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giovedì 25 aprile 2019

Lo stile di insegnamento di Rickson

"Quello che non mi piace dello stile di insegnamento di Rickson è il fatto che mette in imbarazzo le persone mettendole in difficoltà e molte volte frustrandole. Cambia il suo livello di difficoltà e aggiunge piccoli dettagli per far sembrare l'altra persona incompetente. Il Jiu Jitsu di Rickson Gracie non si discute ma il suo stile di insegnamento è seriamente imperfetto."

martedì 23 aprile 2019

Fabio Gurgel critico verso l'arbitraggio


I campionati di Jiu Jitsu principalmente quelli organizzati dalla IBJJF  hanno avuto una costante evoluzione negli ultimi dieci anni e sono riusciti a raggiungere un alto livello qualitativo ma c'è un punto che sembra non risolto ed è quello dell'arbitraggio.

lunedì 22 aprile 2019

Stai usando troppa forza!


"Stai usando troppa forza!" è questa la frase che un principiante sente più spesso. Questo consiglio però non viene compreso dal momento che per il principiante usare la forza per vincere le resistenze che incontra durante la lotta è una cosa normale, inoltre a complicare il tutto ci sono gli agonisti che sfoggiano fisici muscolosi.

sabato 20 aprile 2019

Ralph Gracie ricercato per l'aggressione a Flavio Almeida


È stato emesso un mandato d'arresto nei confronti di Ralph Gracie, derivante dall'aggressione ai danni di Flavio Almeida durante il Mondiale No-Gi IBJJF del 2018.

Keenan Cornelius in cerca di una nuova casa


E' di qualche giorno fa la notizia che Andre Galvao ha chiesto a Keenan Cornelius di lasciare il team Atos dopo un sodalizio durato 6 anni. Keenan  si unì al team Atos assieme ad altri membri del team Loyd Irvin dopo un brutto caso di stupro nel quale erano coinvolti dei suoi compagni di squadra.

venerdì 19 aprile 2019

Difesa Personale




Ultimamente mi sono trovato a parlare di "Difesa Personale" e del collegamento con le discipline marziali più volte, da qui l'idea di dare qualche consiglio, soprattutto ai neofiti. Arti Marziali ( AM) e Sport da Combattimento (SDC) servono ai fini della Difesa Personale (DP)?

L'allievo-ospite


L'ospitalità è sempre stata considerata un dovere sacro. L'ospitalità è sentita quasi come un giusto dovere in tutte le accademie: il più delle volte l'ospite si presenta come tale altre volte si presenta sotto le mentite spoglie dell'allievo.

sabato 13 aprile 2019

La sindrome del perdente

NIKE la Dea della vittoria

Perdere è di solito la forma più usuale per andare avanti nella vita. Infatti, quando si perde si riceve un'attenzione maggiore. In più il perdente non deve sopportare la pressione e la responsabilità che comporta la vittoria. Invece per vincere, anzi per mantenere la vittoria, occorre lavorare sodo, conservare lo stato di concentrazione e assumere una serie di responsabilità.

venerdì 12 aprile 2019

Il Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport


In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. 

giovedì 11 aprile 2019

Il manifesto della comunicazione non ostile



In Rete, spesso l’aggressività domina tra tweet, post, status e stories. È vero che i social media sono luoghi virtuali, ma è vero che le persone che vi si incontrano sono reali, e che le conseguenze sono reali. 

mercoledì 10 aprile 2019

L'Aeterna conquista Roma

L'Aeterna è seconda nella classifica a squadre al Roma Spring. Nessun altro team Italiano nella classifica a squadre nei primi 10. Luca Anacoreta  è oro sia col Gi sia nel No-Gi.

Grappling Royal Invitational: buona la prima

Il Grappling Royale Invitational è il primo evento di sub only con regolamento Quintet in Italia. Ideatore del torneo è Fabio Pastori che con l'aiuto del suo team il Wazabe  ha messo su una macchina organizzativa coi fiocchi, curata nei minimi dettagli.

martedì 9 aprile 2019

Silvia Gallini oro in Romania


Silvia Gallini del team jiu jitsu full fight del maestro Stefano Bortolazzi (allievo di Andrea Verdemare del team Flow) titolare della nazionale di Grappling FIGMMA nella 64 kg è l'unica atleta azzurra a salire il gradino più alto del podio.

Il Gracie di adozione


Anche senza portare il cognome della più conosciuta dinastia di lottatori del mondo, Pedro Hermeterio Araujo de Castro, è stato indubbiamente “uno di famiglia”.

I piccoli Rolls, Rorion e Rickson, racconta fieramente in una intervista, hanno mosso letteralmente i primi passi davanti a lui e secondo un curioso aneddoto, smettevano di piangere quando l'allora giovane Pedro li prendeva in braccio.

Dopo aver conosciuto il jiu jitsu nel 1943, all'età di diciannove anni, grazie ad un camp intensivo tenuto da Carlos Gracie nello stato di Ceara in Brasile, Pedro, grazie al talento ed alla straordinaria dedizione mostrata, divenne in breve tempo assistente del suo maestro ed iniziò sin da subito a fare dell'arte marziale di origine nipponica anche un modo per guadagnarsi da vivere.

Successivamente, invitato da Helio Gracie a vivere a Rio de Janeiro, trascorse quattro anni nello studio intensivo dell'Arte nel cuore della famiglia ed a contatto con i suoi membri di spicco, prima di trasferirsi su richiesta di Gastao Gracie ad insegnare a San Paulo dove si stabilì in via definitiva.

Fiero sostenitore dei suoi maestri, visse nel rispetto di chi gli aveva insegnato e fu araldo della famiglia nella buona e nella cattiva sorte anche quando si trattò di difendere il prestigio dell'accademia dalle sue stesse rivalità interne.

Pedro Hemetério Vs. Waldemar Santana

Nel dicembre del 1953 infatti Pedro Hermeterio detto “Homen-Quiabo”, fu costretto a scendere in campo come campione di Helio nell'increscioso affare di famiglia che lo vide contrapposto a George Gracie, una sfida per decidere quale versante della dinastia esprimesse il miglior jiu jitsu.

La questione si chiuse  dopo 26 minuti e 34 secondi di intensa lotta quando George “Gato Ruivo”, fu costretto alla resa da uno strangolamento sotto monta e Pedro rivendicò il primato del suo amico e maestro davanti agli occhi del pubblico.

Dopo una lunga vita dedicata all'Arte, Mestre Hermeterio si spegnerà all'età di 86 anni con l'unico rammarico di aver dovuto lasciare il tatami nell'ultima parte della sua vita a causa dei problemi di salute.

Il suo lascito al mondo del jiu jitsu brasiliano e della lotta in generale, oltre al ricordo delle sue sfide ed alla sua eredità tecnica di insegnante, è una ricca collezione di ricordi sulla storia dell'arte marziale che ha tanto amato formata e custodita in oltre quarant'anni di attività nella sua accademia di San Paulo.


Di Simone “Muso” Caruso, autore per la pagina KONG