"L’educazione dei bambini parte dal saper insegnare loro a tollerare, a capire, a perdonare, a essere generosi, ad accettare le sconfitte. L’esempio è fondamentale. Non si insegna puntando il dito. Avevo un amico che era la persona più buona del mondo, geneticamente era uno generoso, un santo, però era cresciuto in una famiglia dove ce l’avevano con gli ebrei, dal nonno al papà . E lui diceva che gli ebrei dovevano essere fatti fuori. Perché? Perché lo aveva sentito. Certo, non lo faceva, ma lo diceva, lo aveva ereditato verbalmente, un’eredità acustica. L’eredità fonetica delle famiglie."