sabato 4 agosto 2012

La Cina è vicina


I riflettori sono puntati sul podio, il giovane ginnasta alza orgoglioso la bandiera del suo paese mentre riceve la medaglia d'oro e l'inno inizia a uscire dagli altoparlanti all'interno del palazzetto avveniristico costruito in occasione delle Olimpiadi. Piange lacrime di commozione il giovane atleta per la vittoria, forse tra quelle lacrime, alcune sono in ricordo dei massacranti allenamenti e torture fisiche e psicologiche cui è stato sottoposto per essere oggi in grado di vincere quell'oro.

"Ci umiliavano e ci urlavano contro se sbagliavamo esercizio o se non riuscivamo a farlo, ci mettevano una gamba appoggiata al muro e ci spingevano per riuscire a fare perfettamente la spaccate, anche se piangevamo per il dolore loro, continuavano: era una specie d’inferno. Una mia compagna invece, molto brava e in nazionale, fu costretta a togliersi il gesso alla gamba per continuare gli allenamenti per le Olimpiadi, rovinandosi irrimediabilmente il ginocchio. Tra l’altro alle Olimpiadi con quel ginocchio non c’è nemmeno andata".

"Ho fatto ginnastica artistica per nove anni prima di frantumarmi la caviglia cadendo dalla sbarra, è un gioco al massacro per noi maschi che non abbiamo molta elasticità per fare spaccate sono ore e ore di tortura (quante lacrime di dolore da bambino) durante gli allenamenti c'era un silenzio... si sentivano solo le urla degli istruttori quando sbagliavi e il rumore degli schiaffoni sulle punte dei piedi".

Queste sono le testimonianze di due ginnasti cinesi? No si tratta di atleti italiani, anzi sarebbe più corretto dire ex. Ecco come conclude l'autrice della prima testimonianza:

"Naturalmente anche in altri sport si effettuano allenamenti di questo genere per la pazzia degli insegnanti, e spero che con il tempo anche i più esaltati capiranno che non vale la pena rovinare tanti giovani per portarne solo uno sul podio".

"Rovinare tanti giovani per portarne solo uno sul podio", sembra questa la strategia di molti allenatori. Un calcolo statistico che sembra dare ragione ai Cinesi che di questo sistema sono leader mondiali. L'immenso bacino di bimbi cui possono attingere gli permette questo metodo crudele, una specie di selezione che ricorda gli antichi spartani. Questo è lo sport di stato, queste sono le Olimpiadi, una vetrina usata dalle nazioni per mettersi in mostra. Per ottenere i migliori risultati si ricorre a tutti gli strumenti leciti e illeciti, ovviamente la salute degli atleti è l'ultima priorità ma questo è quasi superfluo sottolinearlo.

Quello di cui nessuno parla sono le migliaia di giovani in tutto il mondo che abbandonano la carriera agonistica  e che si porteranno dietro per tutta la vità l'odio per ogni forma di attività fisica che associeranno nelle loro menti a quelle torture e soprusi subite in tenera età.

1 commento:

  1. Eh.
    Stò guardando le olimpiadi,e tornano a galla tutte le mie perplessità.

    Atleti ed atlete giovanissime con articolazioni incerottate,bendate.
    quegli strani cerotti antidolorifici sulle schiene delle tuffatrici,e sulle gambe dei corridori.
    La Judoka che gareggia con due dita inabili.
    Bolt con il mal di schiena.
    Potrei continuare.......

    Nell'estate del 2007 ero a Pechino,università dello sport.
    Ho visto,più di una volta,i pazzeschi allenamenti delle atlete cinesi della ginnastica ritmica.
    Erano in palestra già dalle otto del mattino,uscivano intorno a mezzogiorno....nel pomeriggio bissavano le ore di allenamento.
    Solo guardare il loro riscaldamento mi faceva male per la forzatura delle posture.
    Quando eseguivano un esercizio,sembravano fatine:lunghe,sottilissime,eleganti e leggere.
    Poi uscivano dalla pedana.....credimi,alcune zoppicavano,altre camminavano un po storte,qualcuna si massaggiava la schiena dolente.
    Tutte giovanissime.
    Tutte sorvegliate da arpie acciaccate(ex ginnaste cinesi o straniere)armate di bastone.
    Mi è stato detto che il bastone veniva utilizzato alla pesa del mattino,se risultava che un atleta aveva mangiato troppo ed aveva aquistato peso......

    Mah.
    Non riesco a farmi piacere questo modo di fare sport.
    Non riesco ad apprezzare questi continui record mondiali ottenuti non solo grazie al affinarsi delle metodiche di preparazione atletica,ma anche dall'ovvio intervento della chimica.....pesiste donne che sembrano uomini,una sedicenne che nuota meglio di Phelps,un nuotatore che straccia di tre secondi un record mondiale.....


    Forse è per questo che negli ultimi due giorni mi stà passando ogni fierezza per qualsiasi medaglia vinta dai nostri.

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