martedì 15 luglio 2014

Praticando le arti marziali ho scoperto solo il contrario di quello che avevo sperato


Mark Schultz è un lottatore olimpionico, e due volte campione del mondo di lotta libera, allievo di Pedro Sauer per il Jiu-Jitsu. Ha partecipato all'UFC 6 e in varie  occasioni ha parlato della sua esperienza con una leggenda come Rickson Gracie ma stranamente egli lo descrive come il 2° più forte lottatore di sottomissione da lui mai affrontato. Per Schultz, Walt Bayless è stato il migliore!

Bayless... chi è mai costui? Voci di corridoio dicono che la sua richiesta di prendere parte al UFC 1 venne respinta perché sarebbe stato  troppo forte per Royce Gracie! Art Davie (Ufc cofondatore), In un'intervista dice di aver visionato una VHS in cui Rickson ebbe bisogno di 30 minuti per riuscire a catturare un braccio a Bayless. 

art work by Walt Bayless
 Bayless non è stato solo un forte grappler misconosciuto è anche un buon insegnante, uno scrittore, un pittore, insomma una persona in grado di andare oltre il semplice aspetto tecnico del Jiu-Jitsu. Nel suo sito si possono leggere le seguenti considerazioni:

"Praticando  le arti marziali ho scoperto solo il contrario di quello che avevo sperato. Ho scoperto che ero in realtà debole, insicuro e  vulnerabile. In realtà, ciò che ho  scoperto era che tutti erano vulnerabili senza nessuna eccezione! Era semplicemente parte della condizione umana essere deboli instabili e imperfetti.

Dopo tutto noi dovremmo essere spietati, indipendenti e come macchine in realtà non siamo macchine o esseri super-umani! No, siamo solo umani... piccole creature spaventate e insicure - che lo si ammetta o no. E tutte le arti marziali, i soldi, la fama o qualsiasi altra cosa non  cambierà questo fatto.

Ma questa notizia, alla fine, non era in realtà poi così male. Ho scoperto che la vera padronanza del jiu-jitsu, o "arte gentile", era accettare tutte le mie debolezze, e poi sviluppare il potere reale attraverso il pensiero e la vita, soavemente.

art work by Walt Bayless
 E' davvero incredibile quanto potenti si possa diventare semplicemente accettando la propria natura delicata, e imprevedibile.  Ma non si tratta di potere  sugli altri, come ci è stato insegnato a credere e desiderare. Si tratta del potere di  su noi stessi.

In realtà, non si tratta di altro che dominare se stessi e le proprie paure. E così quello che realmente il jiu-jitsu è, o dovrebbe essere, è allenarsi correttamente  attraverso varie situazioni fisiche in modo da applicare tali metafore  alla vostra vita reale. In altre parole il jiu jitsu è un puzzle esteriore che ha il solo scopo di aiutarvi a capire il vostro puzzle interiore. La comprensione di questi concetti e la base da cui ogni allievo dovrebbe partire."

 
Nel suo canale youtube ci sono dei video in cui parla di alcuni elementi teorici desunti dal Jiu-Jitsu, aspetti che in realtà vengono dimenticati e trascurati.

art work by Walt Bayless
 "C'è una sola cosa che cambia gli esseri umani e questa è la paura qualcuno lo chiama ego ma si tratta della paura. La paura è un mostro in grado di condizionare un'intera esistenza, la paura ci fa essere qualcosa di diverso da ciò che si vuole essere. La prima manifestazione della paura nelle arti marziali è il panico. il panico crea ogni tipo di problemi spinge le persone a fare cose folli. Il jiu-jitsu è un processo corporale in grado di liberare il nostro spirito di liberarci dalla paura.

Per essere in grado di recepire tutto quello che il jiu jitsu può offrire e non solo, occorre che vi  manteniate al centro della vostra zona confortevole all'interno di un intervallo in cui vi sentite bene.

Immaginate questo zona come un cerchio che è il posto dove davvero vi sentite a vostro agio. Non appena uscite da questo cerchio magico le cose incominciano ad andare storte.

Questo cerchio sarà molto grande in alcuni giorni in altri sarà molto piccolo e in quei giorni vorremmo fare le stesse cose realizzate nel giorno in cui il nostro cerchio era grande quando tutto ci sembrava facile ma questo non è possibile.

l'essere umano è incredibilmente vulnerabile, sensibile e delicato non è una macchina, anche se la nostra cultura ci vuole convincere che lo siamo, che quello che mangiamo è carburante,  che il nostro cervello è un computer.

Occorre non ascoltare chi ci dice di fare di più, più in fretta. Dobbiamo aver il coraggio di riconoscere la  nostra "zona", restare nel nostro cerchio, non permettere ad altri di squilibrarci e farci uscire dalla nostra fortezza dove siamo forti e inattaccabili. Il "centro" è quel  posto dove siete più efficienti più potenti. Questa zona è quella  nella quale si compiono le cose nella maniera più confortevole.
art work by Walt Bayless
 All'interno del vostro centro farete l'esperienza e la scoperta del gentle power (forza dolce), questo accade quando siete in grado di trovare il modo di fare le cose nel modo  efficace ed efficiente, quando finalmente siete coscienti di quello che state andando a realizzare. Se vi concentrate su questa sensazione troverete il miglior modo per allenare il potere della mente è l'arte di fare l'esperienza di cose estremamente difficili senza sforzo o in maniera complicata. Quello che vi salverà sarà la vostra attenzione, riconoscere le proprie paure così quello che dovrete fare è provare a praticare la "forza gentile".

L'intuizione è la capacità di seguire il vostro cuore. Il motivo per cui è così difficile seguire il proprio cuore è perché  nella nostra cultura c'è un sistema di credenza che ci dice che occorre soffrire per un certo periodo di tempo prima di poter avere qualsiasi tipo di gioia. L'arte suave ci dice che non è questo il modo in cui le cose devono essere fatte, tutto può essere fatto seguendo una via facile e piacevole, tutto!"

art work by Walt Bayless

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