venerdì 25 luglio 2014

Sono un olimpionico e non farò mai Crossfit

Travis Stevens
Dure le parole di Travis Stevens rivolte ad uno sport che sta spopolando non solo negli Stati Uniti. Stiamo parlando del Crossfit: "Sono un olimpionico e non farò mai Crossfit", il crossfit non ha struttura ed  è pericoloso. Queste le conclusioni che si possono trarre dall'intervista rilsciata da Travis alla rivista mensfitness. Ecco a voi un estratto:


"Un sacco di persone che gestiscono palestre di CrossFit non sono necessariamente certificate come preparatori atletici. Basta andare su un sito web, trovare i WODs del giorno, e farli fare ai loro clienti.

Le persone hanno esigenze diverse per diversi sport, e non tutti possono fare le stesse cose. Alcune persone hanno bisogno di essere più veloci, più forti, più esplosive, o più flessibili. A chi fa  CrossFit questo non importa: raccogli la palla, prova a fare quello che stiamo facendo, impara. Non c'è nessuna struttura. L'idea è: vince chi prende un peso per più tempo che può dall'inizio alla fine. Ho sentito storie di schiene rotte, muscoli tirati, e altre lesioni.

kipping pullup
Alcuni degli esercizi non riesco a capire come possano essere delle buone idee. Il kipping pullup? Come fa la gente a pensare che sia un buon esercizio? Il mento non va sopra la sbarra, così ti stai strappando. Ho visto un video di un ragazzo che faceva 106 pullup in 01:26. Come è possibile essere impressionati da questo? Poi c'è lo squat con peso su una stability ball. Come fa  la gente a pensare che mettersi un peso sulla schiena, mentre ci si mette in piedi su un oggetto che non è destinato a stare fermo sia una buona idea?

O forse è popolare per la stessa ragione per cui sono popolari le  classi di yoga o  di spinning. Alle persone piace andare a lezione con i loro amici. Invece di andare da un' insegnante e imparare le cose correttamente, preferiscono andare di fronte a 15 o 20 persone che cercano di sollevare 180 libbre sopra la loro testa in modo non corretto, e quindi ottenere la gratificazione di tutti. Ma onestamente penso che al CrossFit, a causa del numero di infortuni che procura, dovrebbe essere richiesto di esporre un cartello di avvertimento che dica: "da non fare a casa".


nota aggiunta il 28/07/2014

Piuttosto che niente tutto va bene, ma se parliamo di preparazione atletica per atleti di sport da combattimento questi sistemi non sono i più adatti. Oggi il crossfit va di moda, molti lo praticano e per altri è un lavoro non è mia intenzione criticare né gli uni né gli altri. L'articolo ha solo voluto riportare alcune considerazioni di un campione. Qualcuno mi hanno fatto notare, ad esempio, che nel crossfit non si eseguono esercizi con sovraccarico sulla fitball: evidentemente anche Travis ha dimostrato nel suo commento di non conoscere approfonditamente il crossfit, ma ciò non toglie, ripeto, che il crossfit come  metodologia per MMA e BJJ e SDC non è la più adatta. Come dice Itallo Vilardo, nel post che ho scritto dal titolo "allenati meno, allenati, meglio rendi di più", per i nostri sport pare essere più adatto un metodo intervallato. Questo ovviamente non è legge visto che la preparazione atletica usa parametri scientifici ma è anche un'arte in continua evoluzione.

nota aggiunta il 06/10/2017


Tutte le volte che faccio una diretta trovo questa domanda, usi il crossfit per preparare atleti di MMA?

la risposta è: NO!

il motivo è più semplice di quanto si possa pensare, il CROSSFIT è UNO SPORT e nessun preparatore sano di mente userebbe uno sport per prepararne un altro, è una cosa stupida e sbagliata.

Scendendo nella parte più tecnica voglio spiegare brevemente cosa differenzia il crossfit dalle MMA.

Il crossfit è lo sport del fitness, non si può usare come preparazione atletica per un altro sport perchè:

– essendo un mix di molti sport diversi (ginnastica, powerlifting, weightlifting) ha bisogno di un tempo tecnico di apprendimento che un fighter non ha;
– prepara la persona ad essere versatile, capace di fare tutti i tipi di movimenti presenti nello sport, ovviamente non eccellendo in nessuno di questi singolarmente;
-ha tempi totalmente diversi rispetto alle MMA (3×5 minuti);
-non ha una programmazione basata sulla vita del fighter e i suoi impegni esterni alla preparazione;
-nei WOD devi sempre spingere al massimo spesso tralasciando la tecnica perfetta degli esercizi cosa su cui per una preparazione specifica si lavora molto invece;
-non vi state preparando per i crossfit games ma per un match di MMA!

Meglio pochi esercizi su cui lavorare, migliorare e aumentare i carichi che molti esercizi che non si padroneggiano dove si rischia di infortunarsi.

Emanuele Lochner






...

6 commenti:

  1. Guarda,da over 40 pure io,direi che sono abbastanza daccordo con te.

    Più che sui singoli esercizi sposterei però l'attenzione su un altro problema:l'imitazione pedissequiosa dei sistemi di allenamento dei professionisti.

    io mi alleno discretamente,con una frequenza media di 3gg si(da una a due ore e mezza),uno di riposo.
    Dunque,mi considero un dilettante.
    annosetto ma dilettante....discretamente in forma per l'età e per la media italiana,dai!

    Evito però di copiare metodi e schede di questo-quel campione,perchè,semplicemente,la cosa non può che far danni.
    Un professionista,con al suo fianco i team di preparatori atletici,fisioterapisti,nutrizionisti,etc,e che si allena due-tre volte al giorno con programmazione,cicli personalizzati,e via dicendo,ha altre esigenze di noi semplici appassionati.
    Per non parlare della fisiologia del singolo,tempi di recupero personali,mire dell'allenamento....santo cielo,è già difficile ottimizzare un allenamento per il singolo atleta,figurarsi che danni può fare la scheda "del campione"al praticante volenteroso dei tre giorni a settimana.....

    Detto questo,l'olimpionico che parla,non dice cose false,ma ricorderei due cose:
    1-i danni che gli sportivi di alto livello si trascinano vita natural durante per usura di articolazioni/tendini/legamenti(argomento che gli agonisti danno così per scontato,che molti si dimenticano di parlarne.....i dolori cronici fanno parte della loro vita fin da giovani)
    2-il fatto che anche in palestre dove si svolgono attività meno "eretiche"del crossfit(o intendeva crosstraining....discipline affini ma non identiche)la tutela e l'istruzione del praticante non sempre va oltre al "beccati stà scheda e fai...."oppure "fate come me....un due tre....un due tre.....forza,non cedete....."senza attenzione ad età,qualità dell'esercizio,struttura di chi esegue.
    Giusto per dare pane al pane

    RispondiElimina
  2. nella palestra dove pratico crossfit (dove tra l'altro a volte si allena o fa da istruttore Ariel Colombo sia per il crossfit che per il bjj) gli istruttori oltre che essere certificati crossfit sono anche istruttori fipe e infatti oltre a non fare cose da equilibristi sono anche molto attenti alla tecnica (a volte mi viene voglia di lasciare li il bilancere e andarmene). Allo stesso tempo per i pull up alcuni si danno si la spinta di aiuto ma mai fino ad arrivare a piegarsi ad arco tipico dei kipping e spesso nel wod alla voce "pull up" ci viene detto di farli con la tecnica appropriata. Certo alla lunga quando si inizia a sentire la fatica la tecnica viene un po' meno.
    Sarà anche per questo che in palestra non ho mai visto i supermen e le super girls da youtube che "fanno" tutto e con tempi lampo?

    RispondiElimina
  3. Il crossover,come le MMA sono la moda del momento e come tutte le mode nelle discipline o sport sono pericolose,perché troppi arruffoni ingannano i"modaioli"che gli vanno dietro come allocchi.

    RispondiElimina
  4. Articolo molto interessante!
    Complimenti :)

    RispondiElimina