Erik Tornaboni è un lottatore a 360°, il suo interesse non si limita al Bjj ma spazia dal Judo al Sambo al Grappling. Ho avuto il piacere di conoscere Erik tre anni fa. Nella sua accademia di La Spezia mi sono allenato per 2 anni sempre in un ambiente rilassato e serio, dove oltre a lottare si sono consolidate belle amicizie.
Erik è un avvocato e si presenta in palestra nella suo impeccabile completo giacca e cravatta, con la ventiquattrore stretta in una mano e il gi, annodato con la cintura, appoggiato sulla spalla; Un immagine che rispecchia il suo stile di uomo e marzialista serio e concreto che punta al sodo senza forzare le situazioni, ma con astuzia e perseveranza.
maxbjj: Erik ti vuoi presentare ai lettori di maxbjj?
Erik: Beh... mi presento in ambito sportivo: sono Erik Tornaboni e sono un appassionato di jiu jitsu e tutto ciò che concerne il mondo della lotta. Mi ritengo un praticante e amo definire i miei allievi "compagni di allenamento". Anche io sono e sarò eternamente uno studente nel jiu jitsu. Non si finisce mai di imparare caro Max...!
maxbjj:Il tuo background spazia dal Judo, al Sambo, al Grappling e al Jiu-Jitsu Brasiliano. Puoi dirci quali benefici hai tratto nel cross-training?
Erik:Il cross training è stato, ed è tutt'ora, molto influente nel mio stile di lotta. Credo che ognuna delle discipline praticate mi abbia dato molto a livello umano e sportivo e, se vogliamo trattare l'aspetto prettamente tecnico/tattico, mi hanno garantito soluzioni alternative, ma spesso complementari, in situazioni di combattimento. Gli stili come judo, sambo, jiu jitsu, hanno la medesima matrice e sono costruiti sul nostro corpo come è naturale che sia; ovviamente le evoluzioni hanno portato a ritenere più eclettico o facilmente applicabile una determinata disciplina rispetto ad altre, ma tutte consentono di sfruttare ottime tecniche e concatenazioni. Inoltre amo spaziare, non mi piace limitarmi. Anche il bjj, in fondo, è frutto di evoluzione e ricerca da altri stili.
maxbjj: Cosa ti ha fatto innamorare del bjj da fartelo scegliere tra i tanti stili lottatori che hai studiato?
Erik: Il bjj, riallacciandomi alla domanda precedente, credo sia la disciplina che più di ogni altra sia stata oggetto di perfezionamenti... è davvero notevole, sul piano della scienza sportiva, l'evoluzione che questo sport ha avuto negli ultimi decenni. Straordinaria. E poi.. beh, mi ricordo che già oltre 10 anni fa, quando in Italia io e altri pochi amici ci lanciavamo nei primissimi tornei di grappling (al tempo era submission wrestling, pochi utilizzavano il termine grappling), chi per primo studiava il bjj vinceva.. e lo ha continuato a fare.
maxbjj: Come ti sei avvicinato al Rio Grappling Club?
Erik: Il RGC l'ho avvicinato grazie all'amico Bernardo Serrini, che amo ritenere, oltre che un ottimo amico, uno dei miei insegnanti, forse quello che più di altri mi ha convinto a focalizzarmi nel jiu jitsu. Suo tramite ho conosciuto Roberto De Moraes Atalla, personaggio straordinario, affabile, disponibile, ma soprattutto preparato: un vero maestro nell'arte del jiu jitsu. Con loro ho costituito la filiale spezzina del RGC, anche in questo "network" sono stato tra i primi ad esserne parte e ne sono davvero orgoglioso.
maxbjj: Ormai l'unica forma di jiu-jitsu che si insegna in palestra è quella sportiva. Pensi che sia un bene o ritieni che così il jiu-jitsu possa alla lunga venire snaturato?
Erik: Vedi caro Max, il jiu jitsu sportivo ha fatto sì che esso, seppur in certe cose limitato da regolamenti troppo esasperati, sia comunque cresciuto moltissimo. Il livello dei lottatori in questi anni è cresciuto in maniera esponenziale: io sono stato uno dei primi a competere in queste discipline e ti assicuro che è imparagonabile a 10 - 15 anni fa. Certo, alcune cose forse potrebbero essere migliorate e mi riferisco in particolar modo al punteggio: a mio avviso andrebbero premiati molto di più i tentativi di finalizzazione e la lotta in piedi, a discapito magari degli sweep, seppur anch'essi importanti. Il torneo di Rickson, per intenderci, secondo il mio parere non era poi così male sul piano del regolamento. In tal modo, peraltro, e trarrebbe vantaggio la nota efficacia del bjj, costringendo i praticanti a focalizzarsi più nella finalizzazione che non in guardie strane atte prevalentemente a prendere il vantaggio. Lo sai, io amo il jiu jitsu vecchio stile!
maxbjj: La recente disavventura capitata a Andrea Verdemare ha sollevato, all'attenzione del mondo del bjj in Italia, il rischio che corre un atleta la dove i soccorsi non siano rapidi e tempestivi. Nella tua triplice veste di atleta avvocato, e volontario sulle ambulanze, sono sicuro che potresti dare dei preziosi consigli ai nostri lettori?
Erik:Premettendo che non ho mai organizzato direttamente un evento di bjj e che non conosco bene i costi correlati, ritengo che vi sia un eccessivo scarto tra prezzi di partecipazione per singolo atleta e garanzie assicurative e di prima assistenza medica. I palazzetti costano senz'altro, ma anche nelle gare di sambo e judo... dove però non spendi tutti quei soldi per fare una gara e dove l'assistenza medica è la medesima che nelle gare di bjj se non migliore. In un torneo a squadre a Cogoleto mi lussai un gomito durante una proiezione per kata gruma (dopo pochi mesi non fu più valida, feci giusto in tempo a farmi male.......) e venni assistito dall'ambulanza in tempi piuttosto rapidi; tuttavia, mi sembra che il prezzo pagato per la gara (che era anche di buon livello) fu 8 o 10 euro, non ricordo. Senza dubbio l'avventura di Verdemare è deprecabile: è mancata totalmente l'assistenza e, se è pur vero che l'atleta è consapevole dei rischi in cui incorre, è di contro incomprensibile di come l'organizzazione (stiamo parlando di un europeo organizzato da una federazione internazionale) non sia intervenuta a tutela del ragazzo.
maxbjj:Quest'anno il tuo corso sta andando molto bene, puoi raccontarci quali traguardi ti proponi di raggiungere nel prossimo futuro?
Erik:Il corso va bene, sono contento, questo è l'anno migliore. Devo ringraziare Massimo Pensa, titolare della palestra e mio storico insegnante (fu lui a introdurmi alle prime gare di grappling) oltre che attuale maestro di judo assieme a Igor e Lamberto Lambertucci, che mi consente di tenere il corso sul suo prestigioso tatami, da me calcato migliaia di volte. Certo, la cultura sportiva a Spezia è a dir poco pessima, è difficilissimo inculcarla nei giovani soprattutto, specie in chiave agonistica. Tuttavia Gianluca Redaelli, Gianluca Rubini, oltre che ai miei altri due allievi (pardon, compagni di allenamento) che ho in comune con l'amico Andrea Lavaggi, Leonardo Moscatelli e Leonardo Croxatto, mi hanno dato e mi danno soddisfazioni. Faranno sempre meglio. Per quanto mi riguarda, dopo anni e anni di competizioni, sono in fase di pausa agonistica, la mia professione mi impone di concentrare le mie forze prevalentemente in ambito lavorativo, è molto forte la tentazione di aver la mente libera e i fine settimana dedicati al relax e non ai tornei. Ma attenzione: con questo non dico che non mi alleni, anzi, mai come quest'anno sono stato in forma: tra jiu jitsu, grappling e judo (oltre che sala pesi) mi alleno 5 volte a settimana. Mi dedico poi allo studio del jiu jitsu grazie anche ai tuoi video. Il tuo lavoro ciclopico mi aiuta molto nell'evolvermi, soprattutto in considerazione del fatto che Roberto spesso è fuori dall'Italia e che non ho più tempo come prima di andare a trovare Bernardo.... ma appena posso mi faccio la trasferta a Livorno, come ben sai. Ogni tanto faccio anche una capatina a Sestri dal grande Andrea Lavaggi. E poi, cerco di essere un po' altruista: magari, se ho una serata libera, preferisco allenare i miei ragazzi e infondere loro oltre che il sapere tecnico, anche la passione per il nostro splendido sport.
maxbjj: Vogliamo ricordare a chi volesse venirti a trovare in palestra dove insegni?
Erik: La mia palestra è a Spezia, in Via del Canaletto. E' la Palestra Quality, la più conosciuta in città, 1000 mq di sale e un tatami di quasi 90 la rendono un eccellente luogo di allenamento. Inoltre voglio ricordare che oltre al sottoscritto, che nel suo piccolo a combattuto in moltissimi tornei sia in Italia che all'estero, si possono trovare i maestri Massimo Pensa (3° classificato ai mondiali master 5 di judo) e Igor Lambertucci, attuale campione italiano cat. + 100Kg di judo, ex nazionale e atleta di spessore mondiale. Io e Massimo, in particolare, abbiamo praticato bjj, grappling, sambo, judo, sempre a livelli molto alti. Io ricordo quasi 15 anni fa ormai, tornei di grappling con partecipanti Federico Tisi, Andrea Baggio, Saverio Longo, Bernardo Serrini, ormai decani delle nostre discipline. Sono fiero di essere stato un pioniere di questo sport. E sono orgoglioso di poter contribuire a diffonderlo, nel mio piccolo. Ah, Max.. vieni un po' a trovarmi, su... ormai sei da troppo tempo latitante...!
Per chi volesse andare a trovare Erik il corso si svolge martedì 19:30 / 21:00 venerdì 20:15 /21:45
e per mettersi in contatto con lui il telefono è 349 6043524 e la e-mail: eriktorna@yahoo.it
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