Nella trasmisione Zapping Radio Rai 1 del 9 settembre si è parlato di MMA e la giornalista Daniela Mecenate, sin dalle prime battute, fa capire che avrebbe fatto di tutto per metterle in cattiva luce. Cosi apre il suo intervento:
"Le immagini dei loro corpi tatuati, gli allenamenti forsennati, le lotte che rasentano il sadismo dentro delle vere gabbie si trovano facilmente in rete".
E' stato bravo il presidente Saverio Longo a rispondere in maniera impeccabile alle domande della giornalista che ha cercato di metterlo in difficoltà senza riuscirci.
La giornalista si è poi recata in una palestra dove ha intervistato un praticante di MMA. Anche il ragazzo ha risposto in maniera impeccabile alle domande sempre provocatorie della giornalista.
"Dunque gli appassionati di questo sport difendono a spada tratta la loro disciplina da tutte le accuse - dice la giornalista - ma c'è anche chi non si fa convincere e resta guardingo che la prudenza non è mai troppa".
La giornalista conclude il pezzo intervistando una ragazza alla quale chiede:
giornalista: Tu cosa fai, anche tu MMA?
ragazza: no, io faccio prepugilistica.
giornalista: ma tu li vedi i ragazzi che praticano MMA, li incontri?
ragazza: si ogni tanto li incontro e cerco di tenermi ben lontana perché mi fanno un po' paura, sono enormi con fisici giganti sempre a dare i pugni, quindi cerco di tenermi alla lontana.
Che pena, che scadimento di stile! La RAI sono anni che ha smesso di fare buona radio e buona televisione.
Calciatore uccide la ex fidanzata e si suicida
Calciatore uccide madre e sorellina: arrestato a Milano
Questi sono due titoli recenti apparsi sulla stampa. Non mi sembra che nessun giornalista abbia chiesto la messa al bando del calcio, nessuno ha accostato la pratica del calcio all'indole violenta dei calciatori. E vorrei ben vedere! Sarebbe stato non solo scorretto nei confronti dello sport e di chi lo pratica ma anche un insulto all'intelligenza del pubblico, e invece nel caso dell'omicido di Willy sul banco degli accusati si sono messe subito le arti marziali perché sono sport nei quali si tirano pugni e calci.
Nel calcio si tirano calci ad un pallone ma la violenza espressa in campo e fuori e peggiore di quella espressa su di un ring o dentro una gabbia. Nel ring e nella gabbia gli atleti di guardano negli occhi e si scambiano colpi in maniera leale nel calcio spesso si assiste a colpi vigliacchi tirati alle spalle, questo però non sembra disturbare nessuno neanche la giornalista di Radio Rai, sfegatata tifosa di calcio, che invita ad avere prudenza e consiglia di stare alla larga da chi pratica MMA.
Chi segue questo blog sa quando io sia critico verso un certo modo di intendere le MMA, ho scritto diversi post sulla violenza e vorrei che questo sport facesse ulteriori passi in avanti per togliersi di dosso questa brutta nomea. Le MMA hanno bisogno di dare di se un immagine migliore altrimenti saranno sempe considerate uno sport per violenti chiusi in una gabbia che si menano senza regole.
Concordo in pieno con il post. Mi è piaciuto molto quello che ha detto il giovane praticante di MMA e come lo ha espresso. Ho fatto caso anche io alla poco imparziale presentazione della giornalista, nonché all'allusione finale tesa ad accostare le MMA e la violenza verso le donne.
RispondiElimina