domenica 19 ottobre 2014

"Il Jiu-Jitsu si è perso nelle regole"

Alcune considerazioni tratte da un articolo apparso sul nuovo sito Protocolo BJJ: "Tutto è incominciato con i Gracie con gli annunci sui giornali,  nei quali si sfidava chiunque a combattere sulle spiagge di Rio de Janeiro.


Poi Samuel Braga ha creato il berimbolo e Rafael Mendes ne ha fatto la base del suo gioco. Questo è stato l'inizio delle grandi critiche al Jiu-Jitsu sportivo attuale. Non è colpa di Rafael Mendes, la colpa è che il suo gioco funziona.

Braulio Estima, fino ad allora un mostro nelle finalizzazioni, mette il piede sul bavero e iniziare la lapel guard.

Keenan Cornelius ha un'intuizione e indovinate un po'! Incomincia a ribaltare e prendere la schiena con il piede incastrato nel bavero.

La guardia di bavero ha dimostrato che funziona in competizione. Legare l'avversario funziona sempre, sembra un gioco offensivo ma non lo è. Ma il fatto che funzioni non vuol dire che sia un evoluzione questo è il punto. Queste novità non hanno rivoluzionato il Jiu-Jitsu né come sport né come arte marziale.

Il Jiu-Jitsu si è perso nelle regole, nella volontà delle medaglie, si è perso quando il berimbolo, la guardia di bavero hanno incominciato a "portare" medaglie e chi le guadagnava incominciava ad ispirare altri lottatori".

Il Jiu-Jitsu, per il sito Protocolo e non solo, è un arte marziale fattasi sport nel quale si vince per finalizzazione o superiorità manifesta.

Già dalla prossima Copa Podio si promette mano ferma contro chi utilizzerà queste tecniche per stallare il combattimento. Vedremo se l'idea di tornare alle origini, anche attraverso nuovi formati e nuovi regolamenti, riuscirà a dare una virata alla deriva che sta avendo oggi il Jiu-Jitsu sportivo.

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