Alcune considerazioni tratte da un
articolo apparso sul nuovo sito Protocolo BJJ: "Tutto è incominciato con i
Gracie con gli annunci sui giornali, nei quali si sfidava chiunque a
combattere sulle spiagge di Rio de Janeiro.
Poi Samuel Braga ha creato il berimbolo
e Rafael Mendes ne ha fatto la base del suo gioco. Questo è stato
l'inizio delle grandi critiche al Jiu-Jitsu sportivo attuale. Non è
colpa di Rafael Mendes, la colpa è che il suo gioco funziona.
Braulio Estima, fino ad allora un
mostro nelle finalizzazioni, mette il piede sul bavero e iniziare la
lapel guard.
Keenan Cornelius ha un'intuizione e
indovinate un po'! Incomincia a ribaltare e prendere la schiena con
il piede incastrato nel bavero.
La guardia di bavero ha dimostrato che
funziona in competizione. Legare l'avversario funziona sempre,
sembra un gioco offensivo ma non lo è. Ma il fatto che funzioni non
vuol dire che sia un evoluzione questo è il punto. Queste novità
non hanno rivoluzionato il Jiu-Jitsu né come sport né come arte
marziale.
Il Jiu-Jitsu si è perso nelle regole,
nella volontà delle medaglie, si è perso quando il berimbolo, la
guardia di bavero hanno incominciato a "portare" medaglie e chi le
guadagnava incominciava ad ispirare altri lottatori".
Il Jiu-Jitsu, per il sito Protocolo e non solo, è un arte marziale
fattasi sport nel quale si vince per finalizzazione o superiorità
manifesta.
Già dalla prossima Copa Podio si promette mano ferma
contro chi utilizzerà queste tecniche per stallare il combattimento. Vedremo se l'idea di tornare alle
origini, anche attraverso nuovi formati e nuovi regolamenti, riuscirà a
dare una virata alla deriva che sta avendo oggi il Jiu-Jitsu
sportivo.
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