"Per quanto riguarda le palestre c'è stato un'intenso dialogo. Allora abbiamo notizie varie e contrastanti molto spesso i protocolli, lo dico molto francamente, sono rispettati puntualmente, sono garantite le massime condizioni di sicurezza, altre volte ci giungono notizia che non sono adeguatamente rispettati allora daremo una settimana per adeguare i protocolli di sicurezza e per verificarne il rispetto. Se questo avverrà, anche col coinvolgimento del competente giudizio del comitato tecnico scientifico non ci sarà ragione di chiudere le palestre, altrimenti la settimana prossima, lo preannuncio con molta chiarezza, saremo costretti a sospendere anche l’attività sportiva che si svolge al chiuso nelle palestre enelle piscine". Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nella conferenza stampa in cui ha illustrato il nuovo Dpcm.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte sulla base di VOCI, ha dato al mondo delle palestre un ultimatum di una settimana. Non ha detto che le palestre che non sono in regola verranno chiuse, ha detto che tutte le palestre verrano chiuse se quelle che non si erano adeguate ai protocolli continueranno a non farlo. Una scusa bella e buona per scaricare sulle palestre la responsabiltà di una chiusura che è stata già decisa.
Questo governo sta di fatto affossando un intero settore che era in forte crescita prima del covid senza motivo. L'Italia è il secondo paese in europa dopo la Germania per numero di palestre. In Italia ci sono oltre 8000 palestre e 120.000 addetti per un giro di affari di 10 miliardi di euro.
La serietà di un governo si misura anche nel modo in cui deve prendere decisioni impopolari. Se di fronte all'aumento dei casi di contagio il CTS ha individuato nelle palestre i luoghi di maggior contagio (i dati però ci dicono tutto il contrario) il governo si deve prendere la responsabilità politica di chiuderle senza ultimatum paternalistici, altrimenti le deve tenere aperte perché gli ultimatum di una settimana non sono cose serie ma da circo equestre come direbbe Vincenzo De Luca.
Non so se è stato fatto,ma credo che i titolari delle palestre avrebbero dovuto fare delle proposte al governo tramite un comitato,e avrebbero dovuto sottoscrivere una forma di patto o regole di comportamento sanitario da condividere in maniera ferrea.
RispondiEliminaSe le palestre negli anni avessero emesso ricevute invece di lavorare in nero oggi godrebbero di un'altra considerazione da parte del governo!
RispondiEliminail mondo delle palestre dovrebbe anche mettere in regola tutti i suoi collaboratori cosa che non sempre fa, magari con contratti che li tutelino ma anche qui la colpa è del governo che non legifera in materia e non fa i controlli
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