martedì 12 marzo 2019

La penna e la spada


Mens sana in corpore sano ("una mente sana in un corpo sano") è una locuzione latina tratta dalla satira decima di Giovenale.

"Allora, se qualcosa vuoi chiedere ai numi [...] devi pregarli che ti diano mente sana in un corpo sano."

Per Giovenale l'uomo saggio dovrebbe  liberarsi dalla vanità e dal raggiungimento di beni e valori effimeri quali fama, ricchezza e onore  e aspirare solo ad avere una mente sana e un corpo sano.

L'idea che il corpo e la mente possono crescere e svilupparsi insieme è presente anche in Aristotele secondo cui il corpo e la mente devono essere allenati separatamente e in momenti diversi, per evitare che lo sforzo di una vanifichi e impedisca l'altro; la ginnastica sviluppa il coraggio e deve essere temperata dallo studio per evitare l'eccesso, cioè che il coraggio diventi ferocia.

Spesso chi pratica arti marziali e sport da combattimento tende ad allenare solo il "corpo" e non la "mente" , a tal proposito ho sentito un fighter di MMA confondere il concetto del "memento mori", col concetto che sia onorevole morire combattendo.

Memento mori (ricordati che devi morire) è una locuzione latina che dalla civiltà greca è passata a quella romana, e da questa alla cultura cristiana. E' usata per ricordare a chiunque la brevità dell’esistenza e sull’ineluttabilità della morte e non ha nulla che fare con il concetto che sia onorevole morire combattento. Il concetto di morte onorevole in battaglia ci riporta agli spartani e ai samurai per i quali la  morte in battaglia era  l’unica fine onorevole per un guerriero.

Chi è familiare con la cultura giapponese conosce il Bun-bu-ryo-do, che letteralmente significa la Via della scrittura e della spada. Ciò significa che per migliorarsi non dobbiamo solo allenarci nelle arti del combattimento ma anche coltivare l'intelletto.                                  

  

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