Nel Brazilian Jiu-jitsu la maggior parte delle cose che apprendiamo è attraverso la pratica con un compagno di allenamento, un training partner. Ma quali sono le caratteristiche che deve avere un buon Tp?
Helio Gracie, nei suoi scritti, sottolineava l'importanza di essere un buon compagno di allenamento. Si raccomandava, ad esempio, che quando si praticano le tecniche nel ruolo di "attaccante" è importante non modificare o alterare l'attacco. Quando si applica uno strangolamento o una chiave bisogna farlo con decisione ma non con tanta forza da interferire con la pratica e la padronanza dei movimenti difensivi. Si raccomandava, inoltre, che la persona che ha il ruolo di "difensore" esegua i movimenti lentamente e in maniera controllata, al fine di acquisire familiarità con la tecnica e la meccanica di ogni mossa.
Helio Gracie, nei suoi scritti, sottolineava l'importanza di essere un buon compagno di allenamento. Si raccomandava, ad esempio, che quando si praticano le tecniche nel ruolo di "attaccante" è importante non modificare o alterare l'attacco. Quando si applica uno strangolamento o una chiave bisogna farlo con decisione ma non con tanta forza da interferire con la pratica e la padronanza dei movimenti difensivi. Si raccomandava, inoltre, che la persona che ha il ruolo di "difensore" esegua i movimenti lentamente e in maniera controllata, al fine di acquisire familiarità con la tecnica e la meccanica di ogni mossa.
Ma veniamo in dettaglio alle caratteristiche che deve avere un buon Tp:
Il buon T.P. è allo stesso tempo allievo e maestro. Mentre lotta non si chiude in se stesso, non ascolta solo le sue sensazioni ma cerca di sentire cosa prova il suo partner, acolta il suo respiro, trova i suoi punti di forza e di debolezza.
Un buon Tp nell'allenamento tecnico è cooperativo, non fa resistenza ostruzionistica, e allo stesso tempo non è un corpo morto, ma interagisce anche verbalmente con il partner mostrando i punti di forza e di debolezza dell'esecuzione tecnica.
Un buon Tp non confonde lo sparring leggero con il vero e proprio sparring. Cerca di testare le sue abilità e non cerca a tutti i costi di vincere, permette all'avversario di muoversi per provare nuove posizioni. Il buon TP si deve concentrare sul movimento in modo da sentire le tecniche e avere il tempo di contrastarle, lavorando al 50%. La parola d'ordine è essere creativi ed esplorare le varie aree tecniche. L'importante è non essere competitivi. Lavorare al 50% permetterà al Tp e al suo compagno di fluire in maniera sciolta da una situazione all'altra, creando sequenze di attacco e difesa.
Un buon Tp è sicuro di sé e ragiona. Nello sparring libero non resterà frustrato se finisce finalizzato, ma imparerà da queste situazioni. Non si lascerà sopraffare dall'ego ne si farà guidare dall'orgoglio e dall'egoismo. Soprattutto, non compenserà le sue lacune tecniche con la forza bruta o con tattiche scorrette. Non applicherà mai una finalizzazione con tutta la velocità o in maniera maliziosa e non userà trucchi sporchi. Sarà competitivo ma leale, senza cercare di vincere, pensando solo a imparare e migliorarsi.
Un buon Tp si assicura che il suo partner non abbia qualche infortunio, muovendosi sempre in maniera controllata per evitare di ferire il suo compagno o gli altri ragazzi che si rotolano sulla materassina. Non si muove a scatti, ma segue il ritmo della lotta. La velocità viene naturalmente dalla ripetizione dei movimenti tecnici, non è qualcosa che si può ottenere in tempi brevi improvvisando e sforzandosi artificialmente.
Un buon Tp si assicura che il suo partner non abbia qualche infortunio, muovendosi sempre in maniera controllata per evitare di ferire il suo compagno o gli altri ragazzi che si rotolano sulla materassina. Non si muove a scatti, ma segue il ritmo della lotta. La velocità viene naturalmente dalla ripetizione dei movimenti tecnici, non è qualcosa che si può ottenere in tempi brevi improvvisando e sforzandosi artificialmente.
Un buon Tp adatta il suo gioco in base all'esperienza, alla tipologia corporea, all'età del suo compagno.
Un buon Tp nell'allenamento cercherà di aiutare e motivare gli altri per creare lo spirito di gruppo.
Un buon tp ti spronerà ad allenarti duramente, spingendoti naturalmente a superare i tuoi limiti; saprà aiutarti quando sarai scoraggiato, quando proverai frustrazione o non riuscirai a eseguire correttamente una tecnica.
Un buon Tp sa di aver bisogno del suo partner, quindi lo tratterà con rispetto. Sa che se infortuna il suo compagno di allenamento, non avrà nessuno con cui allenarsi.
Un buon Tp è uno con cui ti puoi allenare quando sei in forma, ma anche quando sei infortunato. Lui deve essere in grado di allenarsi "attorno" ai tuoi infortuni, uno che non si getterà su una leva al ginocchio se sa del tuo recente infortunio in quella parte del corpo.
Un buon Tp nell'allenamento cercherà di aiutare e motivare gli altri per creare lo spirito di gruppo.
Un buon tp ti spronerà ad allenarti duramente, spingendoti naturalmente a superare i tuoi limiti; saprà aiutarti quando sarai scoraggiato, quando proverai frustrazione o non riuscirai a eseguire correttamente una tecnica.
Un buon Tp sa di aver bisogno del suo partner, quindi lo tratterà con rispetto. Sa che se infortuna il suo compagno di allenamento, non avrà nessuno con cui allenarsi.
Un buon Tp è uno con cui ti puoi allenare quando sei in forma, ma anche quando sei infortunato. Lui deve essere in grado di allenarsi "attorno" ai tuoi infortuni, uno che non si getterà su una leva al ginocchio se sa del tuo recente infortunio in quella parte del corpo.
Un accademia di bjj non è una prigione ma un luogo di formazione. Tutti sono li per imparare e aiutarsi reciprocamente a crescere come lottatori e come persone. Non siamo li per far battere tutte le persone con cui lottiamo siamo li per migliorare il nostro jiu-jitsu. Non si è in gara quando si lotta sulla materassina. Si è sulla materassina per imparare e per aiutare il proprio partner a fare la stessa cosa.
Avere dei buoni tp è la chiave del successo nel jiu jitsu. E buono avere partner che hanno diverse corporature, diverse qualità fisiche e corrispondenti qualità tecniche che ci aiuteranno a raggiungere il nostro più alto potenziale. Il Jiu jitsu è molto più delle tecniche che permettono di far battere qualcuno: è uno stile globale basato sulla tecnica e sulla teoria.
Questo post riunisce miei contributi originali con brani tratti da tre post in lingua inglese:
Stephan Kesting - What Makes a Good Training Partner?
Gracie Barra - Training Partners the Good vs. the Bad
Jay Hayes - Being a Good Training Partner
bellissimo post!
RispondiEliminabel post!tutto vero!
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