domenica 26 gennaio 2025

Armand Cherpillod: il pioniere Svizzero della Lotta e del Jiu-Jitsu

Armand Cherpillod è stato uno dei più grandi lottatori svizzeri della sua epoca, un atleta straordinario che, nonostante la sua modesta statura, ha saputo imporsi sui migliori lottatori di catch wrestling in Europa. Nato il 25 novembre 1876 a Vraconnaz, vicino a Sainte-Croix nel Canton Vaud, Cherpillod si distinse per la sua incredibile padronanza delle tecniche di lotta e per la sua capacità di adattarsi e innovare nelle competizioni.

 

Proveniente da una famiglia modesta e primogenito di nove figli, affrontò fin da giovane le difficoltà della vita. Tuttavia, il suo talento lo portò a conquistare numerosi titoli regionali, nazionali e internazionali, divenendo più volte campione d’Europa e del mondo di lotta libera e ju-jitsu tra il 1900 e il 1926.

Nel 1901, la sua carriera prese una svolta decisiva quando fu invitato a Londra per insegnare ginnastica e lotta libera alla prestigiosa Bartitsu Academy of Arms and Physical Culture, fondata da E.W. Barton-Wright. Qui ebbe l’opportunità di allenarsi e insegnare accanto ai maestri giapponesi Yukio Tani e Sadakazu Uyenishi, dai quali apprese i segreti del ju-jitsu.

Cherpillod riteneva che il ju-jitsu e la lotta libera europea avessero un'origine comune, considerando il primo semplicemente come uno stile particolare della seconda. Secondo lui, entrambi condividono l'obiettivo di sconfiggere l’avversario senza riguardo per le convenzioni, poiché ogni tecnica è valida purché conduca al risultato desiderato. Tuttavia, riconosceva che il ju-jitsu aveva preservato una maggiore libertà e indipendenza, mentre la lotta europea, attraverso secoli di evoluzione e sportivizzazione, aveva perso la crudezza originaria, cedendo il passo a regole che ne avevano limitato l'efficacia.

Nel Bartitsu Club, Barton-Wright cercava un campione europeo capace di sfidare i wrestler inglesi con successo, in un periodo di tensioni tra la comunità britannica della lotta e i nuovi approcci continentali e giapponesi. Cherpillod si dimostrò all’altezza delle aspettative, vincendo incontri importanti, tra cui una memorabile sfida contro il famoso lottatore Joe Carroll durante un torneo di Bartitsu.

Tra i suoi allievi più noti al Bartitsu Club figurava Sir Cosmo Duff-Gordon, noto aristocratico e atleta eccentrico, divenuto famoso per essere uno dei pochi uomini sopravvissuti all'affondamento del Titanic.

Dopo la chiusura del Bartitsu Club nel 1902, Cherpillod fece ritorno in Svizzera, dove divenne un pioniere nell'insegnamento delle arti marziali giapponesi. Scrisse diversi libri sull'argomento, tra cui il primo manuale noto di ju-jitsu destinato all'autodifesa femminile, contribuendo alla diffusione della disciplina in Europa.

Cherpillod analizzò l'evoluzione della lotta libera dall'antica Grecia, scrivendo che, col passare dei secoli e con l’avanzare della civiltà, questa disciplina aveva subito modifiche che ne avevano ridotto la brutalità originaria, portando al riconoscimento dello schienamento come segnale di fine combattimento. Tuttavia, osservava come la lotta libera europea avesse perso ciò che il ju-jitsu aveva guadagnato in scienza e virtuosismo, grazie alla sua indipendenza dalle regole convenzionali. Proprio questo virtuosismo dava al ju-jitsu l'apparenza di un'arte misteriosa, capace di ottenere vittorie su avversari occidentali abituati a schemi rigidamente regolamentati.

Nonostante il suo entusiasmo per il ju-jitsu, Cherpillod riconosceva alcuni aspetti fondamentali dell'originalità del metodo giapponese che lo distinguevano da qualsiasi altra forma di lotta libera, in particolare l'uso delle dita e della mano intera, nonché l'intervento della scienza anatomica nelle tecniche di controllo e sottomissione.


Oltre alla carriera agonistica, Cherpillod lavorò come professore di ginnastica e massaggiatore sportivo. Insegnò tecniche di autodifesa ai corpi di polizia svizzeri e tenne conferenze su cultura fisica e alimentazione. Nel 1933, pubblicò un manuale che sintetizzava la sua esperienza, intitolato La vie d'un champion - Cours de culture physique et de jiu-jitsu, rieditato nel 1939, in cui sottolineava l’importanza della preparazione fisica e dello studio dell’anatomia per massimizzare l’efficacia delle tecniche di autodifesa.

 

Cherpillod dimostrava una visione chiara dell’evoluzione della lotta nel contesto globale e comprese come le discipline orientali potessero offrire agli occidentali nuove prospettive per il combattimento e l'autodifesa. La sua influenza si estese anche attraverso i suoi scritti e l'insegnamento in Svizzera e in tutta Europa.

 

 

Armand Cherpillod morì il 26 agosto 1940 nella sua città natale di Sainte-Croix, lasciando un'eredità duratura nel mondo della lotta e delle arti marziali. Il suo contributo alla fusione tra la lotta europea e il ju-jitsu giapponese fa di lui un pioniere del cross training delle dicipline lottatorie e di combattimento in generale essendosi anche cimentato nel pugilato.


 







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