos Gracie jr.

domenica 15 maggio 2022

L'Apuania Jiu-Jitsu Academy al Versilia Junior Jiu-Jitsu Challenge 2022


L'Apuania Jiu-Jitsu Academy ha partecipato ieri al Versilia Junior Jiu Jitsu Challenge 2022 col suo  team di  giovanissimi jitseri che si allenano alla Pugilistica Massese.

giovedì 5 maggio 2022

1°Italian Open di Brazilian Jiu-Jitsu

 

Domenica 24 aprile 2022 si è svolto al PalaTorrino di Roma il 1° Italia Open di Brazilian jiu-jitsu e gli atleti vincitori dei Ranking di Cintura, si sono aggiudicati un montepremi di 3.000 euro:

lunedì 4 aprile 2022

Ottima prova dell'Apuania Jiu-Jitsu Academy al Torino Jiu-Jitsu Challenge


Questa domenica si è svolto il Torino Jiu-Jitsu Challenge competizione storica del bjj in Italia, come sempre organizzata in maniera impeccabile dal maestro Freddy Linhares.

sabato 19 marzo 2022

Mala tempora currunt


Nella didascalia che accompagna questa sequenza tecnica si legge: "durante una lite Helio decide di usare un colpo di gomito". E' esattamente quello che ha fatto qualche anno fa Ralph Gracie a Flavio Almeida. 

martedì 8 marzo 2022

Il problema del CBD tra potenziali benefici ed effetti collaterali


A stare a sentire i vari jitseri "abassador" del CBD (cannabidiolo) questo composto chimico avrebbe tanti benefici per la salute e nessun effetto collaterale: sarebbe indicato per ridurre le infiammazioni articolari (come rimedio contro l'artrite e artrosi), sarebbe una soluzione naturale per il recupero post allenamento, migliorerebbe il riposo, aiuterebbe a rilassare la mente e i muscoli e aiuterebbe ad affrontare l'allenamento e la gara in maniera più rilassata e concentrata. Sulla base di quali evidenze scientifiche i vari ambassador, arruolati dai brand che commercializzano il CBD, fanno simili affermazioni? Su nessuna, dal momento che ad oggi mancano studi clinici su LARGA SCALA, sugli effetti benefici e su quelli collaterali del CBD.

sabato 19 febbraio 2022

Più Jiu-Jitsu per tutti

 
Il Bjj sportivo  non ha un'unica federazione è per questo che, se si ha a cuore la sua crescita, le federazioni e i circuiti di competizioni dovrebbero cercare di non incidere troppo sui portafogli delle società sportive e dei maestri. 

venerdì 18 febbraio 2022

Il rapporto tra allenatori e atleti


"Noto che la maggior parte degli allenatori stabilisce programmi di allenamento, sia per i giovani che per gli adulti, destinati solo ad allenare gli atleti per la competizione e per farli diventare "campioni".

domenica 13 febbraio 2022

Kenji Tomiki e l'Aikido sportivo

Kenji Tomiki, maestro di Judo e Aikido, nel 1967 aprì ad Osaka lo Shodokan Dojo. Nasce cosi l'unico stile  di Aikido a praticare il randori (sparring) e lo shiai (competizioni). 

giovedì 10 febbraio 2022

Non mi è mai piaciuto combattere

 

Non mi è mai piaciuto combattere - dice Armando Wridt nell'intervista rilasciata a Robert Drysdale e trascritta nel libro "Opening Closed-Guard" -  perché in realtà non mi è mai piaciuto il combattimento fine a se stesso perché il combattimento fine a se stesso non porta da nessuna parte.

mercoledì 2 febbraio 2022

Odette Giuffrida: "Il Judo non è uno sport maschile"


Odette Giuffrida, medaglia d'argento ai Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016 e bronzo a Tokio 2020, ha detto: "Lo dico sempre: il judo non è uno sport maschile, il judo è femmina. Non c'è di che stupirsi, in fondo, quanto hanno dovuto combattere le donne, nella storia? Donne con spalle larghe e braccia forti, donne con la femminilità dentro."