mercoledì 1 maggio 2024

La filosofia dell' egoismo altruistico

 

L'accademia di Jiu Jitsu è un crocevia di individualità unite da un'unica missione: preservare l'unità del gruppo, senza la quale l'apprendimento e il progresso diventano impossibili. Tuttavia, questa unione non è immune dalle tensioni interne frutto dell' incontro-scontro degli egoismi individuali.

La contraddizione intrinseca tra egoismo e altruismo è una realtà indiscutibile, resistente alle semplici prescrizioni morali. Dobbiamo affrontarla con una comprensione più profonda, riconoscendo che l'egoismo individuale non è semplicemente un vizio da negare, ma può essere il motore stesso del progresso, se trasformato in un'egoismo-altruistico, dove il desiderio di eccellere si coniuga con la necessità di preservare l' incolumità psicofisica degli altri.

La cura del proprio compagno di allenamento non è solo un atto di bontà astratta, ma una necessità pratica. Questo non si basa necessariamente su un sentimento empatico innato, ma sulla consapevolezza che danneggiare il compagno significa danneggiare anche se stessi, poiché senza di loro non vi è possibilità di crescita e miglioramento personale.

In questo contesto, la lotta diventa un atto di dualità: combattiamo per eccellere, ma allo stesso tempo ci prendiamo cura dei nostri compagni di allenamento, poiché riconosciamo che il loro benessere è indispensabile per il nostro stesso sviluppo. Quando ci alleniamo con questa consapevolezza, il nostro egoismo si trasforma in un'ambizione altruistica, dove il successo personale è intimamente legato al benessere della comunità.

La filosofia dell'egoismo-altruistico nel Jiu Jitsu ci insegna che la vera grandezza non risiede nell'egoismo sfrenato o nell'altruismo sacrificale, ma nell'equilibrio armonioso tra il desiderio di eccellere e la cura per gli altri. È solo abbracciando questa dualità che possiamo crescere non solo come singoli ma come gruppo non solo come lottatori, ma anche come esseri umani.


 

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