giovedì 24 novembre 2016

Una cintura nera non è niente se non ha carattere, buona condotta e onore



Questo scriveva Oswaldo Fadda nel suo libro:" Quando qualcuno vi indicherà per la strada dovrà dire, con rispetto, che siete un praticante di Jiu Jitsu ma sopratutto che anche grazie al Jiu-Jitsu siete diventati una persona di carattere, una persona retta, un essere umano nella sua più alta accezione."


Oggi assistiamo sempre più a manifestazioni di arroganza e mancanza di rispetto tra i giovani campioni. Come ad esempio Dillon Danis, che sembra più influenzato dalle intemperanze di Mc Gregor che dal carattere pacifico del suo maestro o come  Gordon Ryan, che a dispetto di un maestro filosofo,  si presenta alle gare e alle interviste con una corona di plastica sulla testa. E poi  le sfide e gli scambi di insulti sui social o, ancor più grave, come le minacce di morte rivolte da Erberth Santos ad una ragazza e alla sua famiglia, epilogo di uno squallido scandalo a sfondo sessuale.

E' sempre più vero quello che scriveva Fadda:"Una cintura nera non è niente se non ha carattere, buona condotta e onore."

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