domenica 29 aprile 2018

Quando il Jiu-Jitsu Brasiliano diventa una malattia




Spesso  si leggono storie di come il  Jiu-Jitsu brasiliano sia in grado di "salvare la vita" alle persone perché fa bene al corpo, allo spirito e alla mente. Si, ma è anche vero che quello di cui non si parla mai, forse per una certa forma di tabù, è di quei casi, neanche troppo rari, in cui il Ju Jitsu, da sana attività ricreazionale, diventa una vera e propria ossessione, una vera malattia psicopatologica.


La dipendenza da Brazilian Jiu-Jitsu rientra nella categoria detta “dipendenza da sport” che fa parte di quelle dipendenze senza sostanza, di cui il gioco d'azzardo è in cima alla lista. Chi sono i malati di Jiu Jitsu? Sono persone che :

1. Si allenano 2/3 volte al giorno anche se hanno un lavoro e una famiglia.

2. Tutta la loro giornata ruota attorno al giorno della competizione.

3. Ogni loro azione e ogni loro decisione di vita dipende dal calendario gare.


Chi è malato di Jiu-Jitsu non si gode nessun traguardo raggiunto, troppo impegnata a raggiungerne uno nuovo. Ogni traguardo non è per lui più così importante giusto pochi secondi dopo averlo raggiunto.

Chi è affetto da questa dipendenza  tende a frequentare  persone che hanno la sua stessa psicopatologia, una sorta di gruppo autoreferenziale che crede nelle stesse idee ossessive. Persone che si frequentano perché condividono la stessa malattia, non perché sono tra loro amiche o perché trovano nella sana pratica del Jiu-Jitsu un momento di svago e socializzazione.

Per provare a guarire dal Jiu-Jitsu vissuto come ossessione bisognerebbe cercare di praticarlo senza un secondo fine che non sia  il piacere di allenarsi, perchè se vi allenate con uno scopo contingente, che può essere una cintura o una gara, una volta scomparso lo scopo scompare la voglia di allenarsi.

La vera "via" è apparentemente senza meta solo così sarete in grado di esprimervi in piena libertà e se raggiungerete alcune dei vostri obiettivi lungo la via, gare comprese, non ne resterete schiavi.

2 commenti:

  1. articolo abbastanza inutile...il resto del blog invece è molto valido. All'autore del suddetto post forse bisognerebbe spiegare che è mille volte meglio essere patiti di uno sport che per le droghe. Quindi uno potrà pure 'essere malato' per il BJJ o per il punto e croce, è pur sempre meglio investire tutta la propria vita in una cosa sana che nelle droghe, detto da uno che c'è passato

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    1. è un peccato che tu lo consideri inutile. Io rietengo che se uno comprende il pericolo che si nasconde in una pratica maalata del jiu jitsu può evitare di trasformare una sana attività in una pratica nevrotica. Detto questo il post ha totalizzato 1000 visualizzazioni ed è stato tradotto e pubblicato da grapplertz evidentemente per qualcuno non è poi così inutile.

      http://www.grapplerz.com/when-jiu-jitsu-becomes-an-addiction/

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